Mercato dell’usato e prezzi in rialzo, Cerruti (Stellantis): “La situazione si stabilizzerà nel secondo semestre”
Nel 2021 è cresciuto anche il valore dei veicoli di seconda mano più datati
Se il mercato dell’auto nuova è interessato da numerose difficoltà, anche quello dell’auto usata ha le sue criticità specifiche, come emerge dal quadro complessivo delineato da Simonetta Cerruti, responsabile business unit veicoli di seconda mano di Stellantis, nonché direttore veicoli usati per l’Italia e capo delle sinergie dell’intero gruppo, in occasione di un intervista a Quattroruote.
Prezzi dell’usato in rialzo nel 2021 per tre motivi
In relazione all’andamento dei prezzi della auto di seconda mano, Cerruti, confermando che nel 2021 c’è stato un aumento, sostiene che questo sia dovuto principalmente a tre motivi: riduzione degli stock di vetture usate presso Case, concessionari e operatori professionali; l’inizio della disponibilità di usato a propulsione elettrica, che costa di più, essendo più alto il prezzo delle vetture nuove; la dinamica di domanda e offerta con la crisi dei chip che, frenando la disponibilità di auto nuove, ha riversato un parte dei clienti sull’usato, facendone salire la richiesta e quindi i prezzi.
Dinamiche differenti per tipo di alimentazione
Parlando di come l’aumento dei prezzi dell’usato abbia riguardato tutte le tipologie di alimentazione, la manager di Stellantis precisa che ci sono però alcune differenze: “Nelle vendite a privati, i modelli a benzina hanno visto un incremento dei prezzi del 20%, mentre i low emission vehicle sono rimasti stabili. Questo perché nel 2021 avevano goduto d’incentivi importanti da nuovi e non potevano beneficiarne nuovamente da usati. Infine, le quotazioni delle auto diesel sono cresciute del 13%: la loro domanda è diminuita, ma la scarsa disponibilità ha comunque causato una tensione sui loro valori”.
Prezzi che si stabilizzeranno nel secondo semestre
Prevedendo che l’attuale minore disponibilità di auto usate, a causa di un calo di permute, possa caratterizzare, un po’ in tutti i principali mercati europei, il primo semestre dell’anno, per poi attenuarsi nella seconda metà del 2022 (quando ci si aspetta una frenata all’aumento dei prezzi), Cerruti spiega che in questa fase Stellantis predilige i privati e rispetto agli operatori professionali, al fine di garantirsi una maggiore marginalità. Con le vendite dai dealer Stellantis ai privati cresciute del 30% nel 2021, rispetto al +13% del mercato, il gruppo, afferma Cerruti, punta a crescere ulteriormente con l’estensione delle rete Stellantis Spoticar, il brand di occasioni certificate di qualunque marca disponibili nelle concessionarie del gruppo con garanzia fino a 48 mesi.
Cresce il valore dell’usato più datato
Cerruti sottolinea poi come il fenomeno dell’aumento dei prezzi dei veicoli di seconda mano abbia coinvolto tutti i marchi di Stellantis, mentre in termini di segmento di mercato, sono stati i segmenti A e B a registrare l’incremento più significativo, sia in termini di valore residuo, sia di prezzi di remarketing. L’aumento dei prezzi dell’usato, afferma la manager di Stellantis, riguarda non solo le auto più nuove (i primi quattro anni di vita), ma anche quelle più datate e con molti chilometri.
Domanda di veicoli elettrici e ibridi usati
Sulla richiesta di auto elettriche e ibride usate, Cerruti afferma che la loro domanda è anticiclica rispetto agli incentivi: “Quando gli incentivi erano elevati, abbiamo un po’ faticato a collocare sul mercato di seconda mano i veicoli a basse emissioni, quando i contributi sono finiti è stato il contrario”.
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