Mercato auto Italia: a Febbraio 2018 immatricolazioni a -1,4%
Il primo bimestre dell'anno segna comunque un +1%
Dopo un mese di Gennaio positivo con un +3,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, a Febbraio il mercato dell’auto in Italia registra un piccolo passo indietro facendo segnare un -1,4% rispetto allo stesso mese del 2017. Difatti, secondo i dati diffusi dal Ministero dei Trasporti le autovetture immatricolate a Febbraio 2018 sono state 181.734 con una diminuzione dell’1,4% rispetto alle 184.350 targate a Febbraio 2017.
In ogni caso il primo bimestre del 2018 segna comunque un +1% grazie alle 359.907 autovetture immatricolate rispetto alle 356.384 di Gennaio-Febbraio 2017. Tra i canali di vendita, a Febbraio 2018 c’è stato ancora un calo delle immatricolazioni a privati (-12,7%) ed una crescita delle immatricolazioni a società (+8,1%) e a società di noleggio (+19,3%). Da segnalare come negli ultimi tre giorni dello scorso mese sia stato immatricolato quasi il 46% del totale mercato.
Mario Beretta, Presidente di Federauto, l’Associazione che rappresenta i Concessionari auto di marche nazionali ed estere, ha prontamente analizzato i dati forniti dal Ministero dei Trasporti sottolineando al riguardo: “La contrazione a doppia cifra delle vendite a privati registrata anche questo mese rispetto all’incremento delle vendite a società può essere motivata dalla persistente necessità per i Concessionari di ridurre gli stock di Km zero, che continuano ad alimentarsi di mese in mese, sotto la pressione generalizzata degli obiettivi assegnati dalle Case. Inoltre, non è trascurabile l’effetto attrattivo delle proposte di noleggio a lungo termine sempre più orientate ai privati, quale risposta alle nuove tendenze che privilegiano il possesso delle autovetture a costi certi nel medio periodo rispetto alla proprietà. La crescita a due cifre delle immatricolazioni alle società di noleggio è certamente riferibile anche alla coda positiva del superammortamento, che proseguirà fino al 30/6/2018 per autoveicoli acquistati dalle suddette società entro il 31/12/2017”.
(photo credit: Federauto)
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