Euro 7, Vavassori (Anfia) sul passo indietro dell’Ue: Siamo soddisfatti, giuste le nuove date di entrata in vigore

Le dichiarazioni del presidente dell'associazione nazionale filiera industria automotive

Euro 7, Vavassori (Anfia) sul passo indietro dell’Ue: Siamo soddisfatti, giuste le nuove date di entrata in vigore

L’intesa al ribasso approvata dal Consiglio Ue sul Regolamento Euro 7 che ne allunga i tempi dell’entrata in vigore è stata accolta positivamente dal comparto automobilistico italiano.

Una soddisfazione espressa chiaramente da Roberto Vavassori, presidente di Anfia (associazione nazionale filiera industria automotive), che ha commentato così: “Siamo molto soddisfatti dell’accordo raggiunto dal Consiglio, perché tiene conto della maggior parte delle osservazioni tecniche e strategiche che Anfia aveva condiviso con le istituzioni nazionali ed europee. Giuste le nuove date di entrata in vigore, coerente la scelta di mantenere gli attuali standard per i veicoli leggeri e quella di riportare i test di prova a banco per i veicoli pesanti, fondamentale il coordinamento della regolamentazione di freni e pneumatici con quella dell’Unece”.

“Speranza che in Europa sia possibile discutere e decidere senza ideologie”

“L’approccio pragmatico e razionale che l’Italia e gli altri Stati membri – prosegue Vavassori – hanno adottato nell’affrontare un dossier così importante per la filiera automotive europea fa riaffiorare la speranza che in Europa sia possibile discutere e decidere senza ideologie. In tal senso, al Governo italiano, e in particolare al MIMIT, va riconosciuta la tenacia di una leadership importante mantenuta in tutte le fasi negoziali sui temi prioritari per la nostra industria.

“Adottare una posizione razionale e pragmatica”

Il passo importante di oggi – conclude il presidente di Anfia – è parte essenziale di un percorso ancora complesso, perché nelle prossime settimane sarà il Parlamento europeo a dover esprimere a sua volta la posizione da portare nel negoziato finale. Perciò, l’appello di tutta la filiera automotive agli europarlamentari italiani è di analizzare il testo di compromesso approvato dagli Stati membri, coglierne e condividerne la ragione e lo spirito, per poi adottare una posizione che sia altrettanto razionale e pragmatica”.

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