Mercato auto, in Europa a settembre 2017 la prima frenata: -2%

Dopo un anno contrassegnato dal segno più

Mercato auto Europa settembre 2017 - Il mercato automobilistico europeo subisce la prima frenata, -2% a settembre 2017, dopo un anno di rialzi. Mentre l'Itala va in controtendenza, con un incremento dell'8,1%, si registrano perdite significative nei mercati di Regno Unito e Germania. Tuttavia il saldo annuale in Europa è positivo: +3,6%.
Mercato auto, in Europa a settembre 2017 la prima frenata: -2%

A settembre 2017 il mercato automobilistico europeo ha fatto registrare un calo del 2% rispetto allo stesso mese di un anno fa. A rivelarlo sono i dati Acea, che comunque sottolinea il saldo positivo (+3,6%) per il cumulato dei primi nove mesi dell’anno, con 12 milioni di nuove immatricolazioni.

Alla luce dei risultati del Vecchio Continente fa ancora più notizia la performance del +8,1% del mercato italiano nel mese di settembre, con un complessivo +9% nei primi nove mesi del 2017. Meno esaltanti, ma comunque positivi, i trend dei mercati di Spagna (+4,6%) e Francia (+1,1%). Importanti cali invece nei primi due mercati europei: Regno Unito (-9,3%) e Germania (-3,3%).

Per il presidente di Federauto, Filippo Pavan Bernacchi: “La battuta di arresto nel Continente è un segnale da monitorare e soprattutto ci fa riflettere sul dato italiano, che vanta una crescita sui 9 mesi del +150% rispetto alla media del mercato europeo, la cui economia non è certo inferiore alla nostra. La verità è che per sostenere le quote di mercato stiamo registrando un vero e proprio exploit di auto kilometrizero che secondo le elaborazioni di Dataforce sono cresciute del 40% rispetto al 2016. Il ‘valore aggiunto’ del nostro mercato, l’elemento che lo fa apparire come un vero e proprio Bengodi sta proprio qui, altrimenti saremmo allineati ai valori espressi dall’area Ue + Efta. Per essere corretti ha pesato positivamente anche il superammortamento che ha spinto le vendite alle partite iva. Altro elemento da soppesare è il canale privati, ossia delle famiglie, che a settembre ha perso in Italia quasi il -4% e il computo sui 9 mesi è a -1,5%. I concessionari italiani – ha concluso Pavan Bernacchi – esprimono infine soddisfazione per la scelta del Governo italiano di non aumentare l’Iva nella prossima Finanziaria. Un pericolo scongiurato che avrebbe pesato molto sulle tasche degli italiani e sul comparto dell’automotive“.

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