Stellantis: in arrivo la nuova piattaforma modulare MLA
Dovrebbe già debuttare sul nuovo SUV Fiat atteso entro fine 2021
Vi abbiamo parlato qualche settimana fa dei rumors circa la presentazione di un nuovo SUV Coupè Fiat, atteso entro la fine del 2021. Ora sappiamo che con lui debutterà la nuovissima piattaforma Modulare MLA, pensata per crossover e B-SUV di media/piccola grandezza, estendibile a berline compatte e utilitarie di dimensioni più generose.
Stellantis: la nuova piattaforma MLA
Si tratta di un’evoluzione della piattaforma ML1 impiegata per il la Fiat Argo pensata per il mercato Brasiliano. Così si esprime Marcio Tonani, responsabile dello sviluppo prodotto per il Sud America: “Si tratta della miglior risposta del Gruppo Stellantis a tutte le richieste in termini di performance, comfort e sicurezza per i veicoli che verranno. Non vediamo l’ora che arrivino in catena di produzione“.
Verrà quindi introdotta con il nuovo SUV Fiat di cui vi abbiamo parlato ma verrà poi estesa anche ad altri veicoli destinati all’Europa. E’ stata direttamente sviluppata dal dipartimento di ricerca e sviluppo del Sud America, ma risulta più che adeguata per soddisfare anche i più rigidi standard europei. Potrà ospitare motori turbo e aspirati, sospensioni di ultima generazione con possibilità di multi-link al posteriore e servoassistenza elettroidraulica per il sistema di sterzo.
Di ultimo livello anche l’architettura elettrica per poter supportare i sistemi di infotainment di ultima generazione, sistemi ADAS di livello due e possibilità di accogliere meccaniche elettrificate, nonché trasmissioni automatiche e, all’occorrenza, anche la trazione integrale per modelli specifici. All’ultimo grido anche in termini di sicurezza passiva, con una rigidità torsionale elevata ma allo stesso tempo in grado di attutire adeguatamente gli impatti frontali e laterali.
Parlando di numeri, il dipartimento Engineering di Stellantis Sud America si è servito di oltre 200 persone al lavoro per lo sviluppo di questa piattaforma che ha richiesto circa 5.000 ore di lavoro e 2 milioni di km di test su strada e in pista.
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