Mercato auto, la redditività sull’usato tra rischi e opportunità
Tema al centro del workshop all'Automotive Dealer Day 2023
Mentre il mercato dell’auto è interessato da continui cambi di tendenze, vendere e comprare bene rimane l’unica costante. Un tema, quello della redditività sull’usato, che è stato al centro del workshop dal titolo “Redditività sull’usato: rischi e opportunità di un mercato in continuo cambiamento“, svoltosi in occasione di Automotive Dealer Day 2023, nel quale si sono confrontanti Claudio De Filippis, Country Manager di autobiz Italia, Gianfranco Lepore, Buyer – Manager Used Cars di Maldarizzi Automotive, Walter Cagossi, Marketing Manager di Ambrosi Auto e Danilo Paci, Amministratore Delegato di Paciautoquattro.
Panoramica sul mercato italiano degli ultimi due anni
Il dibattito si è aperto con una panoramica relativa al mercato degli ultimi due anni Italia, dove lo stock di usato dei professionisti (privati esclusi) mostra un calo dei volumi nella seconda metà del 2022 per poi risalire verso la fine dell’anno e, in maniera più decisa, a inizio 2023. Nonostante questo si evidenzia un 30% in meno degli stock rispetto ai volumi dell’anno scorso o di due anni fa. In tale contesto emerge anche il tempo di rotazione dello stock dei professionisti: un forte crescita dei veicoli che rimangono per più di 120 giorni di tempo in stock, con quest’ultimo che gira più lentamente. Un fattore che rende ancora più fondamentale per gli operatori agire sui prezzi, che vanno aggiornati sempre più spesso, tendenzialmente limandoli al ribasso.
Gli interventi al dibattito
Gianfranco Lepore ha sottolineato la necessità di intervenire per adattarsi a un approvvigionamento differente, cioè acquistando da privato. Walter Cagossi ha posto l’accento sul dialogo con i clienti, in particolare la comunicazione digitale, che deve sempre più puntare sulla trasparenza per consentire all’acquirente di conoscere il pregresso del veicolo usato. Danilo Paci parla di centralizzazione del business dell’usato e dell’importanza della certificazione sulla qualità del prodotto come ad esempio quella fornita da Paciautoqratto grazie alla collaborazione con la rete Spoticar.
Gli strumenti giusti per una maggiore marginalità
Di fondamentale importanza è mantenere un approccio comune a tutta la rete per la gestione dei veicoli usati, potendo contare su processi chiari, strutturati e centralizzati per creare quella marginalità necessaria alla sostenibilità aziendale. Un obiettivo questo raggiungibile anche attraverso mirate strategie digitali, a proposito delle quali Claudio De Filippis ha ricordato l’importanza di accompagnare sempre gli strumenti al know-how per gestire l’usato a partire dalla sua valutazione. Un esempio in tal senso è fornito da autobiz che ha sviluppato e testato Noa, un’intelligenza artificiale che semplifica la perizia: affiancandosi allo strumento di perizia, facilita il riconoscimento dei danni della carrozzeria, riconosciuti dalle immagini. Nata come supporto all’operatore, Noa offre il vantaggio di una perizia affidabile, che garantisce risparmio in termini di tempo e risorse.
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