Opel, 6 nuovi modelli entro il 2012 e 40 entro il 2014

Un intervento radicale e forte per salvare il Fulmine

La strategia di crescita e di risanamento che investirà e trasformerà Opel prevede, oltre alla nascita di molti nuovi modelli, la massimizzazione del profitto, la riduzione dei costi e, forse, la chiusura di alcuni stabilimenti (dopo il 2014)
Opel, 6 nuovi modelli entro il 2012 e 40 entro il 2014

La situazione di Opel non è ancora chiara, né felice: come ricorderete, il brand del Fulmine sta avviando un programma di ristrutturazione per arginare le perdite finanziarie e per tornare a produrre profitti. Il brand appartenente alla galassia General Motors non ha ancora comunicato con precisione come si articoli questo “progetto di rinascita” (se così è possibile chiamarlo), ma si è limitato a dare qualche indicazione in merito ai cambiamenti che lo investiranno nel corso dei prossimi anni. Una nota ci interessa più di ogni altra: la casa automobilistica di Russelsheim metterà al mondo sei nuovi modelli entro la conclusione dell’anno 2012 e quaranta nuovi modelli complessivamente entro la conclusione dell’anno 2014 (momento considerato lo spartiacque del futuro della società).

Secondo quanto (poco) dichiarato dal brand di Russelsheim, nel corso di una riunione, il Consiglio di Sorveglianza e i rappresentanti sindacali hanno espresso pareri concordanti sull’esigenza di Opel di aumentare il fatturato, ridurre i costi, massimizzare i margini e creare un’offensiva forte, decisa, cospicua (quella che sta avvenendo e che avverrà nel corso dei prossimi trenta mesi circa).

Secondo le indicazioni, Opel non effettuerà tagli al personale almeno sino al 2014 (come abbiamo detto, questo è considerato l’anno spartiacque nel cammino di risanamento di Opel); successivamente a quella data, la sorte dello stabilimento di Ellesmere Port e quella dell’impianto di Bochum verranno messe in forte discussione (potrebbero essere chiusi entrambi, per spostare la produzione in luoghi del pianeta più convenienti). Smentita, invece, la notizia di una probabile cessione dello stabilimento di Eisenach.

Tutti concordi, dunque, sulla necessità di investire in nuove tecnologie e nuovi prodotti: Opel ha bisogno di cambiare il proprio volto. Ma anche di uscire dall’Europa: il brand del Fulmine deve puntare a nuovi mercati, in special modo quelli emergenti, e sciogliere i legami troppo stretti che la saldano in maniera quasi asfissiante al Vecchio Continente.

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