De Tomaso vende i diritti del SUV Deauville ad una società cinese

Il brand ha ricevuto una cifra tra 12 e 16 milioni di €

Il progetto di De Tomaso Deauville è stato (quasi certamente) venduto dal rinato brand italiano ad un ancora misterioso gruppo cinese (forse NAC), che lo produrrà con diverso marchio dal 2012 in Cina ad un regime compreso tra 150 e 200mila vetture all'anno.
De Tomaso vende i diritti del SUV Deauville ad una società cinese

Ricordate De Tomaso Deauville, il crossover Premium svelato dalla rinata azienda italiana al Salone di Ginevra dello scorso marzo? Sembrava il primo passo della risurrezione del noto marchio sportivo (anche se le promesse della vettura in questione non erano così allettanti ed erano distanti dalla tradizione di De Tomaso), ad opera dell’imprenditore ed ex-manager italiano Rossignolo. Invece, non lo è: secondo un’indiscrezione, la nuova proprietà ha venduto tutti i diritti di Deauville ad una società cinese (per ora molti sono i nomi possibili, ma pare che si tratti del gruppo NAC, che ne produrrà dalle 150mila alle 200mila unità all’anno nel Paese della Grande Muraglia ed esclusivamente per quel mercato) per un corrispettivo variabile tra 12 e 16 milioni di euro.

Di De Tomaso Deauville avevamo perso le tracce durante questi ultimi mesi: nessuno sapeva esattamente quando e se sarebbe arrivata in listino. L’interesse nei confronti della vettura è stato inoltre sepolto dalle traversie che il rinato marchio ha dovuto affrontare nell’ultimo periodo (i problemi con i lavoratori non pagati e la perdita della fabbrica ex-Fiat di Termini Imerese, che invece è stata acquisita in parte da DR Motor Company). Oggi pare che il progetto sia sfumato totalmente: durante l’anno alle porte, mentre in Cina inizierà la produzione della vettura, Rossignolo pagherà tutti gli arretrati ai dipendenti e soltanto nel 2013 potrà iniziare la realizzazione di una nuova automobile (differente da questa, dato che non ne possiede più i diritti), anche se attualmente le speranze sono deboli. Alla base della decisione di vendere il progetto ci sono dunque i problemi economici: la stessa morsa che ha falcidiato Saab e che sta colpendo anche altri costruttori mondiali.

Per chi credeva (noi compresi) nell’arrivo di una nuova generazione di De Tomaso Pantera questa notizia non fa certo sorridere: la sportiva continuerà ancora, almeno per un altro anno, a dormire sonni tranquilli nel passato.

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