L’Unione Europea approva dazi sulle auto elettriche cinesi: divisioni interne emergono

Auto elettriche cinesi: l’UE approva dazi tra polemiche e divisioni

L’Unione Europea approva dazi sulle auto elettriche cinesi: divisioni interne emergono

La Commissione Europea ha annunciato oggi l’approvazione delle misure protezionistiche sulle importazioni di veicoli elettrici provenienti dalla Cina, nonostante l’esito non unanime della votazione tra gli Stati membri. L’iniziativa, che mira a contrastare quella che Bruxelles considera una concorrenza sleale, ha evidenziato profonde spaccature all’interno dell’Unione.

Esito del voto e tensioni interne

L’esito del voto riflette le tensioni esistenti sulla questione: dieci nazioni hanno espresso parere favorevole, cinque si sono dichiarate contrarie, mentre dodici Stati membri hanno optato per l’astensione. Tra i sostenitori della misura spiccano Francia e Italia, mentre la Germania, principale potenza automobilistica europea, ha guidato il fronte del dissenso.

Il ministro delle Finanze tedesco Christian Lindner aveva anticipato la posizione del suo paese, sottolineando i rischi di una potenziale guerra commerciale: “Imporre dazi sulle auto elettriche cinesi sarebbe un errore strategico. La nostra industria automobilistica, che dovrebbe essere il soggetto tutelato da queste misure, si è espressa contrariamente. È necessario privilegiare il dialogo e la negoziazione con Pechino, evitando conflitti commerciali che risulterebbero dannosi per tutti.”

Dettagli del voto

Nel dettaglio, il fronte favorevole comprende Bulgaria, Danimarca, Estonia, Francia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Olanda e Polonia. Sul versante opposto si sono schierati Germania, Ungheria, Malta, Slovacchia e Slovenia. Il gruppo degli astenuti include Austria, Belgio, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Finlandia, Grecia, Lussemburgo, Portogallo, Romania, Spagna e Svezia.

La mancata maggioranza qualificata sia a favore che contro la proposta ha conferito alla Commissione il potere decisionale finale. Bruxelles ha già comunicato l’intenzione di procedere con l’implementazione dei dazi, pur mantenendo aperto un canale di dialogo con Pechino per esplorare soluzioni alternative compatibili con le normative dell’Organizzazione Mondiale del Commercio.

Scadenza per il compromesso

Il tempo per trovare un compromesso è tuttavia limitato: il regolamento definitivo dovrà essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea entro il 30 ottobre 2024. In assenza di sviluppi diplomatici significativi, i dazi attualmente provvisori acquisiranno carattere permanente, segnando una svolta significativa nelle relazioni commerciali tra UE e Cina nel settore automotive.

La decisione giunge in un momento particolarmente delicato per l’industria automobilistica europea, già alle prese con le sfide della transizione elettrica e la crescente pressione competitiva asiatica. Le preoccupazioni principali riguardano possibili contromisure da parte cinese, che potrebbero colpire duramente le case automobilistiche europee con significativi interessi nel mercato asiatico.

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