Nissan: la crisi di chip e componenti continuerà almeno fino alla metà del 2022
Il 2021 dovrebbe chiudersi per Nissan con 3,8 milioni di auto prodotte anziché 4,4 milioni
Nissan ha rivelato nelle scorse ore che i problemi alla catena di approvvigionamento globale e la carenza di semiconduttori nel settore automobilistico continueranno almeno fino alla metà del 2022, mettendo sotto pressione la produzione.
La mancanza di componenti e chip, causata in parte dalle interruzioni dovute dalla pandemia nello spostamento di merci e da un’inaspettata ripresa della domanda, ha creato dei veri e propri grattacapi alle case automobilistiche di tutto il mondo.
Ci vorrà ancora un po’ per ritornare ai livelli pre-pandemia
Nel corso dell’intervista a Reuters, Ashwani Gupta – Chief Operating Officer di Nissan – ha dichiarato che ci vorrà più tempo per tornare alle normali operazioni. Ogni giorno che passa, però, la situazione migliora, ma Gupta crede che ci vorrà ancora un po’. Oggi l’azienda deve affrontare la sfida di come vengono prodotte le auto e non come vengono vendute.
Proprio come gli altri grandi produttori di auto globali che sono stati costretti a tagliare la produzione a causa della carenza di semiconduttori e altre componenti, il COO dell’azienda giapponese prevede di chiudere il 2021 con 3,8 milioni di vetture prodotte, in calo rispetto all’obiettivo originale di 4,4 milioni.
La produzione globale complessiva di tutte le case automobilistiche dovrebbe essere vicina a 80 milioni di auto quest’anno rispetto ai 76 milioni registrati nel 2020, secondo Gupta. Egli ha infine aggiunto che ci vorrà del tempo per tornare tra le 95 e le 97 milioni di unità all’anno.
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