Lamborghini Urus: cosa c’è da sapere sulla produzione [VIDEO]

Stabilimenti portati a 160.000 m²

La produzione della nuova Urus prevede modifiche agli stabilimenti di Sant'Agata Bolognese. Il progetto Manifattura 4.0 unisce artigianalità e digitalizzazione. Più di 600 aziende hanno collaborato a questo progetto, nel pieno rispetto degli standard di ecosostenibilità.
Lamborghini Urus: cosa c’è da sapere sulla produzione [VIDEO]

Manifattura Lamborghini. Questo il nome scelto dalla casa di Sant’Agata Bolognese per produrre la Urus. Alla base del primo crossover mai prodotto stanno due punti cardine: il primo è l’artigianalità e la manualità garantiti dalle sapienti mani dei lavoratori Lamborghini, il secondo invece proviene dagli strumenti della factory 4.0 che garantiscono la digitalizzazione dell’intero processo produttivo.

La produzione della Urus unisce dunque in un unico prodotto performance, qualità e possibilità di customizzazione da parte del cliente. La costruzione del SUV, che secondo i piani Lamborghini porterà al raddoppio dei volumi produttivi nei prossimi anni, ha significato anche un aumento della superficie costruttiva. In un anno e mezzo più di 600 aziende con 3600 addetti hanno collaborato per aumentare la superficie dagli 80.000 m² ai 160.000 che servono per la costruzione della Urus.

Per fare ciò sono stati rispettati i più alti standard di ecosostenibilità: la Palazzina Uffici ad esempio rispetta il leed Platinum, il più alto nella sua categoria. Il debutto della nuova Urus è previsto per il 4 dicembre.

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