DR Motors, pronto lo sbarco in Europa

DR Motors, pronto lo sbarco in Europa

L’imprenditore Massimo Di Risio ha visto giusto, quando ha iniziato a commercializzare la gamma Chery (cioè, nel momento in cui cominciò ad importare e a vendere le vetture cinesi con un marchio fresco, italiano, nello Stivale). Oggi, dopo un ottimo successo in patria, la casa automobilistica DR Motors è pronta per superare i confini geografici dello stato italiano e per dirigersi verso nuovi mercati europei.

Può farlo, oggi, il costruttore, cioè può sperare di mettere radici in altre economie del Vecchio Continente, perché la gamma DR si è allargata, nel corso del tempo, sino a frequentare un buon numero di segmenti: il SUV DR5 garantisce la presenza nel comparto dei crossover, la piccola DR1 fa parte della famiglia di utilitarie di segmento A, la hatchback DR2 partecipa al banchetto del segmento B e la nuova DR3, presentata al Motor Show 2010, durante lo scorso dicembre, farà guerra a Volkswagen Golf ed al segmento C. Infine, infilate nel cassetto dei desideri del patron Di Risio, ci sono anche la giardinetta utilitaria DR1 Sportwagon e l’ecologica DR1 Electric.

Il segreto del successo di un marchio tanto giovane? La filosofia di DR Motors: buoni contenuti, cioè quelli essenziali (quel che serve, c’è), ad un prezzo contenuto. Complice è stata anche la crisi, che ha messo in nuova luce tutti i brand più convenienti, concedendo marce in più anche all’italiana DR. Oggi o domani, comunque prima del termine dell’anno corrente, la casa automobilistica inizierà ad esportare e a commercializzare la propria gamma nei principali mercati europei: sapremo, solo allora, se la dea bendata continuerà a baciare Di Risio, anche se, qualche volta, vorrà parlare lingue differenti.

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1 commento

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  • ROBERTO VENDITTI ha detto:

    W L’ITALIA. C’è bisogno enorme di lavoro e voi potreste concretamente realizzare i sogni di molte famiglie bisognose. L’impegno è gravoso ma in certi frangenti è necessario gettare il cuore oltre l’ostacolo o, in un periodo di sofferenza come il nostro, bisogna lanciare le ‘stampelle’ contro i nemici (dello sviluppo). Un grande patriota nostrano ce lo ha dimostrato il suo nome era Enrico Toti.

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