Honda Civic Tourer, prova su strada

Bagagliaio da 624 litri….di prosecco!

Honda CIvic Tourer - Presentata lo scorso anno al salone di Francoforte, la Tourer segna il rientro di Honda nel segmento delle SW. Destinata al solo mercato europeo, dove le famigliari sono particolarmente apprezzate, è disponibile unicamente con il propulsore 1.6 diesel da 120 cavalli. Lunga ben 24 centimetri in più della 2 volumi, ma con il passo invariato. Sale quindi lo spazio per i bagagli, grazie ad interessanti novità introdotte dai suoi progettisti, come il serbatoio che passa dalla zona posteriore a quella sotto i sedili anteriori, lasciando spazio ad un generoso doppio fondo nel baule, oltre ai sedili posteriori, che possono alternativamente scomparire nel pianale della vettura, o la cui seduta può essere ripiegata verso lo schienale, liberando uno spazio per caricare oggetti ingombranti. La abbiamo provata per voi portandola lungo la Strada del Prosecco e dei Vini dei Colli di Conegliano e Valdobbiadene.

Diciamolo sinceramente, a vederla dal vivo difficilmente sarà un colpo di fulmine. La linea è piuttosto forte, con la parte posteriore con linee non molto convenzionali. Solo utilizzandola si percepisce il vantaggio di certe soluzioni, soprattutto in termini di praticità e di capacità di carico. Ottimo il propulsore scelto, il 1.6 i-DTEC da 120 cavalli, silenzioso, vivace quanto basta e molto parco nei consumi. Tanta tecnologia a bordo, con sicurezza attiva e passiva al centro dell’attenzione e un abitacolo forse un po’ futuristico, ma comunque ben realizzato ed accogliente. Peccato per qualche comando non troppo immediato e per soluzioni discutibili sull’interfaccia di infotainment e menù. Una vettura fuori dagli schemi che finisce per farsi apprezzare oltre le previsioni iniziali.

Design e Interni: [xrr rating=4/5]

Linee forti, soprattutto per la parte posteriore della vettura, che deve piacere
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Il frontale è sostanzialmente invariato, a cambiare è il lato B della Civic, con l’aggiunta di ben 24 centimetri, ma con il passo invariato. In pratica fino alla linea del montante è identica alla 2 volumi, incluse le maniglie delle porte posteriori che spariscono nella linea dei montanti. Da qui in poi una rivoluzione, con un vetro in più, slanciato e tagliato nella parte posteriore dalla linea spiovente del tetto. Il lunotto posteriore è ampio e favorisce la visuale in manovra, ma perde il taglio particolare di quello della vettura da cui deriva. Le fiancate si fanno notare anche per la sinuosa linea dei pronunciati passaruota posteriori, con una bombatura che parte dalle portiere posteriori e prosegue fino al paraurti. Da sottolineare che la Civic Tourer è la station dotata del coefficiente aerodinamico migliore al mondo. Possiamo confermarvi che l’ottimo CX si fa apprezzare traducendosi in consumi autostradali particolarmente ridotti, oltre che in una ottima silenziosità. Intorno ai 130 km/h sono udibili solo leggerissimi fruscii aerodinamici, ma nulla di fastidioso, con l’autoradio accesa quasi non si avvertono. Le forme sono poi studiate per contenere gli ingombri, ma favorire un’abitabilità interna da record di categoria. Se quindi un primo giudizio estetico potrebbe essere severo, alla luce dei risultati la vettura appare invece ben studiata ed ottiene gli obiettivi desiderati.

Interni: tanto spazio, dotazione di alto livello, interfaccia però poco intuitiva
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Salendo a bordo non si può non notare che la linea della porta continua lungo la plancia. Chiudendo lo sportello si uniscono perfettamente i due elementi, che vanno a formare una sorta di ambiente avvolgente ed accogliente intorno al guidatore, anche se sembra un po’ una console di un’astronave. Sensazione che trova ulteriore conferma nella strumentazione su due livelli, con la parte alta della plancia dedicata al display centrale con i dati principali, e la porzione davanti al guidatore con il tachimetro digitale. In primo piano trovano posto 3 strumenti più tradizionali, tondi con taglio a fetta di salame, per contagiri, temperatura motore e livello carburante. Non ci è piaciuta invece l’interfaccia ed il funzionamento del sistema di infotainment, la abbiamo trovata molto poco intuitiva e spesso macchinosa. Tanto per fare un esempio, sul display sono riportati solo alcuni dati, non disponibili in contemporanea e per passare dalla visualizzazione del consumo medio a quella della autonomia residua, bisogna entrare nel menù di configurazione e modificare il parametro scegliendo il dato, servono 5 passaggi ad ogni cambiamento, sembra quasi assurdo. Anche l’apertura dello sportellino del carburante si fa notare per la particolare collocazione, di fianco a quella del cofano anteriore. La prima sosta per rifornire ha messo a dura prova la nostra fantasia per trovarlo… Da segnalare anche la console centrale, composta da due elementi, uno inferiore ed uno superiore, che non si uniscono, ma lasciano una sottile apertura tra di loro. Particolare come scelta, di certo di difficile pulizia da polvere e sporco. Le dotazioni, dal punto di vista della sicurezza attiva e passiva, sono di altissimo livello. Con il pacchetto ADAS, che include 7 dispositivi di sicurezza, la Civic Tourer è dotata di spie negli specchietti e del cicalino per segnalare la presenza di veicoli nell’angolo morto. La gestione di tergicristalli e fari è automatica, con la comoda funzione che regola anche il funzionamento degli abbaglianti. Una serie di sensori rileva la presenza di altri veicoli ed il livello della luce esterna, passando autonomamente da anabbagliante a luce di profondità. Telecamere e sensori rilevano e leggono anche i cartelli stradali, riportandoli sul display. Intelligente, anche se potrebbe creare qualche problema in più in caso di guasti, la sicurezza che impedisce di accendere l’auto senza tenere premuta la frizione, anche se l’auto è in folle. L’auto segnala anche una distanza troppo ridotta dall’auto che ci precede, graficamente e con un suono di allarme. La cosa che maggiormente si apprezza della Tourer è la modularità, che deriva da alcune soluzioni particolari, in primo luogo il posizionamento del serbatoio, che passa dalla tradizionale collocazione nella parte posteriore, ad una più avanzata. Si apre così la strada ad altre interessanti soluzioni, concesse dallo spazio lasciato libero. Ne è un esempio il doppio fondo del baule, che nasconde un vano importante, da ben 117 litri, comodissimo anche per contenere in modo stabile oggetti che altrimenti viaggerebbero a destra e a sinistra per il baule. La capienza del vano principale è di 464 litri, già da solo sarebbe in linea con la concorrenza, anche sopra la media. I sedili posteriori, non avendo i limiti dell’ingombro del serbatoio del carburante, vanno a richiudersi spostandosi in avanti e scendendo al livello del pianale, andando così a creare un piano con una superficie uniforme con quella del baule, per una capienza massima di ben 1.668 litri! Se anche questo non dovesse bastarvi, la seduta può essere sollevata e ripiegata contro lo schienale, liberando uno spazio in cui poter caricare oggetti alti, senza doverli sdraiare nel baule. Davvero opzioni uniche, ingegnose, semplici e comodissime.

Comportamento su Strada: [xrr rating=4/5]

Posizione di guida a parte è promossa con ottimi voti
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La posizione di guida è molto alta, al punto che ci si sente eccessivamente vicini al tetto e, saliti a bordo, abbiamo insistito nel cercare il modo di abbassare ulteriormente il sedile, prima di rassegnarci. Il volante finisce così per risultare basso, costringendo alcuni a adattare la posizione di guida, per evitare che sia troppo vicino alle ginocchia. Una volta che ci si abitua alla posizione, la Civic Tourer si fa apprezzare. In primo luogo per un ottimo livello di comfort ed insonorizzazione. Anche alla guida le doti dinamiche restano quelle ottime della Civic da cui deriva. Risulta molto stabile, con uno sterzo preciso e freni potenti e ben modulabili. Forzando l’andatura in curva si avverte maggiormente lo spostamento del baricentro. Il peso resta sostanzialmente invariato, i 1.337 Kg sono infatti solamente 27 in più, ma è la disposizione a cambiare, con una minor centralità delle masse. Le sospensioni attive sono regolabili su 3 tarature, dynamic, normal e comfort, soprattutto per evitare un abbassamento eccessivo in caso di carico pesante. Non si avverte invece un cambiamento particolare nell’handling della vettura, che resta ben equilibrato, non troppo morbido, ma nemmeno rigido e sportivo anche selezionando la modalità dynamic. Il rollio se si esagera finisce per essere piuttosto evidente, facendo desiderare un assetto più rigido, che però mal si coniugherebbe con la vocazione della Tourer.

Motore e Prestazioni: [xrr rating=4/5]

Una sola la motorizzazione disponibile, un ottimo 1.6 diesel
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Il propulsore, l’unico disponibile per la Tourer, è un ottimo turbodiesel in lega di alluminio, estremamente efficiente, e con buone doti anche a livello di prestazioni. Il 1.6 i-DTEC è capace di 120 cavalli, e ben 300 Nm a 2.000 giri, con una erogazione molto lineare. Le prestazioni sono di buon livello, 195 km/h di velocità massima, favorita da una ottima aerodinamica, ed uno 0-100 in 10,4 secondi. Oltre alle prestazioni interessanti, le migliori doti del propulsore giapponese sono la silenziosità, ottima, e la capacità di contenere i consumi. A giovare in questa direzione anche il tasto ECON, che attiva una modalità che, a differenza di alcune concorrenti, fa davvero un gran lavoro, modificando non solo la risposta dell’acceleratore, ma anche la gestione del climatizzatore. Ad esempio, impostandolo in automatico tiene sempre il ricircolo inserito, per evitare di dover continuamente raffreddare l’aria proveniente dall’esterno. Anche le riaccelerazioni con il cruise control inserito vengono gestite in modo diverso, molto più dolce ed attento ai consumi quando è inserita questa modalità. Ai lati del dato sulla velocità sul cruscotto troviamo una grafica che muta nel colore, in funzione dell’efficienza istantanea del propulsore, verde se ottimale, fino al blu quando si preme a fondo il pedale dell’acceleratore. Il cambio manuale a 6 marce, che inizialmente non si fa notare positivamente, per via degli innesti non troppo precisi, finisce invece per piacere, sia per l’ottima rapportatura, ma anche per una buona manovrabilità e per lo sforzo ridotto sul pedale della frizione.

Consumi e Costi: [xrr rating=4/5]

Consumi da record, ma prezzo non troppo economico
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A parità di allestimento sono richiesti circa 2.000 euro in più della Civic a due volumi. Il prezzo della versione Tourer parte infatti da 23.000 euro circa. Per l’esemplare da noi provato, tra allestimento Lifestyle (in cui è incluso anche il pacchetto ADAS) ed optional (700 euro per la tinta metallizzata), sono necessari ulteriori 5.000 euro. Un prezzo non proprio economico, ma qualità, dotazione e soluzioni interessanti ci sono e giustificano un tale esborso. Quanto ai consumi sono davvero molto bassi, raramente abbiamo guidato auto così parche. Dopo un lungo test, di oltre mille km, prevalentemente percorsi in autostrada a 130 km/h effettivi, il valore indicato era di poco superiore ai 5 litri ogni 100 km. Anche utilizzandola in città e sul misto, non si scende praticamente mai sotto ai 18 con un litro, risultato davvero molto lusinghiero.

In conclusione
Un’auto che stupisce più nei contenuti che non nel suo look esteriore, che abbiamo trovato sinceramente non così gradevole, soprattutto nella coda. Se cercate una vettura con una ottima capacità di carico, che vi permetta di trasportare comodamente anche oggetti di grosse dimensioni, comoda e parca nei consumi, il nostro giudizio è ottimo, la Civic Tourer saprà sicuramente convincervi con il tempo.

Pro e Contro

Ci PiaceNon Ci Piace
Consumi ridotti e grande capacità di carico, con soluzioni che la rendono molto modulareLa linea deve piacere, alcuni comandi sono poco intuitivi e macchinosi e la posizione di guida non è delle migliori

Honda Civic Tourer: la Pagella di Motorionline

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