Nuova Mercedes GLE 300d 4Matic, PROVA SU STRADA di un vero salotto su ruote

Motore da 245 Cv e tantissima tecnologia per un SUV imponente ed elegante

La seconda generazione della Mercedes GLE conferma quanto di buono era stato fatto con la precedente e, se possibile, ne innalza ancora di più la qualità. Nell’abitacolo ci si sente come dei re, ma anche dinamicamente questo enorme SUV tedesco ha diverse cose da dire, con una potenza notevole e, nonostante le sue dimensioni, un feeling di guida in pieno comfort

La Mercedes GLE è senza alcun dubbio una delle maggiori rappresentanti del segmento E dei SUV di lusso. Grande, tecnologica e prestigiosa, si tratta di una vettura che sin dal suo lancio nel 2015 era destinata a fare a sportellate con alcuni grandissimi nomi del settore, come l’Audi Q7, la BMW X5 e la Porsche Cayenne. Certamente non è un’auto per tutti e non ci riferiamo unicamente al prezzo, per forza di cose impegnativo, ma anche a elementi come guidabilità e piacere d’uso. Non ci si ritrova al volante di una Mercedes GLE per puro caso o semplicemente per una decisione del momento. Si tratta di un SUV importante, che però sa anche restituire molto se si sa come approcciarlo. In questa nostra prima prova su strada al volante della seconda generazione (o quarta, se vogliamo considerare anche le precedenti incarnazioni con il nameplate Classe M) abbiamo avuto a disposizione il modello 300d 4Matic, quindi un potente diesel da 245 Cv che, nonostante l’ingiustificata demonizzazione in atto, ha ancora molto interesse per il mercato italiano.

Estetica e design

Mostrate questa nuova Mercedes GLE a chiunque e la prima impressione sarà inevitabilmente una sola: è enorme. Sono 492 cm di lunghezza per 194 di larghezza, a fronte di un’altezza di 177 cm. Si tratta quindi di un SUV nel senso più classico del termine, ovvero una vettura incredibilmente vicina dal punto di vista concettuale ad un fuoristrada, ma estremamente più raffinato. Le sue forme, del resto, risultano muscolose sin dal primo sguardo, senza per questo però abbandonarsi allo stile più sportivo che ritroviamo invece nella GLE Coupé (che quasi costituisce un segmento a sé stante). Le nervature, infatti, risultano comunque molto nette ed evidenti, soprattutto sul cofano e sulle fiancate. La griglia caricata dal logo Mercedes fa continuare il suo disegno anche sul fascione inferiore (dove troviamo delle lamelle aerodinamiche) e immediatamente sopra al diffusore. I passaruota sono proporzionati alle dimensioni della vettura e presentano anche una presa d’aria speciale per il raffreddamento della zona delle ruote. Il design dei fari segue la stessa filosofia del resto dell’auto, quindi non sono eccessivamente filanti, ma ben posizionati sul frontale. Tra l’altro possono contare anche sulla speciale tecnologia Multibeam Led con luce abbagliante Ultra Range, che garantisce un’illuminazione di ottimo livello. Fondamentale tenendo presente del notevole ingombro dell’auto. I cerchi in lega presentano i caratteristici design di casa Mercedes, quindi molto moderni ed eleganti, con misure che vanno dai 18 ai 22 pollici (nella nostra prova montiamo una via di mezzo, ovvero quelli da 20 pollici con pneumatici 275/50).

La fiancata della Mercedes GLE presenta diverse soluzioni che puntano a rendere l’auto più filante e longilinea nonostante le imponenti dimensioni. Ci riferiamo ad esempio alle già citate nervature, soprattutto quella superiore che collega idealmente il cofano alla zona posteriore. Il lavoro maggiore però lo fa il passo, davvero pronunciato con i suoi 299 cm totali. Gli sbalzi sono notevolmente ridotti e al centro troviamo un comodo gradino che ben si integra con il resto dell’auto, senza risultare né troppo evidente, né troppo piccolo per essere usato. La zona dei cristalli è chiusa da un terzo montante molto evidente, che però è a sua volta alleggerito dagli ultimi cristalli laterali che poi vanno ad unirsi al lunotto posteriore. Questa soluzione serve soprattutto a mantenere in posizione più verticale il retro, continuando così il richiamo al mondo off-road.
La zona posteriore è forse quella più “arrotondata” dell’intero progetto. Troviamo dei gruppi ottici con una forma che richiama quella dei frontali, ma la sviluppa in senso più orizzontale, coprendo sia leggermente la fiancata che il portellone del bagagliaio. Su questo le “punte” dei fari vengono unite da una striscia cromata, che serve sia a “rompere” leggermente l’ampia superficie della carrozzeria, sia ad inserire la maniglia per l’apertura e le luci per la targa (il cofano comunque è dotato dell’apertura elettrica automatica). In posizione più defilata troviamo altre due aperture aerodinamiche, mentre i fendinebbia e il doppio terminale di scarico sono inclusi nella zona del diffusore colorato a contrasto. Nonostante le sue forme tipo fuoristrada, la nuova Mercedes GLE presenta un coefficiente aerodinamico di 0.29, migliorando ulteriormente quello della generazione passata (0.32).

Interni e abitacolo

L’abitacolo interno, secondo noi, è il vero asso nella manica della nuova Mercedes GLE. Abbiamo a che fare con un vero e proprio salotto su quattro ruote, ampio e comodo. Senza dimenticare la tecnologia di primo livello, seppur ancora non perfetta in tutti i suoi aspetti. Qui, però, parliamo prima di tutto del comfort e dei materiali, che sono ovviamente all’altezza di un marchio premium qual è Mercedes. Non a caso proprio “Premium” è il nome dell’allestimento che abbiamo provato in redazione. Come potete ben immaginare dalle dimensioni esterne dell’auto, anche all’interno lo spazio non manca. L’aumento del passo di 80 mm rispetto al modello precedente ha consentito anche allo spazio per le gambe dei passeggeri di aumentare (+69 mm) e non è che prima si stesse scomodi.

I sedili dell’allestimento in prova presentano un classico colore nero, ottenuto tramite una combinazione tra pelle Lugano e pelle grezza Locarno. Si tratta naturalmente di sedute di alto livello, completamente regolabili elettricamente grazie ai comandi presenti sulla portiera, com’è solita fare Mercedes. I sedili anteriori, tra l’altro, sono disponibili anche con la funzione Multicontour, che include le imbottiture laterali regolabili, i cuscini attivi del piano seduta, riscaldamento e raffreddamento, e infine la funzione massaggio. Ampliando questo optional, è presente anche la lussuosa funzione Energizing Coach, che a seconda delle indicazioni dell’utente può unire la funzione massaggio, la musica e le luci ambientali a seconda delle esigenze del conducente, ottenendo così sia effetti rilassanti che energizzanti o magari calmanti (nel traffico cittadino ne sentiamo veramente il bisogno). Non si tratta solamente di un banale programma preimpostato, ma di un sofisticato algoritmo integrato nell’infotainment MBUX, del quale parleremo tra poco. Il relax ambientale viene ulteriormente ampliato grazie al grande lavoro fatto per l’isolamento acustico della vettura. Nonostante il motore diesel molto potente, l’abitacolo è sempre piacevole da vivere, senza eccessivi rumori e nemmeno grandi fruscii aerodinamici alle alte velocità. Tornando ai sedili, debuttano sulla GLE anche i comandi elettrici per la fila posteriore (frazionata con rapporto 40:20:40), un extra che i passeggeri apprezzeranno senza dubbio. È possibile anche scegliere di aggiungere una terza fila di sedili, arrivando così a ben sette posti. Un dettaglio che conferma la grande capacità anche del bagagliaio: si parte da un minimo di 630 litri, che si alza però a 825 litri con i sedili regolabili longitudinalmente e, infine, tocca un massimo di ben 2.055 litri, ovvero 45 litri in più rispetto al modello precedente.

Tecnologia e aiuti alla guida

Il sistema di infotainment della nuova Mercedes GLE merita naturalmente un discorso a parte. Debutta anche sul grande SUV di casa, infatti, il sistema MBUX, ovvero la Mercedes-Benz User eXperience. I suoi due enormi pannelli da 12,3 pollici l’uno, infatti, sono la prima cosa sulla quale cade l’occhio una volta saliti a bordo. Parliamo di uno dei software più avanzati sul mercato, che oltre alle funzionalità classiche di un sistema con pannello touchscreen (come navigatore, gesture, musica, gestione interna dell’auto, ecc.) integra anche l’assistente vocale “Hey, Mercedes”. Questo si è comportato molto bene durante la nostra prova, specialmente pensando alle prime volte in cui abbiamo avuto a che fare con la sua intelligenza artificiale. Il livello di comprensione del sistema è aumentato di parecchio e quasi mai ha fatto confusione, soprattutto per quanto riguarda le funzionalità interne: dall’attivazione del tergicristallo al riscaldamento, passando poi per il massaggio e tante altre funzioni, “Hey, Mercedes” riesce a controllare quasi ogni singola funzione della vettura, rendendola di conseguenza accessibile anche senza imparare a memoria la posizione dei pulsanti fisici.

Qualche difficoltà in più l’abbiamo incontrata con il navigatore, in particolare con i punti di interesse, che a volte ha difficoltà a comprendere quando sono troppo specifici. Va detto, però, che si tratta di una difficoltà abbastanza comune con questo genere di tecnologia e al momento “Hey, Mercedes” ci è sembrato il software più rifinito del segmento. Il display è estremamente chiaro e anche le mappe del navigatore sono ben definite, sia di giorno che di notte. L’head-up display si interfaccia perfettamente con il software e invoglia a non usare Apple CarPlay e Android Auto, comunque presenti e attivabili in concessionaria. Il programma di elaborazione del percorso, invece, ci ha lasciato ogni tanto un po’ interdetti, con svolte e manovre su strade a noi note sulle quasi ci siamo trovati spiazzati. Concettualmente molto bella, invece, la visualizzazione a realtà aumentata delle indicazioni, con cartelli che vengono visualizzati sullo schermo direttamente sopra l’immagine catturata dalle videocamere frontali, per quanto in alcuni frangenti la colorazione blu delle indicazioni e l’orientamento della freccia abbiano reso eccessivamente difficile la lettura degli incroci. Si tratta quindi di una buona idea concettualmente, ma a nostro giudizio ancora in fase embrionale come sviluppo. In compenso si sono comportate molto bene le telecamere per la manovra, quanto mai fondamentali quando si ha a che fare con un mezzo dalle dimensioni così importanti. Abbiamo potuto parcheggiarla anche in un garage che, metro alla mano, aveva a mala pena lo spazio sufficiente per contenerla e consentire al guidatore di uscire, ma la manovra è stata completata senza incidenti e senza fare il minimo graffio alla carrozzeria. Anche i sensori di prossimità sono stati ovviamente utili, ma li abbiamo trovati anche un po’ troppo sensibili (a volte anche durante la guida in curva, il che alla lunga risulta piuttosto fastidioso). In caso di parcheggio su strada pubblica è disponibile anche la funzione Parktronic per la manovra automatica.

Non mancano naturalmente gli aiuti alla guida vera e propria, che però sono a loro volta più raffinati rispetto al passato. Parliamo, per esempio, del sistema Distronic, nome commerciale che Mercedes dà al suo cruise control adattativo, insieme a tutte le tecnologie ad esso collegate. Ad esempio, il nuovo Distronic può utilizzare i dati di traffico forniti al navigatore satellitare per iniziare eventualmente a frenare (con dolcezza e in modo totalmente gestibile) nel caso dinanzi a noi si stia formando una coda. Questo sistema funziona fino ad un rallentamento di 100 km/h, quindi comunque una velocità autostradale che non mette in pericolo la vettura per eccessiva lentezza, ed è comunque sempre controllabile da parte del guidatore. Il sistema Distronic possiede anche una funzione di gestione delle code, che entro i 60 km/h è in grado di fermarsi e ripartire (entro un minuto) mantenendo la corretta distanza dall’auto che precede. È presente anche un sistema di controllo attivo del volante, il cui compito è non solo quello di mantenere la corsia corretta basandosi su sensori e segnaletica a raso, ma anche evitare potenziali collisioni con pedoni o altre auto. Il suo lavoro lo fa piuttosto bene, soprattutto per quanto riguarda la gestione del volante che è molto più dolce rispetto ad altri modelli della casa. Non abbiamo potuto provarlo, per ovvie ragioni, ma è comunque un plus molto interessante l’aiuto attivo del volante in caso di situazioni di pericolo o potenziali collisioni (anche con pedoni), che in una velocità compresa tra i 20 e i 70 km/h contribuisce alla sterzata in modo da evitare o quanto meno minimizzare eventuali danni. In caso di collisione inevitabile si attiva comunque il pretensionatore delle cinture di sicurezza. Completano il quadro il sistema di assistenza alla frenata attivo e il Blind Spot Assist, che è in grado di monitorare in caso di sorpasso anche il traffico che sopraggiunge alle nostre spalle sulla corsia di destinazione.

Il Motore

Questa nostra prova su strada della nuova Mercedes GLE si è svolta alla guida del modello 300 d 4Matic. Ciò significa che sotto al cofano troviamo un potente quattro cilindri diesel da 1.950 cc di cilindrata, in grado di sviluppare una potenza massima di 245 Cv, raggiungibile ad un regime di 4.200 giri al minuto. La coppia, invece, si assesta sui 500 Nm, già disponibili tra i 1.600 e i 2.400 giri al minuto. Abbiamo quindi a che fare con una meccanica piuttosto potente, ma anche scattante. Un risultato notevole se pensiamo che si tratta di un motore costretto a portarsi dietro più di due tonnellate di vettura. Lo scatto da fermo fino ai 100 km/h, secondo i dati ufficiali, viene completato in 7,2 secondi. Bisogna dire, però, che più dello scatto, ci interessano consumi ed emissioni. Intendiamoci, la Mercedes GLE può andare veloce e per la massa che presenta ha anche un bello scatto, ma non è e non vuole essere un SUV sportivo. Si tratta di un mezzo pensato per il comfort e anche per i viaggi, ma questo discorso lo analizzeremo meglio nel paragrafo dedicato alla guida. Grazie alla sua potenza da 245 Cv, ovvero 180 kW, la nuova Mercedes GLE 300 d 4Matic non paga il Superbollo, previsto dai 185 kW in avanti. È l’unico diesel in gamma a potersi vantare di questo risultato e non è certo un dettaglio, grazie soprattutto alle sue dimensioni più compatte (gli altri propulsori sono tutti sei cilindri da 3.0 litri). Le sue emissioni, comprese tra i 161 e i 169 g/km di CO2, lo rendono anche compatibile con la classe Euro 6d-Temp. Quest’ultimo risultato è stato ottenuto grazie al catalizzatore SCR aggiuntivo con catalizzatore di sintesi dell’ammoniaca nell’impianto di scarico. Per quanto riguarda i consumi, la casa dichiara come risultato migliore nel ciclo combinato NEDC un consumo tra i 6,1 e i 6,4 litri ogni 100 km, pari a 15-16 km al litro. Nel periodo in cui abbiamo potuto provare l’auto siamo riusciti ad andare abbastanza vicini a questo risultato, tenendo conto che per ragioni di test non abbiamo guidato la GLE esattamente nel modo più parco possibile. Secondo il computer di bordo ci aggireremmo sui 7,6 litri ogni 100 km, pari quindi a 13 km/litro. Siamo convinti che con una guida più attenta e l’opportuno rodaggio della vettura questo risultato si possa ulteriormente migliorare.

Il motore della nuova Mercedes GLE è controllato dal cambio automatico 9G-Tronic. Quest’ultimo, com’è lecito aspettarsi da una vettura di questo livello, è particolarmente sofisticato e ben sviluppato, in particolare in chiave comfort. La gestione diretta del cambio permette infatti innesti molto brevi, che consentono al motore di erogare la sua potenza in modo fluido e senza singhiozzi. Un grande aiuto viene dato in questo senso dallo speciale smorzatore di coppia con smorzatore torsionale a doppia turbina. Anche la modalità Start/Stop, spesso e volentieri croce e delizia dell’auto moderna, si inserisce in maniera molto dolce e fluida rispetto a quanto siamo abituati, per merito in particolare di una pompa elettrica aggiuntiva per l’olio.

La Prova su Strada

La nuova Mercedes GLE è tanto enorme alla vista quanto è leggera da guidare. Praticamente ogni singola modifica fatta sulla meccanica e sulla struttura generale della GLE è stata concepita per rendere il più facile e comoda l’esperienza di guida. Il volante in particolare è incredibilmente leggero e si controlla praticamente con un dito. Nonostante questo le più di 2 tonnellate della GLE rimangono sempre perfettamente sotto il controllo del guidatore. Magari occorre un po’ di adattamento all’inizio, in quanto la leggerezza del volante può quasi lasciare interdetti, ma si tratta solamente di un primo periodo di acclimatamento. Le dimensioni e il peso della vettura non creano mai problemi e grazie alle telecamere e ai sensori si gira comodamente persino in città con una perfetta percezione degli ingombri. Ovviamente la natura di questa GLE non è esattamente urbana, in quanto si trova molto più a suo agio su strade medio-ampie, ma ci teniamo a sottolineare come anche su strade più strette è possibile circolare senza timori. Anche su questo enorme SUV sono presenti le modalità di guida del sistema Dynamic Select. Sono quattro in tutto: Eco, Comfort, Individual e Sport. Manca la modalità Sport+, che purtroppo è inclusa solo sulla motorizzazione a benzina. La differenza tra le tre modalità (alle quali occorre aggiungere, oltre alla personalizzata Individual, la Manuale con i piccoli paddle al volante) in realtà non è molto accennata, seppur percepibile. I cambiamenti vengono fatti soprattutto sui tempi di risposta di motore e cambio, con la Sport che riesce ad aggiungere un certo dinamismo che di sicuro non stona su un’auto della Stella.

Non è presente purtroppo l’E-Active Body Control, che è riservato unicamente alle motorizzazioni a sei cilindri, anche se le sospensioni pneumatiche Airmatic si comportano comunque piuttosto bene. Guidando in modo più aggressivo si sente un po’ la mancanza di un sistema dedicato per la diminuzione del rollio e del beccheggio, ma la GLE non è certamente una vettura pensata per essere condotta in quel modo. Piuttosto ci sentiremmo molto più tranquilli affrontando un po’ di fuoristrada, dato che la trazione integrale 4Matic è una delle migliori e più raffinate del suo segmento. Sul quattro cilindri tedesco tra l’altro la trazione viene attuata attraverso un ripartitore di coppia che fornisce la coppia a entrambi gli assi con un rapporto 50:50. Forse non sarà performante come il sistema a dischi multipli regolati elettronicamente, che sono in esclusiva sulla GLE 450 e sulla 400 d e che possono spostare la coppia in modo variabile da 0 a 100% su entrambi gli assi, ma comunque nessun fondo sdrucciolevole può effettivamente mettere in difficoltà questa vettura. Rimane comunque un mezzo molto civilizzato e moderno, per cui probabilmente non lo useremmo esattamente per far dell’off-road serio, ma ciò non toglie che in caso di necessità ne sarebbe comunque in grado. L’head-up display è molto chiaro e di alta qualità, consentendo di mantenere sempre gli occhi ben fissi sulla strada e fa venir voglia di avere il navigatore a realtà aumentata direttamente sul parabrezza, dove sarebbe molto più utile ed efficace. Stiamo però parlando di dettagli a questo punto, in quanto l’eleganza, la tecnologia e il comfort di guida della nuova GLE sono decisamente di livello premium e la pongono come avversario decisamente credibile e agguerrito in un segmento economicamente molto importante.

Il Prezzo

La nuova Mercedes GLE 300 d 4Matic è senza alcun dubbio il modello d’ingresso per questa gamma, con un prezzo di partenza di 69.153 € IVA inclusa. A questo prezzo si ha a disposizione l’allestimento base Executive, che comprende tra i vari extra i tappetini in velluto, il volante sportivo in pelle Nappa, la telecamera per la retromarcia, i fari LED e le sospensioni ribassate. Il navigatore con sistema MBUX è di serie, così come la frenata di emergenza e il controllo di corsia attivo.
Il modello che vedete nella nostra prova su strada è stato equipaggiato con l’allestimento Premium, ovvero il più ricco disponibile per questa motorizzazione. Il prezzo è di 7.015 € IVA inclusa, il che porta il cartellino finale a 76.168 € IVA inclusa. In questo pacchetto troviamo come optional notevoli i sedili riscaldati, le sospensioni Airmatic, i fari Multibeam Led automatici e i cerchioni da 20 pollici con pneumatici 275/50, ma l’elenco degli extra potrebbe proseguire ancora.

Pro e Contro

Ci PiaceNon Ci Piace
Il comfort è di primo livello. Nonostante le dimensioni, l’esperienza di guida è comoda e il volante incredibilmente leggero. Il sistema MBUX sta diventando sempre più raffinato.Le dimensioni notevoli sono sia un pregio che un difetto. Sensori di parcheggio laterali troppo sensibili. Il software di calcolo del percorso e la navigazione a realtà aumentata presentano ancora dei bug importanti.

Mercedes GLE 300d 4Matic: la Pagella di Motorionline

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