Ferrari SB12 GTC: ecco come potrebbe essere l’erede della GTC4lusso [RENDER]
Un designer ha immaginato così una futura erede del celebre modello del cavallino rampante
Ferrari SB12 GTC è una creazione digitale del designer indipendente Samuele Errico Piccarini. Si tratta di un render in cui viene immaginato come sarebbe una erede diretta della Ferrari GTC4Lusso. Questo modello è uscito di produzione per lasciare spazio al SUV Ferrari Purosangue che sta ottenendo ottimi risultati. Tuttavia più di qualcuno apprezzerebbe che la casa automobilistica del cavallino rampante lanciasse in futuro sul mercato una sostituta della GTC4lusso nella forma di una 2+2 Shooting Brake.
Ferrari SB12 GTC: sarebbe così una erede di Ferrari GTC4Lusso?
Al momento ciò non è previsto. Per fortuna il talentuoso designer Samuele Errico Piccarini ha pensato lui a colmare questa lacuna con la creazione della Ferrari SB12 GTC. Questa vettura si ispira in maniera piuttosto evidente ad alcuni grandi classici della casa di Maranello come ad esempio la 365 GTB/4 Daytona Shooting Brake e la 365 GTC. Si tratta di una 2+2 come la GTC4lusso e la FF che l’hanno preceduta, ma ha un design molto più moderno simile ad alcuni modelli prodotti dal marchio italiano di recente.
Ferrari SB12 GTC nella zona anteriore presenta come sue principali caratteristiche una coppia di sottili fari a LED e una griglia anteriore prominente. L’auto dispone anche di prese d’aria che le conferiscono un carattere molto aggressivo. Il profilo è probabilmente il pezzo forte di questa auto che mostra di avere un passo molto ampio. Spicca in particolare la presenza di grandi ruote con raggi neri e argento, le pinze dei freni giallo brillante, le maniglie delle porte che si trovano a filo con la carrozzeria.
Infine nella parte posteriore si fanno notare le luci a LED simili a quelle della Ferrari Roma, i quattro terminali di scarico e un diffusore pronunciato. Purtroppo al momento Ferrari non ha in programma una vettura di questo tipo. Ma come si dice in questi casi, la speranza è l’ultima a morire.
Seguici qui