Omicidio stradale: dall’entrata in vigore della legge 25 arresti in flagranza e 410 denunciati a piede libero

Dati emersi da un convegno alla Scuola Superiore di Polizia

Omicidio stradale – Illustrati numeri importanti dall'introduzione della legge sull'omicidio stradale. La percentuale degli incidenti mortali, aumentata del 4.6% nel primo semestre dell'anno, è all'attenzione della Polizia di Stato e dell'Arma dei Carabinieri, al lavoro per intensificare i controlli soprattutto sul potenziale uso di stupefacenti
Omicidio stradale: dall’entrata in vigore della legge 25 arresti in flagranza e 410 denunciati a piede libero

Le condizioni psichiche e fisiche dei guidatori sono sotto osservazione delle Forze dell’Ordine, pronte a intensificare una campagna di controllo e sensibilizzazione avviata già nel 2015, alla luce anche dei dati sugli incidenti mortali da quando è entrata in vigore la legge sull’omicidio stradale, proposti durante un convegno alla Scuola Superiore di Polizia in occasione dei 70 anni della fondazione della Polizia Stradale.

Dallo scorso 25 marzo 2016 al 4 giugno, in base a quanto segnalato, sono stati accertati ben 843 incidenti mortali, mentre quelli che hanno comportato delle lesioni per i coinvolti sono stati 26.812. La panoramica ha anche segnalo che 456 sono stati configurati come reati di omicidio stradale e in 388 di questi si sarebbe giunti all’assegnazione di una pena da 2 a 7 anni di reclusione. Plurimortali sono risultati 215, invece ammontata a 817 il numero di casi tradotti con il reato di lesioni gravi o gravissime, di cui 182 incidenti con lesioni gravi o gravissime riguardanti più soggetti.

Come segnalato nel nostro precedente articolo, riguardante proprio l’omicidio stradale e raggiungibile tramite questo link; la legge è la n. 41/2016 che si occupa di questo e del reato di lesioni personali stradali. Nello specifico: “ai sensi del nuovo art. 589-bis del codice penale, chiunque cagioni per colpa la morte di una persona violando il codice della strada viene punito con la reclusione da due a sette anni. La pena aumenta da otto a dodici anni se il conducente si pone alla guida in stato di ebbrezza o di alterazione psico-fisica dovuta all’assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope.”

A proposito invece dei controlli antidroga e dei possibili incidenti che possono derivare dal loro uso, è stato sottoscritto un accordo per dotare le Forze dell’Ordine di sistemi all’avanguardia tra Dipartimento della Pubblica Sicurezza, Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri e Comando Generale della Guardia di Finanza e Dipartimento delle Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Una nuova spinta per intensificare i controlli, alla luce anche degli altri dati in merito, ovvero: 38.936 controllati con precursori alcoltest. Di questi 2.088 casi positivi anche all’etilometro con grado superiore allo 0,5 g/l. Inoltre 2.753 sono stati sottoposti agli esami per la verifica si sostanze stupefacenti, e 675 di essi sono risultati positivi.

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