Opel Adam, prova su strada

Primo contatto nelle strade di Lisbona

Dopo avervi raccontato quelli che sono i tratti salienti della nuova citycar modaiola della casa di Rüsselsheim, è adesso arrivato il momento di metterci al volante, sulle strade di Lisbona (le foto ufficiali della galleria hanno invece un’ambientazione parigina), per vedere come va questa nuova Opel Adam. In particolare, vi racconteremo le nostre impressioni alla guida di una versione Slam, dotata dello sport chassis e degli enormi cerchi da 18″, e poi al volante di una Glam, priva dell’assetto sportivo e con una gommatura da 16″, molto meno sportiva.

Design e Interni: [xrr rating=4.5/5]

Tutti i tratti tipici dello stile Opel, rivisitati in chiave molto più stilosa e originale

La guardi, e già intuisci che non si tratta di una semplice citycar. Qui ritrovi tutti gli elementi stilistici delle ultime Opel, come i fari anteriori ad ala e la così detta “lama” nella parte bassa della fiancata, mixati in 370 cm di originalità, con tratti molto peculiari, come il tetto che sembra “sospeso” sulla carrozzeria. E poi, con più di 30.000 possibilità di personalizzazioni disponibili, le 40 Adam a disposizione di noi giornalisti erano tutte diverse l’una dall’altra. La Slam che abbiamo scelto (la versione più sportiveggiante), con quella carrozzeria così compatta, ma decisamente larga, e con quei cerchi da 18″ montati su gomme larghissime, appare molto “seduta” sulle quattro ruote, dandoti l’idea di esser pronta ad aggredire le curve, e non soltanto le vie del centro. La Glam, come suggerisce il nome, predilige invece l’aspetto più chic, con dei cerchi in lega dal sapore retrò e con delle colorazioni vivaci, che la rendono assolutamente originale, e indubbiamente più indicata per un pubblico femminile. In entrambi i casi possiamo comunque dire che il risultato è indubbiamente molto riuscito, ed anche la gente che ci vedeva passare sembrava apprezzare non poco.

Abitacolo

Materiali di qualità, per un atmosfera da premium, e possibilità di personalizzazione assoluta

Saliti a bordo si ritrova un abitacolo che è lungi dall’essere quello spartano e chip di una semplice citycar. I materiali utilizzati, infatti, come ad esempio quelli del pannello porta, sono indubbiamente di qualità, così che si ha l’impressione di essere su una vettura di categoria superiore. Soltanto alcune plastiche della plancia sono un po’ rigide al tatto, ma comunque piacevolissime da vedere. Al centro della console spicca il display touchscreen del sistema “Intellilink”, perfettamente interfacciabile con gli smartphone di ultima generazione. Attraverso questo schermo si accede alle diverse funzioni di infotainment, quali la radio, o magari la musica salvata sul proprio dispositivo, o ancora il sistema di navigazione e le app appositamente sviluppate. Nulla da dire sulla posizione di guida: le regolazioni, sia del sedile che del volante, sono ampie e quindi si può guidare con il sedile vicino all’asfalto, come piace ai maschietti, o con la seduta rialzata, come prediligono le signorine. Per quanto riguarda l’abitabilità interna, davanti è tutto ok, mentre dietro, come in tutte le vetture del segmento, due adulti ci stanno anche, ma non di certo per lunghi viaggi. Anche il bagagliaio, come prevedibile, non eccelle: i 170 litri di capienza sono un po’ pochini. Si possono però reclinare i due schienali posteriori singolarmente, ampliando così il volume di carico.

Comportamento su Strada: [xrr rating=4.5/5]

Goduriosa tra le curve “la sportiva” , più confortevole e cittadina la versione “glamour”

Prima ancora di partire la Slam, con quelle gomme da 225/35, montate su enormi cerchi da 18″, proprio come nelle supercar, stuzzica la tua fantasia prima ancora di mettere in moto, facendoti venire voglia di andare a cercare un po’ di curve, per vedere che effetto fa. Ma prima ci aspetta la città: la piccolina di casa Opel nel traffico sguscia via facile, con un’agilità sempre notevole. Certo, con quella spalla così ribassata e con l’assetto sportivo, le buche ed i tombini si sentono tutti, ma senza dubbio, per chi opterà per questa versione più sportiva, non sarà di certo un problema. Usciti fuori dalle mura cittadine, invece, non appena arriva una strada un po’ tortuosa, ecco che la gommatura da supercar si prende la sua rivincita: la tenuta di strada è notevolissima, con le gomme che garantiscono un appoggio infinito e che rendono praticamente irraggiungibile il limite della vettura. Riuscire a far entrare in funzione l’ESP è una vera e propria impresa, tanto che, dopo un po’, ti ritrovi a pensare che su un telaio così non sfigurerebbero potenze più che doppie rispetto a quelle dei propulsori attualmente montati (certo che una bella versione OPC ci starebbe proprio!). Con un passo così corto la reattività ai comandi è sempre notevole, e si passa da una curva all’altra in un batter d’occhi, con lo sterzo che, anche se leggero, riesce ad essere sempre piacevolmente pronto e diretto. Insomma, per essere una citycar, è indubbiamente un gran bel guidare!

Passiamo alla versione Glam: qui i nostri pruriti corsaioli si placano, e abbiamo modo di concentrarci maggiormente sulle doti da cittadina di questa Adam: innanzitutto, come prevedibile, con le gomme da 16 e senza l’ assetto sportivo l’assorbimento delle sospensioni è decisamente migliore. Abbiamo poi l’occasione di apprezzare la funzione city del servo elettrico, che alleggerisce il carico al volante, in particolare per facilitare le manovre di parcheggio. A proposito di parcheggio, la vettura che abbiamo potuto provare era anche dotata del sistema Advanced Park Assist 2: una volta trovato un posto, si lascia il volante, ed è la vettura, in totale autonomia, a svolgere la manovra, lasciando al guidatore il solo onere di accelerare e frenare secondo le indicazioni. Abbiamo occasione, infine, di percorrere un tratto d’autostrada: il livello di comfort è buono e l’abitacolo ben insonorizzato, in particolare dal punto di vista dell’aerodinamica. Peccato che, a causa dell’assenza della sesta marcia, il propulsore sia sempre costretto a girare piuttosto in alto: a 130 orari siamo a 3.950 giri/min.

Motore e prestazioni

Il 1.4 provato (che non sarà venduto in Italia) non delude. Per un po’ di “pepe” arriverà la versione turbocompressa con cambio a sei rapporti

Piccola premessa: tutte le Adam a disposizione di noi giornalisti erano dotate della versione meno potente del 1.4 benzina aspirato, ovvero quella da 87 CV. Ma i due propulsori che arriveranno in Italia saranno invece il 1.2 da 70 CV e il 1.4 nel powerstep da 100 CV. Riguardo alla motorizzazione provata possiamo dirvi che il 4 cilindri fa bene il suo dovere, muovendo con sufficiente vivacità l’Adam, senza però impressionare per prestazioni ed allungo, diventando anche un po’ ruvidino nella parte alta del contagiri. Se pensate ad un utilizzo prettamente cittadino della vettura, pur non avendolo provato, siamo convinti che il più piccolo 1.2 sia la scelta migliore, permettendo di risparmiare qualcosina in termini di costo d’acquisto, consumi e spese di gestione. Se invece cercate delle prestazioni vivaci, puntate indubbiamente sulla 100 CV, oppure potreste anche pazientare un pochino, perché presto arriverà un’unita turbocompressa, accoppiata per di più ad un cambio a 6 rapporti.

Consumi e Costi: [xrr rating=4.5/5]

Il dichiarato dalla casa è nell’ordine dei 20km/lt, mentre le personalizzazioni hanno tutte prezzi modici

La casa madre promette percorrenze di 5 litri/100km per la 1.2, che diventano 5,1 per la 1.4. Da quello che abbiamo potuto appurare durante il nostro test, possiamo dirvi che, alla fine della nostra prova, che copriva un po’ tutti i tipi di percorso, il computer di bordo indicava una media di 6.2 litri/100km, dunque un dato che non si discosta troppo dal dichiarato. Veniamo al listino: sia la Jam che la Glam costano 14.250 €. Entrambe offrono una dotazione di serie molto ricca, che va dai sei airbag, al clima, all’ESP, al sistema Intellilink, e poi aggiungono l’una elementi d’intonazione sportiva, come i cerchi da 17”, e l’altra più stilosi, come ad esempio gli interni cocoa. Ma, al di là di quella che è la ricca dotazione di serie, il bello della Adam è il potersi divertire a farsela proprio su misura, attingendo alle praticamente infinite possibilità di personalizzazione, dato che si può scegliere davvero di tutto, dal colore degli inserti sulla plancia, che possono anche essere retroilluminati, alle calotte degli specchietti, fino ad arrivare ai diversi tipi di stampa per il cielo della vettura. In particolare alcuni accessori, come il “tetto stellato” o il pacchetto OPC Line, sono davvero sfiziosi. Il bello è che attingere alla lista degli optional non è affatto costoso. E così, per farsi una Adam su misura, non ci si ritrova a dover staccare un assegno di 20.000 €, ma al massimo uno superiore, volendo proprio esagerare con le personalizzazioni, di un migliaio di euro rispetto al prezzo di listino. In ultimo ci sentiamo in dovere di lodare, trattandosi di una citycar, la presenza, nella lista degli optional, del Side Blind Spot Alert, accessorio (consigliatissimo) che riteniamo fondamentale per aumentare ulteriormente la vostra sicurezza.

In conclusione

Durante quest’articolo, diverse volte, abbiamo utilizzato il termine citycar, ma ci siamo resi conto che, in fin dei conti, per la Adam, quest’ultimo è assolutamente riduttivo. Da utilitaria, infatti, ha soltanto le dimensioni e poco altro. Non sono da citycar gli interni, le infinite possibilità di personalizzazione, e non lo è neanche la guida, che con l’allestimento sportivo è davvero molto gustosa. E poi, specialmente a fronte della dotazione di serie ricca, abbiamo anche potuto notare come il “value for money” sia indubbiamente tra i migliori in assoluto, dato che la versione “base”, offerta a 11.750 €, non è che costi chissà quanto di più rispetto a vetture decisamente più low-profile, come ad esempio una C1, una Panda o un’Agila, giusto per restare in casa Opel.

Pro e Contro

Ci PiaceNon Ci Piace
Progetto originale, design riuscito, e guida molto piacevole. La possibilità di personalizzazioni infinite a prezzi accessibili.Icone sistema di navigazione un po' piccole.

Opel Adam: la Pagella di Motorionline

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