Nuova MINI 2014, primo contatto

Tradizione e tecnologia trovano il loro massimo equilibrio

Nuova Mini 2014 - Finalmente tra poche settimane la nuova Mini arriverà sulle nostre strade con il primo porte aperte del 15-16 marzo. Motori all'avanguardia, tanta tecnologia, ma anche tanta attenzione per la tradizione sono le caratteristiche peculiari della piccola inglese, che torna più sfiziosa che mai

Ci sono auto che semplicemente fanno la storia del settore. La Mini è indubbiamente una di queste. Una vettura che ha attraversato ben sei decenni, pur con le opportune modifiche e ammodernamenti. Anche dopo essere entrata a far parte del Gruppo BMW, la filosofia della piccola inglese non è assolutamente cambiata. Con questa terza generazione ci troviamo davanti un’auto che giustifica ampiamente i quasi due milioni di esemplari venduti fino ad oggi. Le parole d’ordine sono sempre tecnologia e tradizione, senza che l’una passi davanti all’altra per importanza. Davanti ad un’occasione così grande come il lancio della nuova generazione, ci si poteva far prendere dalla foga di rimodernare a tutti i costi linee e dotazioni, ma così non è stato. Un equilibrio ideale tra passato e futuro, che non possiamo fare altro che apprezzare. Siamo andati al Bunker Soratte, vicino a Roma, dove la nuova Mini, in tutte le sue incarnazioni (dalla diesel Cooper D alla sportiva Cooper S), ci ha atteso diligentemente, preparando i suoi cavalli.

Ci siamo messi al volante di Cooper e Cooper D, ma prima di tutto occorre parlare dello stile della vettura. Ci troviamo di fronte ad un veicolo davvero pregevole, che rispetto alla sua precedente generazione guadagna in dimensioni praticamente in tutte le direzioni. Certo, non dovremo aspettarci di stare larghi come su una “berlinona”, ma i 44 mm guadagnati in larghezza, i 7 in altezza, i 10 cm in lunghezza e il passo maggiorato di 2,8 cm si sentono davvero tutti, senza per questo avere effetti negativi sulla guida (il famoso effetto “Go Kart”). Sull’esperienza al volante torneremo però dopo. Continuiamo con il look, che conferma sempre la classica struttura della GreenHouse con il tetto che segue a ruota per stile e conformazione. Troviamo delle nette differenze a livello della calandra e del bumper, modificato per aumentare la sicurezza nei confronti dei pedoni. I gruppi ottici hanno la classica forma ovale, ma sono stati comunque aggiornati nella tecnologia. Possono anche essere ordinati come optional con l’avanzato sistema a LED. Grazie a dettagli come i nuovi passaruota, il nuovo spoiler e il side scuttle, le linee della Mini risultato sensibilmente più dinamiche e sportiveggianti. Una grande mano la danno i cerchi in lega, disponibili in tanti disegni diversi e anche con misura da 18 pollici.

All’interno la Mini è sempre più comoda e anche più raffinata. Forse è proprio in questo ambiente che riscontriamo alcuni dei cambiamenti più significativi. La strumentazione di bordo, ad esempio, torna a stare di fronte al volante. Il caratteristico oblò, uno dei simboli veri e propri di Mini, non è però scomparso (fossimo matti!), ma è stato dedicato unicamente al contenimento del display da 8,8 pollici con controller touch. La cornice è stata arricchita da un cerchio a LED colorato che cambia tonalità a seconda del comando che si sta inserendo. Una concessione “lounge” che però risulta davvero divertente in un’auto che proprio questo viole essere. Gli allestimenti, come sempre, sono ricchi e raffinati, sia a livello di materiali che di dotazioni e sellerie. Da notare soprattutto il bagagliaio, che guadagna il 31% di spazio minimo rispetto alla generazione precedente, aggiungendo così 51 litri per un totale di base di 211 litri. Come potete vedere, Mini ha voluto amabilmente scherzare con il siparietto dell’astronauta, ma che il bagagliaio sia spazioso per il genere di auto che abbiamo a disposizione è senza dubbio vero, anche tenendo conto dello scompartimento inferiore che consente di ingrandire ancora di più lo spazio di carico.

Parliamo ora dei motori. Saranno come sempre disponibili le prime tre categorie di Mini della tradizione: Cooper, Cooper D e Cooper S. La prima, il modello base di sempre, sarà offerta con un motore a benzina 1.500 da 136 CV di potenza massima e 220 Nm di coppia. La Cooper D, invece, potrà contare su un diesel con la medesima cilindrata, ma capace di una potenza da 116 CV e una coppia di 270 Nm. Il top dei top sarà ovviamente il modello Cooper S, che sotto al cofano si ritroverà un potente 2.000 da 192 CV e 280 Nm di coppia. Entro la fine dell’anno saranno anche disponibili le due versioni per neo patentati One e One D. La prima sarà dotata di un 1.200 benzina da 102 CV e 180 Nm, mentre la seconda manterrà il 1.500 diesel, ma con una potenza da 95 CV e 220 Nm di coppia. Non è però ancora disponibile una data precisa sulla loro uscita.

Come si guida? Indubbiamente bene. Sotto le nostre mani sono passate la Mini Cooper D con cambio automatico a sei rapporti e la Mini Cooper entry level con manuale a sei marce. Entrambe si sono comportate molto bene, non disdegnando scatti sportivi notevoli per la loro categoria. Al di là della comodità intrinseca della vettura, si nota decisamente la maggiore rigidità dell’insieme, perseguito come detto per mantenere il più possibile il “Go Kart Feeling” tanto caro al marchio britannico. Le tre modalità di guida (Sport, Mid e Green) consentono di modificare la risposta di motore e volante. Tralasciando la versione Mid, la modalità Green è davvero piacevole e facile da guidare, ma la Sport vi farà battere il cuore. Lo sterzo diventa incredibilmente rigido e preciso e vi sembrerà di essere a bordo di una vera sportiva. Impossibile resistere alla tentazione di mantenerlo per tutto il viaggio, anche se i numerosi optional e sistemi di sicurezza come il nuovo bumper integrato, il cofano con rialzamento di emergenza per i pedoni, l’Adaptive Cruise Control, l’assistente per il parcheggio parallelo e la SIM Card per la connettività Internet, vi fanno sentire coccolati come su poche altre vetture.

Se volete provare la nuova Mini, non dovrete aspettare molto. I prossimi 15-16 marzo, infatti, è previsto un grandissimo porte aperte mondiale, con la Cooper che partirà da un listino di base di 20.700 €.

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