Jeep Cherokee: Carlos Tavares apre al cambio di nome

Il CEO di Stellantis: "Se c'è un problema reale, lo risolveremo"

La Jeep Cherokee potrebbe cambiare nome. È direttamente Carlos Tavares, amministratore delegato del Gruppo Stellantis, a parlare dell’ipotesi, dopo la richiesta e le polemiche dei nativi americani su questo spinoso tema, soprattutto negli USA. Il CEO del neonato gruppo, dopo la fusione di FCA e PSA, ha aperto la porta a questa novità.

“Siamo pronti a arrivare a qualsiasi punto, fino a prendere una decisione con le persone appropriate e senza intermediari – le parole del manager portoghese al Wall Street Journal – In questa fase, non so se ci sia un problema reale. Ma se c’è, ovviamente lo risolveremo”. Tavares non è, al momento, personalmente coinvolto nei colloqui.

La richiesta dei Cherokee

“Basta Jeep Cherokee”. La richiesta era arrivata dei nativi americani e, in particolare, del capo dei Cherokee: “Sono sicuro che le intenzioni siano buone – le parole di Chuck Hoskin Jr. – ma non ci onora il nostro nome attaccato ad una targa sul lato di un’auto”. Il marchio del gruppo Stellantis aveva dichiarato, in un comunicato, di aver aperto un dialogo in merito, pur non citando mai l’ipotesi di un cambio del nome del modello.

“I nomi dei nostri veicoli sono stati scelti con cura e coltivati nel corso degli anni per onorare e celebrare i nativi americani per la loro nobiltà, abilità e orgoglio – viene scritto – Siamo più che mai impegnati in un dialogo rispettoso e aperto con il capo della Cherokee Nation”. Ora, però, queste parole di Tavares aprono nuovi scenari.

Un modello introdotto nel 1974

La Jeep Cherokee è stata introdotta, per la prima volta, nel 1974, per poi riproporre il nome nel 2013 con il ritorno di questo modello nelle concessionarie. Tuttavia, è un periodo storico diverso ed in cui le tribù native americane stanno alzando la voce, come già fatto nell’ambito sportivo.

“Siamo in un’epoca in cui, in questo paese, è giunto il momento sia per le aziende che per gli sport di squadra di ritirare l’uso di nomi, immagini e mascotte dei nativi americani dai loro prodotti, maglie delle squadre e sport in generale”.

La scorsa estate c’è stata una fortissima polemica con la squadra di Washington di football americano e quest’ultima ha deciso di cancellare lo storico nome Redskins, cambiando anche il logo. Lo stesso potrebbe accadere prossimamente anche per i Cleveland Indians nel baseball.

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