Opel: i filtri antipolline per combattere le allergie

Per una guida più serena ed anche più sicura

Opel combatte il polline e le allergie che colpiscono molti automobilisti (e non) in questo periodo dell’anno. Da un po’ di tempo, la casa tedesca ha deciso di installare sui propri modelli esclusivamente filtri a carboni attivi a due strati. Questi impediscono l’ingresso nell’abitacolo di questi fastidiosi pollini, permettendo una guida più serena, più sicura e senza fastidi.

Opel ed i filtri a carboni attivi a due strati

Entrando più nel dettaglio, i filtri sono in grado di tenere il particolato fuori dall’abitacolo ma anche di neutralizzare gas come l’ozono e i cattivi odori, proprio grazie ai carboni attivi. Inoltre, come dicevamo, i pollini vengono eliminati quasi al 100 per cento.

“La qualità del filtro combinato a carbone attivo supera gli standard di mercato in numerose aree – le parole di Sandra Schmickler, Product Manager Opel – e in alcuni casi soddisfa anche i requisiti per i filtri antiparticolato per particelle fini”.

I filtri a carboni attivi anche su Opel più datate

Non solo chi acquista un’auto nuova può combattere il polline, visto che in molti casi è possibile montare i filtri a carboni attivi anche su vetture usate ed anche piuttosto vecchie, come la Calibra o la Vectra C. Tuttavia, meglio affidarsi ad uno specialista, perché il posizionamento può essere in un punto di non facile accesso e, dunque, complicato da cambiare per chi non è del mestiere.

I consigli per la guida quando ci sono i pollini

Come guidare quando ci sono i pollini? “In generale, quando la concentrazione è elevata, si dovrebbe tenere chiuso il finestrino – consiglia la dottoressa Anne-Marie Albuszies, responsabile medico Opel – Questo atteggiamento va anche a vantaggio della sicurezza stradale in generale: se chi guida si trova a starnutire con una maggiore frequenza, aumenta il rischio di incidenti”.

Infatti, secondo quando verificato in alcuni test, nel traffico urbano, per esempio, una vettura può percorrere ben 20 metri nel tempo di uno starnuto; a 100 km/h, chi guida può distogliere gli occhi dalla strada anche per più di 50 metri.

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