Dakar, Peugeot: primi chilometri per le 3008 DKR Maxi [SPECIALE DAKAR]

Non commettere errori e non forzare le due regole auree

270 chilometri tra Lima e Pisco, con una breve speciale, 31, incastonata nel finale. Pubblico oceanico, inizio spettacolare ma discreto, concentrato nell’ascolto delle meccaniche alla prima uscita ufficiale della Dakar
Dakar, Peugeot: primi chilometri per le 3008 DKR Maxi [SPECIALE DAKAR]

Pisco, 6 Gennaio – La cosa più difficile è togliere il freno a mano e partire guardinghi, in modo da non scaricare pericolosamente la tensione della vigilia convertendola in un eccesso dannoso. Non è successo, e francamente non c’era da aspettarselo dai quattro fuoriclasse del Team Peugeot Total. Del resto l’inizio delle danze non prevedeva niente di trascendentale. Solo una corta Speciale, cortissima se si pensa ai valori di distanza dei Rally-Raid e, soprattutto, della Dakar. Appena 31 chilometri al termine di un, relativamente, altrettanto corto trasferimento, tutto perfettamente a disposizione di un pubblico oceanico e in delirio per lo spettacolo perfetto. Una prova d’apertura magistrale. Naturalmente affiorano immediatamente gli indizi di un Rally niente affatto scontato, ovvero sincronizzato sull’onda dell’esperienza di Marc Coma che, Direttore da tre anni della Dakar, ha promesso di dare ai suoi Concorrenti una Dakar di riferimento.

La corta Speciale è ritagliata nello scenario delle dune di Paracas, stupendo, una vera e propria giostra di sabbia in un anello di percorso corto e tecnico. La successione di dune nella sabbia soffice rende la guida più delicata, ma la sorpresa è la navigazione, niente affatto scontata. Il gioco dell’incertezza è fatto, anche in un circuito così “sintetico”, e la Tappa inaugurale della quarantesima Dakar diventa anch’essa importante.

Due le regole auree della Dakar, soprattutto alle prime battute. Non commettere errori e non forzare mai prima di aver verificato che il “pacchetto” sia a registro e collaudato. Una specie di rodaggio, insomma, per iniziare bene.

C’è chi è andato subito “a manetta”, per esempio il vincitore della Tappa Nasser Al Attiyah, ma per il Team Peugeot Total l’ordine di Scuderia era guidare “cool”, in modo da prendere le misure con le circostanze.

I Piloti rispettano le consegne, Peterhansel, il sole negli occhi e tamponato da un automobilista curioso senza, per fortuna, conseguenze, è undicesimo, Despres quindicesimo giusto davanti a Sainz, preoccupato per la ricerca di un waypoint difficile. Più indietro il solo Loeb, non perfetto alla sua prima uscita sulle dune a causa di un problema all’impianto frenante. Cose che rientrano nella logica delle prime battute di Gara e non sono comunque fatti determinanti. Anzi. È noto, infatti, che sfruttare una tappa così corta per “attardarsi” è una buona strategia, visto che crea il presupposto di un ordine di partenza favorevole per la Tappa successiva, nel caso specifico l’anello con partenza e arrivo a Pisco. Ancora circa 270 chilometri ma, questa volta, quasi interamente di Prova Speciale e in buona parte in fuori pista. Un impegno che merita tutta l’attenzione degli Equipaggi e che, verosimilmente, inizierà a fornire indicazioni utili per definire sempre più chiaramente i valori in campo.

Un giorno leggero, insomma, preludio di un impegno ben più gravoso. Cyril Despres, contento della performance iniziale della 3008 DKR Maxi, dice che la prima tappa non gli ha concesso il privilegio di  “andare in temperatura”, ma che sicuramente avrà tutto il tempo che vuole nella Tappa successiva.

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