e-Mobility: Stellantis e UNASCA lanciano il progetto Pole Position per formare i guidatori di domani

Tramite le autoscuole, si formeranno i giovani alla nuova mobilità

Con l’obiettivo di diffondere tra i giovani che si stanno per la prima volta al volante di una vettura i concetti di una nuova mobilità, Stellantis e UNASCA, l’Unione Nazionale Autoscuole, Studi di Consulenza Automobilistica, lanciano “Pole Position, e-Mobility Training by Stellantis & UNASCA“.

Si tratta di un progetto che si rivolge agli istruttori delle autoscuole distribuite sul territorio nazionale, con specifici moduli di training sviluppati dagli esperti del team e-Mobility di Stellantis. Saranno poi gli istruttori ad avere l’impegnativo compito di formare i nuovi futuri guidatori, sui temi legati alla mobilità sostenibile che passa anche dalle caratteristiche delle vetture elettriche e ibride sempre più presenti e diffuse sulle nostre strade. 

Formazione “a cascata” del team e-Mobility Stellantis

La collaborazione tra il team e-Mobility di Stellantis e UNASCA si sviluppa in più fasi: all’inizio saranno coinvolti alcuni formatori a livello nazionale, quindi le scuole guida e gli istruttori, infine saranno gli stessi giovani che stanno per conseguire la patente a essere interessati dal progetto, con l’obiettivo di fare conoscere loro tecnologie, segreti e potenzialità della mobilità elettrica ed elettrificata.

La prima fase, fa sapere Stellantis, parte in questi giorni con un “pacchetto formativo” incentrato su tecnologia di base, modalità di ricarica, stili di guida, caratteristiche specifiche dell’elettrificazione, manutenzione e sicurezza. Questo percorso è una sorta di “formazione dei formatori” in quanto è rivolto a 60 esperti di UNASCA, i quali avranno poi il compito di rivolgersi agli oltre 3.000 istruttori distribuiti in tutta Italia.

Corso on-line, classi virtuali e test drive 

Diversi i passaggi di questa prima fase, che inizia con un corso on-line disponibile su una innovativa piattaforma già utilizzata da Stellantis per il training dei dipendenti, prosegue con lezioni (circa tre ore la durata complessiva) in classi virtuali, termina con un test di apprendimento e con una sessione di test drive. I 60 esperti UNASCA avranno in questo modo gli elementi necessari per diffondere la cultura della e-Mobility agli oltre 3.000 istruttori, ai quali spetterà il più difficile compito di avvicinare a questi temi anche chi sosterrà l’esame di guida a partire da metà marzo 2021.

Non solo formazione

Al di là del progetto Pole Position, la collaborazione tra Stellantis e UNASCA non si ferma alla sola formazione, ma sono allo studio altre attività, come convenzioni per la preparazione e l’acquisto da parte della scuole guida di vetture ibride dei segmenti A e B della gamma Stellantis, come per esempio le Fiat Panda e 500 e la Lancia Ypsilon, che hanno le caratteristiche adatte per essere utilizzate dalle autoscuole.

Fondamentale indirizzare i neopatentati verso una guida più sostenibile

“Il progetto Pole Position – afferma Roberto Di Stefano, e-Mobility Stellantis – è un nuovo tassello delle numerose attività che abbiamo avviato per diffondere la cultura dell’e-Mobility presso i giovani, in particolare tra chi sta avvicinandosi alla guida. E sapendo che, per forza di cose, già il futuro immediato della mobilità sarà sempre più elettrico, è fondamentale indirizzare i neo-patentati verso una guida più responsabile e sostenibile”.

“La preziosa formazione dei futuri conducenti in Autoscuola – spiega Emilio Patella, UNASCA Centro Studi Cesare Ferrari – contribuirà a trasferire nozioni, capacità e sicurezza alla guida sfruttando le nuove tecnologie green, affiancate agli innovativi dispositivi di sicurezza stradale. Una collaborazione preziosa tra Stellantis e UNASCA che stimolerà ancora di più la promozione e la diffusione della mobilità elettrica nei programmi di scuola guida destinati a tutte le generazioni di automobilisti, inclusi quelli professionali. Il trasferimento della cultura da un’automobile convenzionale a una elettrica non è automatico e le Autoscuole saranno parte fondamentale e attiva nell’assistere, nel comprendere il passaggio, oltreché i vantaggi che questa nuova mobilità offre, coinvolgendo attivamente i futuri conducenti nel processo di transizione”.

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