Mercedes Polar Sun LIVE BLOG: nel cuore di un mondo da cinema [GIORNO 2 – FOTO]

Una protagonista d'eccezione: la Mercedes GLE 63 AMG

Seconda giornata del Mercedes Polar Sun, l'ultima prima di arrivare all'agognata meta di Capo Nord. Questa volta, però, non ci siamo fatti mancare nulla. Eravamo infatti a bordo della potentissima Mercedes GLE 63 AMG e, soprattutto, ci siamo trovati in mezzo ad un paesaggio davvero da sogno

Il nostro secondo giorno al Mercedes Polar Sun si è aperto con una sorpresa: oggi siamo stati in viaggio su una vera stella del firmamento automobilistico. Parliamo della Mercedes G 63 AMG, senza alcun dubbio la top di gamma del modello. Sotto alla sua carrozzeria, che nella variante Coupé appare ancora più massiccia e importante di quanto già non fosse, batte un cuore davvero speciale. Parliamo di un V8 biturbo da 5.5 litri, capace di una potenza di 557 CV con la sua versione “normale” (se di normale si può parlare in questi casi) e addirittura 585 CV in quella “S”. Che, guarda caso, era proprio quella affidata alle nostre cure.

Una vera e propria belva, che a leggerne le caratteristiche verrebbe più voglia di portarla in pista piuttosto che sulle strade della Finlandia e della Svezia. Eppure non ci scordiamo certo che abbiamo a che fare con un SUV e anche dalle dimensioni decisamente ragguardevoli. La nostra partenza da Oulu, dove abbiamo passato la notte, è comunque salutata dagli scoppiettii del sistema di scarico. Siamo a bordo di una sportiva e le dimensioni non pregiudicano in alcun modo il piacere di guida. Anzi, lo integrano con una tranquillità quasi similare a quella della GLE 350d che abbiamo provato nella prima tappa. In questo particolare caso, però, lo spirito più tirato e aggressivo si sente e non solo grazie agli accattivanti inserti in carbonio dell’interno. Tutto sembra respirare sportività, unita però ad un’eleganza degna del segmento rappresentato. Un esempio su tutti: i sedili sono assolutamente sportivi, ma anche totalmente elettrici (poggiatesta compreso) e caricati dallo stemma tradizionale della AMG.

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Abbiamo voglia quindi di divertirci e ne avremo occasione. Sono infatti più di 700 i chilometri che ci separano da Alta, in Norvegia, ultima tappa del nostro viaggio prima di arrivare a Capo Nord. Se durante la prima parte del nostro viaggio abbiamo attraversato numerosi paesi e villaggi (tra l’altro ognuno dotato della sua bella serie di autovelox, che qui in Scandinavia fioccano come margherite), man mano che proseguivamo ci addentravamo sempre di più nel cuore della Finlandia. Un luogo che sembra uscito da un racconto, pieno di vegetazione, laghi dove non sono nate praticamente mai stazioni balneari o simili (del resto il freddo scoraggia) e natura incontaminata. Prima di arrivare in questo luogo così particolare abbiamo “sconfinato” anche in Svezia, dove abbiamo goduto dell’ultima pausa prima della tirata fino al confine con la Norvegia, più di 300 km dopo. Lì siamo arrivati in un luogo che pareva una distesa del Texas. Vegetazione e nessuna casa in vista. L’unico edificio presente era quello della dogana, dove abbiamo dovuto presentare una speciale documentazione. Una sosta non troppo gradita, in quanto la grande umidità e la presenza di laghi ha reso queste regioni stracolme di zanzare come mai ci era capitato di vedere in vita nostra. Una vera e propria invasione da film horror, al punto che anche scattare le foto che avete visto nella galleria è stata un’impresa. Bastava mettersi in posizione per essere subito assaliti.

Inutile dire che abbiamo “tagliato la corda” il prima possibile, scatenando la GLE come nemmeno sugli sterrati incontrati in Svezia ci era successo (lavori in corso su una strada statale, se ci fossimo arrivati con una sportiva sarebbe stato un problema non da ridere). Fortuna che ancora ci mancava il tratto più affascinante del percorso: dopo aver completato alcune decine di chilometri sempre nello stesso paesaggio, un po’ affascinante ma monotono, ecco apparire una serie di fenditure nella roccia, dentro le quali si infilava la strada. Anche qui tra laghi e montagne, ci siamo ritrovati in un paesaggio letteralmente da favola, talmente bello che sarebbe stato difficile descriverlo senza l’aiuto delle foto. Uno scenario da cinema. L’ultimo passo prima dell’arrivo alla città di Alta, dove ad attenderci abbiamo trovato il Sole di Mezzanotte. Nel momento in cui scriviamo è ormai passata l’una di notte, ma fuori dalla nostra finestra c’è ancora il chiarore della fine del pomeriggio. Uno scenario incredibile, che però ancora potrà migliorare. Perché domani sarà il turno del traguardo: Capo Nord!

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