Gruppo Fiat, Ferrari e Magneti Marelli in vendita?

Gruppo Fiat, Ferrari e Magneti Marelli in vendita?

Da poche ore, il Gruppo Fiat guidato da Sergio Marchionne ha ottenuto il controllo del 5% del pacchetto azionario di Ferrari che aveva venduto ad un fondo arabo, Mubadala, quattro anni fa. Che succederà poi? Secondo alcuni analisti, che hanno avuto contatto con il management – i piani più alti dell’azienda italiana – e con l’Amministratore Delegato, il Lingotto avrebbe in programma una raccolta fondi per allargare la propria partecipazione nel Gruppo Chrysler. Cioè? Il Gruppo Fiat sarebbe pronto a passare dal 20% al 25% entro il primo trimestre dell’anno venturo e al 35% entro il termine del 2011.

Come avere le risorse economiche per arrivare ad un tale assetto? La scelta machiavellica di Marchionne pare sia quella di vendere Magneti Marelli, l’azienda di componentistica che fa parte del pacchetto di brand del gruppo italiano, e di fare un’offerta pubblica per Ferrari, proponendo al mercato azionario circa il 39% della partecipazione (ipotesi già ventilata e sempre più probabile, a valutare la ricorrenza con cui questa voce rimbalza qua e là). Così facendo, racimolando alcune manciate di milioni di euro, il salto americano, verso la fusione in un’unica azienda di Gruppo Fiat e Gruppo Chrysler (questo è quello che si delinea nel futuro dinnanzi a noi), sarebbe maggiormente possibile.

L’assetto di Ferrari, che vale oggi tra 2,3 e 3,51 miliardi di euro, dovrebbe fare posto a nuove figure: la maggioranza resterebbe italiana e Piero Ferrari, erede del Drake, rimarrebbe seduto al tavolo. E poi? C’è Volkswagen, che è lì dietro l’angolo, pronta a scendere in campo appena l’operazione sarà ufficializzata. Interessata a Magneti Marelli? Macché: Piech, Presidente del Consiglio d’Amministrazione del Gruppo Volkswagen, vuole il Cavallino Rampante. Sembra che lo spazio per i sentimenti sia stato perso per strada.

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