Ferrari FF, prova su strada

Fast & Functional

Ferrari FF - Trazione integrale e portellone posteriore, che rivoluzione! Per un purista roba quasi da infarto. Ma in realtà basta pochissimo per scoprire che la FF è una Ferrari Doc, con un comportamento stradale da urlo, complice la trazione integrale che la rende incredibilimente stabile, offrendo dei margini di sicurezza esagerati. Con il manettino in sport è godimento puro, in comfort invece è sorprendentemente comoda, dimostrando di essere effettivamente la Ferrari da 365 giorni l'anno. Anche per quando c'è la neve. Tanto con la trazione integrale non è mica un problema

Avete presente quel vostro amico che s’è fatto la Ferrari, e che la usa soltanto una volta ogni morte (o dimissione) di Papa, esclusivamente quando i simbolini di neve e pioggia non compaiono nelle previsioni meteo per le due settimane successive? E che, poverino, per di più, è costretto ad usarla rigorosamente da solo, perchè la moglie rompiscatole mica ci sale su quella macchina “scomoda”, o perchè, suo malgrado, dati i due posti secchi, la sua lei è costretta a restare a casa con i pargoli? Beh, da oggi quel vostro amico potrebbe aver trovato il rimedio a tutti i suoi problemi, e potrà usare la sua Ferrari ogni santo giorno. Questo perchè la FF scomoda non lo è affatto, e con i suoi quattro posti veri consente di far accomodare persino la suocera, la quale, per una buona volta, non avrà davvero nulla di che lamentarsi. Ma il bello è che, sempre quel vostro amico, nonostante ciò, non perderà neanche un grammo che sia uno del piacere di guida che gli regalava la sua vecchia 430. E per di più, data la presenza della trazione integrale, la neve e la pioggia non saranno più un problema, anzi, proprio la neve potrebbe diventare la scusa in più per uscire in Ferrari. Tralasciando i toni scherzosi, questa nuova FF, secondo noi, è indubbiamente una delle “creazioni” della casa di Maranello più rivoluzionarie che si siano viste nella storia recente. È rivoluzionaria innanzitutto per la linea, perchè uno stemmino Ferrari su un portellone posteriore non si era mai visto, ed è ancora più rivoluzionaria sottopelle, perchè è la prima vettura della storia del cavallino ad avere la trazione integrale. Ma non è finita: è rivoluzionaria (anche se può sembrar strano) pure per la praticità: quattro posti veri, ed un bagagliaio più capiente di quello di una Golf, su una vettura capace di superare alla grande i 300km/h, non ce li saremmo mai immaginati.

Design e Interni: [xrr rating=5/5]

Stile: inconfondibilmente Ferrari, anche con la novità “shock”del portellone posteriore

Punto uno: la FF, per essere una Ferrari, ha una linea davvero fuori dagli schemi, con la coda da hatchback ed il portellone posteriore. Per la precisione, questa tipologia di vettura si chiama “shooting brake”. Qualcosa di simile l’aveva proposto anni fa BMW con la Z3 Coupè, ricordate? Ma qui, ovviamente, siamo su tutt’altro livello. Punto due: la FF, pur essendo diversa da tutte le altre, è anche lei inconfondibilmente e stupendamente Ferrari. Fino al montante della portiera la guardi, e ritrovi tutti i tratti tipici di ogni “rossa” a motore anteriore, con quel muso basso e piatto e con il cofano lunghissimo, praticamente infinito. Non può mancare, ovviamente, l’inconfondibile mascherina anteriore a griglia, al centro della quale fa bella mostra di sè il cavallino rampante. Poi la guardi dalla tre quarti posteriore, ed è lì che noti la rivoluzione. Di certo non deve essere stato facile conciliare lo stile tipico di casa Ferrari, con l’esigenza di creare una silhouette che permettesse di ottenere quattro posti veri ed un bagagliaio di riguardo. Ma Flavio Manzoni, insieme agli uomini di Pininfarina, non solo sono riusciti nell’impresa, ma ci sono riusciti in una maniera tale che è praticamente impossibile immaginare di meglio. Pur con la coda alta, infatti, la FF non ha perso neanche un grammo di quell’armonia, di quella sportività, di quella bellezza esagerata, che da sempre è marchio di fabbrica delle vetture di Maranello.

Abitacolo: estremamente sportivo, ma anche sorprendentemente abitabile. Quattro adulti corpulenti con annessi bagagli ci stanno senza problemi

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Già di suo, obiettivamente, accomodarsi sul sedile di guida di una Ferrari è un qualcosa che manda “ex se” in estasi qualsiasi appassionato. Se poi a quel sedile, che ti abbraccia e ti sostiene in curva come se fosse modellato sul tuo corpo, aggiungi lo splendido volante con gli indicatori di cambiata a Led, stile Formula 1, insieme al manettino ed agli inserti in carbonio, allora il susseguirsi di emozioni ed adrenalina inizia ben prima di inserire la chiave per partire. E poi, l’interno dell’abitacolo, presenta quel misto di sportività, eleganza e hi-tech, tipico delle granturismo della casa di Maranello, che rende l’aria che si respira a bordo a dir poco inconfondibile. Il quadro strumenti, come in tutte le Ferrari più recenti, è misto analogico/digitale, con la grande lancetta del contagiri al centro, ed i due schermi multifunzione ai lati. Davanti al sedile del passeggero, disponibile come optional, c’è anche un altro schermo, nel quale vengono visualizzati i giri del motore e la velocità: sicuramente una “figata” per far vedere agli amici quanto si è bravi a infrangere i limiti di velocità, molto meno se avete una moglie rompiscatole quando esagerate un po’ con l’acceleratore. Ma siccome stiamo parlando di una granturismo purosangue, ecco che alla fine ti accorgi anche che la spaziosità della zona anteriore dell’abitacolo è quasi sorprendente, tanto da essere praticamente paragonabile a quella di una berlina. Ed altrettanto può dirsi per i due sedili posteriori, in grado di accogliere tranquillamente il nostro direttore, alto 186 cm e non proprio mingherlino di corporatura. Ma non finisce qui: c’è anche il bagagliaio, che ha una capienza di 450 litri, ovvero carica valige tanto quanto una BMW Serie 3. Per di più si possono anche reclinare gli schienali, aumentando ulteriormente la capacità fino ad 800 litri, roba che si potrebbe anche azzardare il sacrilegio, punibile penalmente come atto contrario al buon costume, di andare a fare compere all’Ikea con la FF.

Comportamento su Strada: [xrr rating=5/5]

Dr.Jekyll e Mr.Hyde: tanquilla granturismo da tutti i giorni, o purosangue scatenata. Basta un semplice tocco sul manettino..

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Con quasi cinque metri di lunghezza, seduti in posizione piuttosto arretrata, con quel cofano sconfinato che ti precede, sulle prime la FF ti intimorisce un po’: sarà anche per il valore della vettura, ma i primi metri li trascorri come se avessi tra le mani un delicatissimo oggetto di cristallo. Ma è un’impressione falsa, perchè in realtà la FF riesce ad essere mansueta, docile, per nulla difficile, anche nella guida in città. Diciamo che ha due anime: tutto passa dal manettino sul volante, che trasforma e plasma il comportamento della vettura in base ai tuoi desideri. In comfort potrebbe sembrare di essere al volante di una qualsiasi berlina dalla forte intonazione sportiva. Questo perchè il 12 cilindri, anche a bassa velocità, riesce ad essere molto mansueto, ben sopportando le continue ripartenze e le andature a passo d’uomo. Al resto ci pensa lo straordinario cambio F1 doppia frizione, che anche nel traffico ha zero incertezze, e “strappa” molto meno di altri doppia frizione presenti su vetture decisamente più commerciali. Le sospensioni a controllo magnetologico completano il quadro, rendendo l’assetto tutt’altro che spacca-ossa. Insomma, manettino in comfort, cambio in auto, e con questa FF potrete viaggiare per chilometri e chilometri arrivando riposati come se aveste affrontato lo stesso percorso con una Maserati Quattroporte, giusto per restare in famiglia. Non c’è alcun dubbio: la FF è davvero la Ferrari da 365 giorni l’anno.

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Ovviamente, però, pur dovendo garantire un’utilizzabilità quotidiana, i tecnici di Maranello non sarebbero mai potuti scendere a compromessi per quanto riguarda le qualità dinamiche, che infatti sono assolutamente esaltanti. Basta ruotare il manettino di una posizione, ed il mondo attorno a voi sembra improvvisamente rallentare. O forse siete voi che state andando nettamente più forti. Poco importa. La FF in questa modalità si scatena, dimostrando che la trazione integrale, come anche le dimensioni, non sono andate ad incidere neanche minimamente sulla gioia che può dare una vettura di queste su un percorso guidato. Come per magia, i 491 cm sembrano scomparire, la FF si fa piatta, reattiva e agile come un felino, pronta a graffiare, o meglio aggredire le curve. Lo sterzo poi, oltre ad essere esemplare per comunicatività, ha una prontezza disarmante. Guardate nel nostro video, a partire da circa due minuti, quanto poco angolo sia necessario per curvare: praticamente non si muovono mai le mani dalle 9.15 (anche se ormai sempre più volanti sono conformati per tenerle alle 10.10). Curva dopo curva, quello che più stupisce di questa FF, è la generale sensazione di controllo, che ti porta ad osare e osare ancora, perchè lei praticamente sembra essere del tutto priva di limiti. La compostezza del telaio e la sincerità delle risposte fanno si che chiunque, almeno su strada, possa sentirsi un pilota provetto. E anche se sbagli, lei, comunque, perdona tantissimo. La trazione integrale poi, contribuisce ad amplificare ulteriormente questa sensazione di controllo, offrendo una trazione a dir poco esagerata: nonostante i 660 cv, premendo sull’acceleratore in uscita da un tornante come se non ci fosse un domani, incredibilmente non ci sono pattinamenti. Insomma, avrete già capito che se volete una Ferrari per traversi a ruote fumanti ad ogni curva è meglio guardare alla 458. Per finire il cambio, che prima avevamo elogiato per la sua versatilità, nella guida impegnata, con quei paddle belli grandi e così a portata di dita, diventa un qualcosa di estremamente libidinoso, grazie a dei passaggi da una marcia all’altra, sia in salita che in scalata, che avvengono più rapidi del pensiero. Per avere un cambio così, su una vettura comune, venderei l’anima al diavolo.

Motore e Prestazioni: [xrr rating=5/5]

Lo stato dell’arte della tecnica motoristica. La trazione integrale 4rm è un capolavoro d’ingegneria

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Dovendo produrre una vettura a trazione integrale, dalla parti di Maranello non avrebbero mai potuto accettare di proporre uno schema tradizionale. Essendo il cambio al retroterno (impensabile abbandonare lo schema transaxle su una vettura del genere), sarebbero stati necessari due alberi di trasmissione, e ciò avrebbe portato un aggravio eccessivo in termini di peso. E poi ne avrebbe risentito anche il baricentro, dato che il motore, a causa del differenziale, sarebbe dovuto stare in una posizione più rialzata rispetto al solito. Detto fatto, dal genio dei progettisti Ferrari è nato il sistema (brevettato) 4RM: il cuore di questa trazione integrale è la Ptu (Power Transfer Unit), ovvero l’unità di trasferimento della potenza alle ruote anteriori, direttamente collegata al motore. A ripartire la coppia tra le quattro ruote, in maniera pressocchè immediata, ci pensa invece il differenziale elettronico E-DIFF, che rileva istante per istante quali sono le ruote che possono meglio scaricare i 660 cv sull’asfalto. Tutto ciò ha permesso di mantenere una perfetta distribuzione di pesi, con il 53% che grava sul retroteno. Sotto il cofano troviamo l’ultima evoluzione della nobilissima stirpe dei V12 made in Maranello, dotato di iniezione diretta e di una potenza di 660 cv a 8000 giri/min, per un rapposto peso potenza di 2,7 kg/cv, ed una potenza specifica di 105 cv/l. Questo, ovviamente, consente alla FF delle prestazioni strabilianti, con lo 0-100 km/h che viene polverizzato in 3.7 sec, e l’esagerata velocità di punta di 335 km/h. Ma non si tratta di soli numeri: è il temperamento ad essere straordinario. Corposo in basso, da tempesta ormonale in alto, dove diventa rabbioso, cattivo, esaltante. La lancetta del contagiri sale e scende con la velocità delle montagne russe del parco Ferrari di Abu Dhabi, ed il rumore che filtra nell’abitacolo ogni volta che ci si avvicina alla zona rossa con la successiva cambiata è da extrasistole: il cuore si ferma per qualche istante, e poi ricomincia a battere all’impazzata.

Consumi e Costi: [xrr rating=3,5/5]

Per una volta non vogliamo soffermarci troppo sui costi: tanto, se state leggendo questa prova per sognare, non pensiamo vi interessino. Se la state leggendo con l’intento d’acquistarla, altrettanto. Vi basti sapere che di listino siamo sui 262.000 €, e che sulla vettura in prova erano presenti giusto altri 40.000 € di optional. Niente male, invece, i consumi: a velocità costante, sulle statali, il trip computer indicava anche i 7,5 km/lt. Merito anche dello Stop&Start, e del sistema Hele (High emotions-low emitions).

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Pro e Contro

Ci PiaceNon Ci Piace
Versatilità eccellente: non si era mai vista una Ferrari in grado di coniugare così utilizzabilità da 365 giorni l'anno con prestazioni ed handling stupefacenti.Visibilità posteriore non facile. La telecamera è disponibile solo come optional.

Ferrari FF: la Pagella di Motorionline

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1 commento

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  • miroslav ha detto:

    bellissima macchina, ma con la F12 sul mercato ha poco senso comprare questa, a meno che uno non sia padrone di un albergo a courmayeur..bello anche l’aticolol, divertente da leggere

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