L’Aventure Michelin, il museo che racconta un secolo di pneumatici francesi

Molti di voi avranno sentito parlare del Museo Ferrari, del Museo Lamborghini e del Museo Mercedes. Pochi, però, sapranno che anche la Michelin ha costruito un museo dedicato alla sua storia e ai suoi prodotti, che spazia dall’automobilismo all’aeronautica, passando per le biciclette e anche per le metropolitane pneumatiche. Si tratta dell’Aventure Michelin di Clermont-Ferrand, sede storica del marchio francese.

Qui è possibile farsi un viaggio lungo un secolo e vedere i progetti e l’evoluzione dei prodotti di una delle case di pneumatici più grandi e conosciute del mondo. Si tratta di ben 2 km di museo introdotti dal treno pneumatico che vedete nelle prime foto, originariamente in servizio negli anni ’50 nel Madagascar e al momento guidato dal simpatico e onnipresente Bibendum, l’Omino Michelin (di cui è possibile conoscerne la storia durante la visita). Sopra al treno, chiamato Vintsy, si trova l’imponente biplano Breguet 14, l’Aereo della Vittoria della Grande Guerra per i francesi.

Inutile ricordare che entrambi questi veicoli sono gomamti Michelin, esattamente come la bicicletta inglese che i fratelli Edouard e André Michelin ripararono in un giorno del XIX secolo e che fece loro venire in mente l’idea di poter migliorare e sviluppare la tecnologia dei pneumatici, all’epoca piuttosto primitiva. Da lì l’evoluzione fu veloce: si iniziò all’inizio con l’Eclair, la prima automobile dotata di pneumatici, passando poi con la Jamais Contente, che raggiunse la velocità, per l’epoca incredibile, di 105,882 km/h (un tempo si credeva che il corpo umano non potesse sopportare un’accelerazione di oltre 70 km/h). Nel 1907 arrivò il primo pneumatico auto-riparante, seguito all’inizio degli anni ’20 da quello catenabile da neve e dalle prime gomme nere, in quanto arricchite di carbonio.

Non solo auto. La Michelin organizzò anche gara di resistenza in volo, come la Coppa Michelin che iniziò nel 1908, e preparò automezzi per il trasporto pubblico su binario (da noi abbastanza rari, ma più popolari in Francia), come il Michelin 5, un veicolo metà camion e metà aereo le cui ruote poggiavano su binari ma più larghi e attraverso le classiche gomme.

All’interno del museo potrete anche ammirare quegli elementi che hanno reso la Michelin famosa non solo per i suoi prodotti principali, come ad esempio le prime edizioni delle Guide Michelin, pubblicate all’inizio del XX secolo gratuitamente, poi a pagamento dal ’22. Dal 1926 iniziò anche ad essere una guida gastronomica che oggi è divenuta una delle più importanti al mondo. Potrete vedere le prime cartine stradali presentate dall’onnipresente Bibendum, i vecchi cartelloni in pietra donati da Michelin che rappresentarono in Francia gli inizi della segnaletica stradale.

Tante storie affascinanti, tutte riunite sotto il marchio Michelin.

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