Mercato auto, -26.72% nel mese di marzo in Italia

Lo sciopero delle bisarche ha inciso su un settore già in crisi

Le vendite in Italia nel settore automobilistico sono calate del 26.72% rispetto a marzo 2011, con 138.137 vetture commercializzate. Sono soltanto una manciata i costruttori che hanno registrato una crescita
Mercato auto, -26.72% nel mese di marzo in Italia

Sergio Marchionne, qualche giorno prima della conclusione di marzo, l’aveva detto: sarà un mese orribile per il mercato dell’automobile italiano. Così è stato: alla luce dei dati precisi, il quadro che viene dipinto non fa sorridere che poche, pochissime aziende. Uno scenario critico, buio, dove a fare da padroni sono i segni meno e le cifre sconfortanti. I numeri parlano chiaro: 138.137 vetture vendute in Italia tra il primo e l’ultimo giorno di marzo contro le 188.495 dello stesso periodo dello scorso anno, cioè (traducendo) una diminuzione del 26,72%.

Sono molto poche le società che hanno registrato un incremento nelle vendite rispetto al terzo mese del 2011: stiamo parlando di Porsche, con un +10,66%, di Subaru, con un +1,32%, di Jeep, con un +33,67%, di Land Rover, con un +60,55%, di Kia, con un +26,92%, di Dacia, con un +24,32%, di Hyundai, con un +11,51%. Tutti marchi che hanno venduto meno di 5.000 vetture nel mese.

Le percentuali meno piacevoli? Scivolano Honda, con un -85,60%, DR Motor, con -81,32%, Maserati, con un -79,07%, Tata, con un -85,71%, Infiniti, con un -79,61% e Saab, con un -97,97%.

I marchi italiani soffrono dunque allo stesso modo di quelli stranieri: oltre ai due brand già citati (Maserati e DR Motor), Fiat chiude il mese di marzo con 24.900 vetture vendute contro le 38.953 del marzo dello scorso anno (-36,08%), Lancia con 6.490 vetture vendute contro 9.210 (-29,53%), Alfa Romeo con 3.889 vetture vendute contro 7.148 (-45,59%), Ferrari con 39 vetture vendute contro 66 (-40,91%), Lamborghini con 3 vetture vendute contro 7 (-57,14%).

Secondo le stime, lo sciopero delle bisarche ha cancellato almeno 8mila immatricolazioni e, unito all’aumento dei prezzi dei carburanti e delle assicurazioni, alla difficoltà di reperire il credito e alla crisi del mercato del lavoro, ha portato il settore automobilistico ai livelli del marzo 1980. Si riducono le stime per l’anno 2012, passate da 1,5 milioni di veicoli commercializzati in Italia entro il 31 dicembre a 1,37 milioni, un volume simile a quello del 1984.

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