Mercato auto usate: nel 2022 ci sono stati diversi cambiamenti importanti rispetto al passato

Lo scorso anno, ogni 100 auto nuove sono state vendute circa 200 usate

Mercato auto usate: nel 2022 ci sono stati diversi cambiamenti importanti rispetto al passato

Sul palco del MOBILITYhub On Track, organizzato da BtheONE Automotive e Quattroruote Professional, si sono confrontati Claudio De Filippis – country manager di Autobiz Italia – e Marco Ghè – responsabile commerciale di Grandiauto SpA, con la moderazione di Andrea Sartori – Sales Director di Quattroruote Professional.

Lo speech Usato 2023: esperienza ed innovazione si fondono ha rivelato che il mercato delle auto usate nel 2022 ha subito dei cambiamenti importanti rispetto alle dinamiche preesistenti, registrando un incremento considerevole del valore dell’usato.

Lo scorso anno è terminato con un calo importante delle immatricolazioni. Ogni 100 auto nuove sono state vendute circa 200 usate. Questo ha fatto sì che la crisi di disponibilità di prodotto si trascinasse dal mercato del nuovo a quello dell’usato.

Benzina e diesel continuano a prevalere nel mercato dell’usato

Un altro dato importante emerso dallo speech riguarda le alimentazioni. Nel mercato del nuovo, il 35% delle vendite è stato rappresentato dalle auto ibride, seguite da benzina, diesel ed elettrico. In quello dell’usato, invece, abbiamo una dinamica ben diversa: benzina e diesel hanno dominato con circa il 35/40% ciascuna, seguiti da ibrido (circa 5%) e 100% elettrico (0,4%).

Oltre all’assenza di stock e al conseguente aumento dei prezzi, il 2022 è stato contraddistinto da ulteriori cambiamenti importanti. Una sempre più pressante transizione verso l’elettrico e il nuovo modello distributivo attuato da giugno 2022 hanno portato cambiamenti nelle dinamiche e negli schemi del settore automobilistico. Ciò ha pesato anche sulle vendite delle auto usate.

Se il trend dei volumi sembra in crescita negli ultimissimi mesi, è rimasto comunque indispensabile per le concessionarie sviluppare dei propri metodi di approvvigionamento. Secondo Claudio De Filippis, uno spunto di riflessione proviene dai veicoli presenti nel canale C2C, equivalenti a circa il 55%.

Marco Ghè ha invece raccontato la propria esperienza diretta. Per soddisfare la richiesta di mercato e compensare l’assenza di volumi dei veicoli usati, ha cercato all’estero con prezzi importanti per poter mantenere l’affluenza nelle concessionarie. Ha poi inserito delle figure specifiche per il lato digital in modo da poter esporre al mercato il prodotto nella maniera più reattiva possibile.

Un’altra soluzione adottata da Ghè è stata quella di destinare una parte di veicoli per i commercianti ai privati, creando la necessità di adottare nuovi processi per riuscire a sopperire alla mancanza del nuovo. Si è cercato di implementare la customer experience e il BDC anche nell’usato per dare al cliente un valore aggiunto e una maggiore sicurezza in fase di acquisto.

Il valore residuo di un usato è aumentato ulteriormente a marzo 2023

Andrea Sartori ha delineato una panoramica riguardante gli ultimi tre anni. A marzo 2020, una vettura usata con tre anni di età aveva un valore residuo pari al 47,8%. Un anno dopo, lo stesso veicolo aveva un valore residuo del 48% mentre a marzo 2022 il 52%. A marzo 2023, invece, questa percentuale si attesta al 56%. In parole povere, un’auto usata di tre anni ha diminuito la propria perdita di circa il 10% negli ultimi tre anni.

De Filippis afferma che il valore del prezzo dovrebbe essere imprescindibile da altri valori, che vanno ad arricchire il dato dando una visione più estesa della situazione effettiva del mercato, come la relazione diretta tra aumento dei prezzi e tempo di rotazione dei veicoli. In questo caso, i pochi volumi si sono accompagnati da un aumento di prezzo e da un tempo di rotazione maggiore con l’obiettivo di realizzare del margine più alto sui pochi pezzi disponibili.

È stato fondamentale anche il dynamic pricing per la gestione dell’attività, che prevede un aggiornamento dei valori con la giusta frequenza e con le adeguate variazioni di prezzo. Nella seconda metà del 2022, si è registrata una diminuzione, rivelando che i prezzi si stanno forse stabilizzando.

Sempre più importanza alla vetrina online

Un’altra informazione molto importante riguarda la vetrina online. Infatti, la quantità e la qualità delle immagini di ciascun annuncio online, il livello di dettaglio e le informazioni riportate hanno senza dubbio un forte impatto sui tempi di rotazione dello stock.

Grazie all’utilizzo di strumenti integrati nel gestionale, Marco Ghè ha registrato una minore dispersione di tempo da parte del back office per la possibilità di inserire vetture e pubblicarle con maggiore velocità di esecuzione e completezza delle informazioni.

Se cambia la richiesta, è necessario modificare anche l’approccio e aggiornare l’organizzazione interna per restare sempre al passo con i tempi. Infatti, il privato ha avanzato delle richieste diverse in quanto adesso prende in considerazione anche veicoli più vecchi quando si reca in concessionaria.

Per anticipare i trend di mercato, Autoriz prende sempre come riferimento i progetti sul campo per comprendere le esigenze dei dealer e fornire gli strumenti digitali per rispondere al meglio a queste esigenze.

Infine, il responsabile commerciale di Grandiauto SpA ha sottolineato l’importanza di analizzare i report settimanali su ciò che viene valutato in modo da avere una visibilità a 360° dell’usato che passa da tutte le sedi.

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