Mercato dell’auto: -6,3% di immatricolazioni in Italia a novembre

FCA registra -9,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno

Nuova frenata delle immatricolazioni a novembre. Il valore, seppur negativo, risulta comunque inferiore rispetto a quanto segnalato già a settembre e ottobre
Mercato dell’auto: -6,3% di immatricolazioni in Italia a novembre

Il dato delle vendite risulta ancora negativo per il terzo mese consecutivo. In base ai dati forniti dal ministero dei Trasporti, in Italia le immatricolazioni sono calate a novembre del 6,3%.

Calo deciso anche per FCA

La percentuale, per quanto negativa, risulta comunque più contenuta rispetto a quanto accertato a settembre e ottobre. Le cause sarebbero sempre collegate ai nuovi parametri di valutazione delle emissioni, considerando il drastico calo delle vetture diesel, ovvero -25,6% da quanto segnalato. Ma anche la congiuntura economica, nel suo complesso, contribuirebbe osservando il quadro generale.
Nello specifico, parlando del Gruppo Fiat Chrysler Automobiles il dato emerso è ancora più incisivo: -9,8% (35.444 vetture vendute). Nell’arco di questo anno, considerando quanto evidenziato, la società ha registrato un calo complessivo di immatricolazioni del 3,5% rispetto al 2017. Si parla di 1.785.000 vetture vendute in Italia, che risulterebbe distante dall’obiettivo di 2 milioni stimato nel 2018. La stessa società, riprendendo quanto riportato dall’agenzia ANSA, pare aver indirizzato la sua attenzione verso settori “più remunerativi” in questo periodo, orientando il proprio interesse sul ramo flotte, i noleggi a lungo termine e lo stesso mercato privato. All’interno del gruppo, ad ogni modo, il marchio Jeep continua ad risultare trainante, aumentando la propria presenza sul mercato del 30%, evidenziato anche dal terzo posto della Renegade tra le vetture più vendute, alle spalle di Lancia Ypsilon e dell’inossidabile Fiat Panda. Nell’occasione Pietro Gorlier, Chief Operating Officer nell’area EMEA, ha sottolineato comunque una crescita di quote percentuali nel settore delle vendite destinate ai privati, anche valutando le posizioni di vertice delle compatte Fiat, Lancia oltre ai SUV 500X e Jeep Compass nel rispettivi segmenti. Stabile anche la quota di Alfa Romeo.

Cassa integrazione a Mirafiori in vista della 500 elettrica

Secondo quanto riportato dai colleghi de La Stampa, dopo le recenti indicazioni sul piano industriale del Gruppo FCA in Italia, è stata segnalata una nuova cassa integrazione straordinaria per consentire la ristrutturazione degli impianti di Mirafiori, in vista della 500 elettrica. Una delle novità più rilevanti della futura produzione. Il provvedimento durerebbe dal 31 dicembre 2018 al 29 dicembre del 2019 e riguarderebbe 3.000 lavoratori. Tali ammortizzatori sociali, oltre a sostenere l’aggiornamento tecnico e operativo di Mirafiori, servirebbero anche a tamponare la contrazione di commissioni che nell’ultimo periodo interesserebbero la produzione di Maserati realizzata proprio nel già citato impianto e anche nello stabilimento di Gugliasco.

Percentuali in calo anche per i brand premium

Segnali in controtendenza riguardano alcune case automobilistiche, piuttosto che altre. Dati positivi per Volkswagen e Peugeot, cresciute rispettivamente di 11,8% e 3,4%, mentre un forte calo interessa Renault, la cui quota di vendite risente di una percentuale superiore al 30%, da quanto segnalato. Indicati valori negativi, ma non troppo rilevanti, anche per marchi di alta gamma come Audi, Bmw e Mercedes-Benz.

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