Fiat Tipo 5 Porte e Station Wagon, l’arrivo delle più attese [VIDEO PRIMO CONTATTO]

Senza dimenticare il nuovo pick-up Fullback

La nuova Fiat Tipo presenta le sue ultime carrozzerie, ovvero le attesissime hatchback 5 porte e la station wagon. La berlina sta già riscuotendo un clamoroso successo sul mercato, ci riusciranno anche queste varianti? Non dimentichiamoci inoltre del nuovo pick-up del Lingotto, il Fullback. Un'offensiva su tutti i segmenti del mercato

Se la Fiat Tipo in versione berlina era arrivata un po’ “a sorpresa”, impegnati come eravamo a scoprire il più possibile sull’Alfa Romeo Giulia, le nuove versioni hatchback a 5 porte e station wagon erano invece ciò che tutti stavamo aspettando. Come ben sappiamo, infatti, il mercato italiano non è particolarmente propenso verso le berline classiche a tre volumi, ma le hatchback ormai da tempo rappresentano l’ideale via di mezzo tra spazio e praticità senza scomodare i crossover. Le famiglie, invece, rappresentano da sempre un pubblico determinante per quella carrozzeria che, una volta, veniva chiamata proprio “famigliare”. Hanno sofferto l’avvento dei SUV, ma rimangono comunque un mercato importante e il gruppo del Lingotto, al di là della monovolume 500L, non proponeva nulla nel campo delle station. Fino ad ora.

Il motto della nuova gamma è “Skills, No Frills”, che in italiano possiamo tradurre semplicemente con “Sostanza Senza Fronzoli”. La nuova Tipo, effettivamente, si è presentata immediatamente così. Si tratta di una vettura che parte da un prezzo di base davvero attraente e, allo stesso tempo, offre una gamma di motori e di allestimenti decisamente interessante, che per quanto non premium, possiamo definire senza alcun dubbio ricca rapportata al costo. Esattamente come la berlina, anche hatchback e station wagon presentano uno stile esterno molto curato e sicuramente bello da vedere. Il tocco indistinguibile è senza alcun dubbio l’originale griglia frontale, già vista ovviamente sulla berlina, che presenta un disegno tridimensionale caricato dal logo Fiat. Il disegno della vettura si sviluppa orizzontalmente, partendo dai fari e continuando sulle linee delle fiancate. Da notare inoltre la doppia nervatura presenta sul cofano, che continua poi lungo il tetto, ma modificando profondamente il suo design. La zona centrale del tetto, infatti, è depressa rispetto a quelle laterali. Una soluzione che ha permesso agli ingegneri Fiat di guadagnare molto in termini di aerodinamica, che grazie anche al piccolo spoiler posteriore raggiunge il risultato di 0.29, best in class. La 5 Porte è lunga poco più di 4,3 metri e presenta un passo di 2.638 mm. A fronte di uno sbalzo posteriore di 837 mm, può comunque garantire un bagagliaio minimo di 440 litri di capienza. In questa vettura, infatti, si è puntato soprattutto allo spazio destinato ai viaggiatori. Prima di tutto abbiamo a che fare con una fila posteriore di sedili larga 1.372 mm, alta 955 mm e con 934 mm per le gambe. Il tutto crea ben tre posti a sedere “veri”, ovvero abbastanza larghi da contenere tre adulti senza particolari problemi.

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Prima di affrontare più approfonditamente il discorso abitacolo, però, vale la pena soffermarsi sulla station wagon. Dal punto di vista stilistico abbiamo a che fare con una perfetta replica della hatchback, almeno fino a che non si osserva la vettura di profilo. A quel punto salta immediatamente all’occhio lo sbalzo maggiorato da 1.040 mm, che non solo aumenta la capienza dell’auto, ma ha offerto spazio ai progettisti del Lingotto per ideare una serie di soluzioni piuttosto interessanti. Partiamo prima di tutto dalla capienza: un ottimo 550 litri di minimo, ovviamente ampliabile attraverso l’abbattimento dei sedili che può portare a caricare oggetti lunghi fino a 1,8 metri. Nella zona bagagliaio, inoltre, troviamo una serie di supporti che Fiat riassume sotto il nome di Magic Cargo, grazie al quale è possibile dividere la zona di carico in scompartimenti, con ovvie ripercussioni positive sull’ordine e sulla facilità di accesso ai bagagli. La soglia di carico senza scalini, infine, consente un carico particolarmente agevole anche per oggetti voluminosi o pesanti.

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Abbiamo aspettato ad affrontare l’argomento abitacolo in quanto gli allestimenti sono praticamente identici per entrambe le vetture. Appena entrati all’interno, attraverso le speciali porte con apertura a 80° per facilitare la salita, ci troviamo di fronte ad un cruscotto sicuramente ben curato e pratico. Naturalmente non dobbiamo aspettarci materiali di livello premium, ma abbiamo comunque a che fare con plastiche dall’aspetto solido e, quando necessario, anche morbide al tatto, come ad esempio sul pratico volante. Le sellerie e le coperture sono caratterizzate da un buon tessuto, piacevole alla vista. Anche in questo caso lo spazio ha avuto un’importanza a dir poco determinante. Sono presenti ben nove scompartimenti sparsi per la vettura, la cui capienza complessiva si aggira sui 12 litri. Il volante è stato ben concepito e organizzato, seguendo in particolare la filosofia della “Zona 3 Dita”, che prevede per i comandi più importanti della vettura di essere posizionati nelle immediate vicinanze della presa standard del guidatore, in modo da distrarre il meno possibile l’attenzione dalla guida vera e propria. I pulsanti principali sono stati sapientemente posizionati su linee orizzontali per la loro facilità d’uso, mentre quelli secondari sono posti in verticale. Infine arriviamo al sistema di infotainment, dotato di un pannello touch da 7 pollici e, soprattutto, del software di ultima generazione Uconnect HD Live, compatibile anche con Apple CarPlay, Android Car e il sistema GPS TomTom 3D.

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In generale abbiamo a che fare sia per la station che per la hatchback di una vettura molto pratica da guidare e in alcuni casi persino divertente. In Italia verranno commercializzate con motori sia benzina che diesel da 95 e da 120 CV, con in più anche una versione bi-fuel. Soprattutto nelle sue configurazioni più pompate, la Tipo riesce a trare fuori delle prestazioni davvero inaspettate per un’auto di questo genere. Non è una sportiva, ovviamente, ma siamo rimasti sorpresi soprattutto dall’accelerazione e dalla capacità di guidare in modo allegro senza per questo perdere minimamente il controllo o mettendo a rischio la sicurezza. Molto del merito va soprattutto alla struttura superleggera con cui è stato realizzato lo chassis, mentre lo stile e il design della carrozzeria contribuisce ad aumentare sensibilmente la silenziosità dell’abitacolo anche alle alte velocità come in autostrada. Il piacere di guida è aiutato dalle speciali sospensioni e dall’aumentata sensibilità del volante, che consente anche un raggio di sterzata di ben 11 metri (anche questo Best in Class). L’Adaptive Cruise Control e il Full Brake Control, solo per citarne due, completano il quadro.

Se per la Fiat Tipo Station Wagon sarà necessario aspettare settembre, è possibile già da oggi iniziare a prenotare la propria hatchback, con un porte aperte previsto per il weekend del 14-15 maggio. I prezzi partono da 12.750 €.

Fiat Fullback

Insieme alle protagoniste assolute della gamma Tipo, Fiat ha anche presentato un altro mezzo interessante. Forse meno popolare delle sorelle hatchback e station, ma comunque con un suo affezionato pubblico. Stiamo parlando del nuovo Fiat Fullback. Quando si era parlato per la prima volta di un pick-up a marchio Fiat in arrivo in Europa, si era pensato alla versione nostrana del Fiat Toro, venduto sul mercato sudamericano. In realtà il Fullback è imparentato in maniera molto stretta con il Mitsubishi L200, con il quale condivide la piattaforma e in parte anche l’aspetto estetico.

L’obiettivo del dipartimento Fiat Professional era quello di creare un mezzo da lavoro robusto, affidabile, veloce e potente, unendo il tutto comunque alla classica estetica del pick-up che non dispiace mai. Il telaio “body on frame” ha consentito di sviluppare molto la versatilità del mezzo, che viene offerto con tre varianti di carrozzeria, ovvero la singola a due posti, l’estesa con configurazione da 2+2 e, infine la doppia, che è quella che come spesso capita è più vicina concettualmente ad un SUV. Tutte le varianti vengono prodotte di serie con il cambio manuale a 6 marce, ma in opzione vi è anche l’automatico. Dal punto di vista delle meccaniche, vengono fornite solo due unità, che però promettono di soddisfare degnamente il tipo di pubblico a cui questi mezzi sono rivolti. Parliamo di due turbodiesel da 2.400 cc, capaci rispettivamente di una potenza da 150 e da 180 CV, a fronte di coppie di 380 e 430 Nm.

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L’abitacolo è ben rifinito, anche se comunque “duro” in quanto dovrà presumibilmente essere sottoposto a pesanti “maltrattamenti” da lavoro. Abbiamo quindi a che fare con forme nette e plastiche solide, completate anche da un sistema di infotainment piuttosto completo e con uno schermo che ne dovrebbe garantire la visibilità in buona parte delle situazioni. I mezzi comunque saranno personalizzabili in diversi modi grazie alla fornitura di accessori prodotti dalla Mopar, che ha promesso un catalogo particolarmente ricco in questo senso anche nei prossimi mesi.

Il nuovo Fiat Fullback sarà a sua volta protagonista del porte aperte del 14-15 maggio, con un prezzo di partenza di 27.500 €. Tenete sempre conto, però, che questo prezzo è da intendersi IVA esclusa, in quanto i pick-up, come impone la legge italiana, possono esser omologati solo come mezzi di lavoro.

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