Massimo Nordio: “L’auto elettrica non è il futuro, ma il presente”

"In Italia serve una riflessione sulle politiche incentivanti"

Massimo Nordio: “L’auto elettrica non è il futuro, ma il presente”

La transizione elettrica è sempre il tema principale nel mondo automotive, così come la riluttanza degli italiani ad acquistare vetture a zero emissioni, come si nota dai dati di mercato mensili, mentre nel resto d’Europa la situazione è diversa. “Solo l’Italia, tra i grandi paesi UE, fatica a decollare”, spiega Massimo Nordio, presidente Motus-E.

”È il presente”

“I dati in Europa indicano chiaramente ormai che l’auto elettrica non è più il futuro, ma il presente”, ha poi proseguito, nel corso di un convegno dei giorni scorsi sul tema. Gli ultimi dati continentali, infatti, hanno visto la quota di mercato delle vetture a zero emissioni raggiungere il 14,8%, superando i modelli diesel (12,8%), nonostante il crollo delle vendite in Germania, a causa della revisione degli incentivi, con l’esclusione delle aziende da quest’ultimi.

La situazione italiana

Invece, la quota di mercato italiana è del 3,9%, in netta controtendenza rispetto al resto d’Europa. “Di fronte a questi dati è necessaria una riflessione sulle attuali politiche incentivanti – ha proseguito Nordio, nella sua analisi – La buona notizia è che ci sono importanti risorse già stanziate, ora però è indispensabile usarle in modo efficace”.

Non si tratta, secondo il presidente di Motus-E, solamente però una questione legata all’aspetto economico: “Altro tema poi è quello di stimolare nel Paese una nuova cultura dell’innovazione”.

Motus-E

Motus-E è la prima associazione in Italia, costituita da operatori industriali, filiera automotive, mondo accademico e movimenti di opinione, per fare sistema e accelerare il cambiamento verso la mobilità elettrica.

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