Nuova Lancia Ypsilon: di nuovo a Torino per l’ultima tappa del suo roadshow
Il Tour della La Nuova Lancia Ypsilon è terminato a Torino
La Nuova Lancia Ypsilon ha concluso il suo roadshow, un tour che ha attraversato le principali città italiane, tra cui Torino, Milano, Roma e Napoli. La flotta, composta da 10 vetture ibride ed elettriche, è tornata nel capoluogo piemontese, dove il marchio fu fondato nel 1906 da Vincenzo Lancia. Progettata e disegnata dal Centro Stile Lancia di Torino, la Nuova Ypsilon riflette l’eleganza e i valori della città sabauda.
Il Tour della La Nuova Lancia Ypsilon è terminato a Torino
Il tour, iniziato a metà novembre, si è concluso a Torino il 18-20 dicembre, dove la vettura ha sfilato tra le vie del centro e le storiche piazze San Carlo e Vittorio, esaltando le sue qualità di maneggevolezza ed efficienza. Il roadshow ha messo in evidenza le caratteristiche distintive della Nuova Ypsilon, ideale per ogni viaggio e dotata di design raffinato e tecnologia all’avanguardia.
Il marchio invita ora i clienti a scoprire il modello presso le 160 Case Lancia in Italia, showroom esclusivi dove è possibile effettuare test drive e conoscere la gamma Ypsilon, declinata in tre allestimenti: Ypsilon, LX e Cassina, disponibili in versione elettrica o ibrida. Fino al 31 dicembre, è possibile accedere a offerte finanziarie vantaggiose, con rate da 200€ al mese.
Luca Napolitano, CEO di Lancia, ha affermato: “Concludere il roadshow della Nuova Lancia Ypsilon nella città di Torino è stato per noi un momento di grande emozione e significato. È da qui, da questa città ricca di storia e tradizione, che tutto è cominciato 118 anni fa. Torino è e resterà per sempre la nostra casa. Qui si trovano il Centro Stile, dove prendono vita le nostre idee, e gli uffici dell’headquarter che guidano il nostro percorso nel futuro. Riportare la Nuova Lancia Ypsilon tra le vie di questa città, dopo un viaggio che l’ha vista protagonista in tutta Italia, è stato il nostro modo di rendere omaggio alle nostre radici e al legame profondo che ci unisce a questa terra di eccellenze del “saper fare” italiano.”
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