Mazda CX-3 1.8 D Exceed, ancora più equilibrata [PROVA SU STRADA]

Alla prova il MY 2018 della crossover Mazda

La Mazda CX-3 si è aggiornata a fine 2018 sia nell’estetica che nella meccanica, con il nuovo propulsore 1.8 diesel da 115 CV.

Nel variegato mondo delle crossover (o B-SUV) la Mazda CX-3 ha rappresentato un’ottima alternativa nel mercato italiano, unendo una linea personale con una dotazione molto completa ed uno spazio a bordo per tutta la famiglia. E nella seconda metà del 2018, a tre anni circa dal suo lancio, la casa di Hiroshima ha deciso di aggiornarla sotto vari aspetti. Il principale è il motore: al posto del 1.5 D (qui la nostra prova) trova ora posto un più corposo e potente 1.8 litri diesel, con la promessa di non alterare i dati sul consumo. Noi l’abbiamo provata con il più ricco allestimento Exceed, abbinato al cambio automatico.

Design e Interni: [xrr rating=4.5/5]

Fuori ha subìto piccoli ritocchi che si notano… al buio

Partendo subito col parlare delle dimensioni, la Mazda CX-3 non ha né aggiunto né tolto un singolo millimetro in alcuna delle sue parti: 4,28 metri la lunghezza, 1,53 l’altezza ed 1,77 la larghezza. Nonostante la natura da crossover la porti ad essere rialzata, i designer sono riusciti a creare un’elegante armonia orizzontale che porta la CX-3, nella coda, ad essere quasi una coupé. Il merito va senza dubbio alla prima “filosofia” della casa giapponese, ossia il Kodo Design: linee semplici ma che enfatizzano il corpo vettura trovano senza dubbio nella vernice Soul Red un elegante abito che può essere benissimo indossato nelle strade cittadine o in quelle extraurbane. Un tocco che oseremmo definire glamour se unito alla rivisitata griglia frontale e agli inserti in nero lucido del paraurti, così come sulla zona laterale. Si trovano inoltre delle nuove finiture sui fendinebbia e sulla zona dei cristalli laterali per accentuare le caratteristiche fondamentali della vettura. Debuttano anche sui gruppi ottici posteriori i fari full-led, i quali non hanno alterato in alcun modo il disegno aggressivo del pre-restyling. I cerchi in lega per la versione Exceed della nostra prova sono in un nuovo disegno e da 18 pollici con una spalla piuttosto bassa. In sostanza questo B-SUV si pone con un ottimo biglietto da visita verso una vasta clientela, unendo il buon gusto della ricercatezza con quello di una sportività che non guasta affatto in questo caso. Un affinamento leggero, arrivato dopo circa tre anni dal lancio di questo modello, che permette alla CX-3 di essere personale ma senza eccessi, come piace a noi Europei.

Dentro guadagna il bracciolo e la compatibilità per lo smartphone

Anche gli interni sono rimasti quasi invariati, ad una prima occhiata. Il cruscotto, in particolare, non presenta cambiamenti. Il quadro strumenti rimane diviso a metà tra il digitale e l’analogico (lancetta giri/motore), con una buona lettura in ogni condizione da noi testata. Il display al centro da 7 pollici rimane a controllo touch solo a veicolo fermo, mentre in movimento viene gestito dalla rotella posta sul tunnel, comoda ma non sempre molto veloce nella risposta. Il sistema di infotainment è in generale buono ma nella grafica risente leggermente degli anni, sebbene ora sulla CX-3 MY 2018 sia possibile avere la connessione via cavo Android Auto – Apple CarPlay. Passando alla comodità, è stata usata una nuova tecnologia a livello di materiali per la seduta, che ora risulta molto più comoda. Inoltre i tessuti, le gomme e le plastiche sono stati rivisti e migliorati sia per quanto concerne il tatto che la qualità di assemblaggio, già comunque ottima. Esempi sono l’aumento dello spessore interno di due millimetri e l’uso di uretano nelle giunzioni delle portiere. C’è un po’ più di spazio per gli oggetti ora, in quanto la leva del freno a mano ha lasciato posto al bottone per innestarla con un semplice click. Questo ha permesso di avere un bracciolo centrale che si solleva e svela un pozzetto piuttosto profondo e rivestito sul fondo, utile per riporre oggetti che si vogliono tenere lontani da occhi indiscreti. Dietro la vivibilità rimane ottima per due persone adulte, mentre il quinto posto centrale è più adatto ad un bambino, essendo il tunnel piuttosto rialzato. Bagagliaio invariato: parte da 350 litri e arriva a 1.260 con la seconda fila completamente abbattuta. Soglia di carico nella media mentre la bocca non è proprio regolare essendo tondeggiante ai lati. Ad ogni modo quattro borse morbide di taglia media entrano senza intoppi se si organizza un weekend per quattro persone.

Comportamento su Strada: [xrr rating=5/5]

È stato migliorato ciò che doveva essere migliorato

Il Jinba Ittai per questa volta lo dedicheremo maggiormente al miglioramento meccanico, più che agli interni. La filosofia di Mazda che si può tradurre come “sinergia tra cavallo e cavaliere” si dimostra da sempre efficace e tende a migliorare ogni aspetto possibile per far sentire conducente e passeggeri sempre comodi e sicuri. Sottopelle sono stati rivisitati gli ammortizzatori (quelli anteriori sono ora più grandi) ed è stata montata una barra antirollio meno rigida, oltre ad un aggiornamento del sistema G-Vectoring Control (GVC). Il risultato rispetto alla CX-3 pre-aggiornamento si sente, soprattutto nel misto: l’altezza da terra non si fa troppo sentire nel coricamento laterale ed una guida dal pizzico sportivo non guasta. In città l’assorbimento di dossi e buche è migliorato, soprattutto per chi siede dietro. Rimanendo nell’ambiente urbano il raggio di sterzata è riconfermato, anche se un mezzo giro in più di volante si percepisce quando occorre precisione. Al resto ci pensa la tecnologia, con il sistema di sensori abbinato alla telecamera posteriore che fornisce sempre immagini molto chiare sul display centrale. Nelle lunghe percorrenze autostradali l’alto livello di insonorizzazione rende piacevole viaggiare ed i grandi cerchi da 18 pollici offrono un’ottima scorrevolezza. Anche qui gli aiuti elettronici sono degli eccellenti alleati con il pacchetto i-Activsense Technology: si dispone di schermo HUD sopra il volante (contiene informazioni quali la velocità, i limiti e la carreggiata), cruise control adattivo, controllo della carreggiata, supporto intelligente avanzato alla frenata in città e fari led adattivi. Il cambio automatico può essere gestito manualmente tramite piccole palette dietro alla corona, ma non è dei più veloci negli innesti. Ottimo nelle situazioni di traffico ma non essenziale come optional, dal momento che si dispone di serie dell’affidabile e fluido 6 marce manuale. Sostanzialmente i più scomodi a livello di comfort sulla Mazda CX-3 erano i passeggeri della seconda fila, ma ora gli ingegneri hanno risolto anche questo difetto.

Motore e Prestazioni: [xrr rating=4/5]

Il nuovo 1.8 diesel ha più potenza, l’allungo rimane sufficiente

La vera novità della Mazda CX-3 MY 2018 rimangono senza dubbio i propulsori. La Casa giapponese contrariamente ad altri marchi – europei e non – continua a puntare sul diesel ed in questo caso sul nuovo SkyActiv-D 1.8 litri. La potenza disponibile è di 115 CV a 4000 giri/min e la coppia è di 270 Nm a 1600 giri/min. In un solo colpo sono così stati mandati in pensione il 1.5 D da 105 CV ed il 2.2 D. Senza dubbio per volumi di vendita il 1759 cc è stato pensato per migliorare il più piccolo dei due appena citati, e ci è riuscito. Leggermente più rumoroso – ma solo in fase di accensione – offre massima silenziosità soprattutto a velocità autostradali prossime ai 130 km/h, aiutato dai sistemi brevettati Mazda “Natural Sound Smoother” e “Natural Sound Frequency Control”. Abbinato all’automatico 6 marce offre il massimo spunto se con il pedale dell’acceleratore si va oltre il punto di “kick-down” (si avverte un ‘clic’ sul piede), tuttavia la coppia inalterata rispetto al 1.5 D fa sentire la mancanza di allungo quanto ci si aspetterebbe. Non male comunque la risposta del turbocompressore, che coadiuvata da una massa di soli 1261 kg rende la CX-3 1.8D abbastanza scattante, soprattutto con le marce più basse. Nella configurazione da noi provata la trazione era anteriore con gomme da 215/50, ma se si percorrono strade più ostiche la scelta ricade senza dubbio sull’alternativa AWD, abbinabile sia al manuale che all’automatico. Passando invece ai motori benzina la Casa offre un 2.0 litri con due declinazioni di potenza: 121 o 150 CV. Una valida alternativa se si è estremamente preoccupati di futuri blocchi del traffico (il diesel è comunque omologato 6d-Temp, dunque le preoccupazioni sono minime) o si percorrono pochi chilometri all’anno – e prevalentemente in città.

Consumi e Costi: [xrr rating=5/5]

Una valida alternativa per chi cerca personalità ad un prezzo onesto

Come scritto nell’anteprima della nostra prova su strada, la rinnovata Mazda CX-3 Model Year 2018 è per chi cerca un crossover di segmento C completo sotto ogni aspetto. Il Kodo Design garantisce una linea personale e che internamente non si rifà troppo sullo spazio, dove solo i più alti potrebbero risentire se seduti dietro. La dotazione completa soprattutto con allestimento Exceed riesce a oscurare rivali ben più blasonate e costose, così come i consumi. Viaggiando in quattro ed a pieno carico abbiamo registrato un dato pari a 6,5 litri/100 km (15,4 km/l), con un “best” prossimo ai 20 km/l nel combinato (dunque non troppo distante dai 4,9l/100 km dichiarati da Mazda). Inoltre il 1.8 D rispetta le normative Euro 6d-Temp, dunque difficilmente verrà colpito da blocchi del traffico o problematiche affini. I prezzi della Mazda CX-3 2018 partono da 21.470 euro per le motorizzazioni benzina e da € 23.070 per i diesel. Il modello della nostra prova, con l’allestimento più ricco tra quelli proposti (Exceed), sfiora i 28mila euro. Cifra più che in linea con quanto viene offerto e soprattutto molto invitante, se si considera l’agguerrita concorrenza nel segmento delle cosiddette crossover.

 

Crediti Immagini: @lucabaragiotta (Instagram) per Motorionline

Pro e Contro

Ci PiaceNon Ci Piace
Linea personale, Dotazione di serie, Silenziosità.Ingresso bagagliaio, Plastiche portiera, Ripresa.

Mazda CX-3 MY 2018 1.8 D Exceed 2WD AT: la Pagella di Motorionline
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