Pirelli Winter Sottozero, il test di Motorionline [EPISODIO 3]

Quali sono i vantaggi e quando vanno utilizzate le coperture invernali?

Pirelli Winter Sottozero - Abbiamo affrontato un percorso insidioso e variegato, caratterizzato da differenti temperature (passando da poco sopra i 20° C, a temperature intorno a 0° C), su asfalto asciutto, bagnato e persino innevato. Diverse ambientazioni funzionali alla nostra prova, pensando al perché utilizzare questo tipo di pneumatici durante i periodi freddi

Per consuetudine si parla di 7 gradi, questa è infatti la soglia al di sotto della quale, anche in assenza di neve, le gomme invernali diventano più performanti, in termini di grip e tenuta di strada. Parliamo quindi di prestazioni e di sicurezza, perché i numeri si traducono soprattutto in un dato che è quello principe, per far capire quanto usare la gomma giusta sia importante: gli spazi di frenata. Con un estivo questi si possono allungare anche oltre il doppio, per esempio sul ghiaccio. Prevedibile dirà qualcuno, ma lo direste mai che sopra la soglia dei 7 gradi, una invernale potrebbe comunque avere più grip? Su asfalto bagnato, con temperatura di 10°, può guadagnare già un 10% rispetto ad un estivo.

Purtroppo, non è solo una questione di obblighi di legge, che in Italia hanno fatto diventare il tema molto più di attualità che in passato. Noi siamo in Svizzera, qui non ci sono grossi limiti o vincoli, ma state pur certi che, se causerete un incidente per aver utilizzato le gomme estive con presenza di neve, vi ricorderete a lungo della sanzione che vi verrà comminata. Qui l’utenza è abituata da parecchio a cambiare le gomme tra inverno ed estate, oltretutto la cosa allunga la vita in termini di tempo alle coperture, sostanzialmente azzerando il costo dell’acquisto di un doppio treno di gomme. Nemmeno la trazione integrale può salvarvi da sola, senza l’aiuto della giusta copertura. Molto meglio una vettura con sole due ruote motrici, ma una gomma giusta, piuttosto che una 4×4 con quella sbagliata, credeteci.

Poi, tema nemmeno troppo secondario, un tempo le gomme da neve, o termiche, sono tutti modi corretti per parlarne, erano prettamente sviluppate per garantire la miglior tenuta su ghiaccio e neve, ad una utenza che percorreva molti chilometri in queste condizioni. Oggi, con gli sviluppi importantissimi degli ultimi 15-20 anni, siamo arrivati ad avere delle coperture che non hanno problemi praticamente su nessun fondo, oltre al fatto che le coperture estive sportive, come quelle che calza la Cayman del nostro test, sono molto meno adatte alla neve di quanto non lo fossero le gomme di qualche decina di anni fa. Battistrada molto più larghi, spalle rigide e ribassate, peso e prestazioni molto più elevate, sono tutti fattori che obbligano le coperture ad un compito ben più difficile.

Quando e come utilizzare le invernali? In Italia il calendario è per molti dettato dalle direttive locali, ma di consueto da ottobre – novembre in poi, fino a marzo – aprile, è probabile che le temperature e le condizioni dell’asfalto favoriscano questo tipo di pneumatici. Il nostro consiglio è di valutare poi il tipo di utilizzo che farete dell’auto, per chilometraggi molto ridotti e per un pubblico meno sportivo ed attento alle prestazioni, le più recenti coperture “quattro stagioni” possono garantire un buon compromesso. Per altri potrebbero essere invece limitanti, sia d’estate che in inverno. Inoltre, dettaglio forse meno conosciuto, se l’uso invernale è impegnativo, magari perché vi recate spesso in località sciistiche con strade innevate, può convenire la scelta di una diversa misura. Ad esempio, questa Cayman GTS era dotata di cerchi e gomme da 20” per le estive, ma abbiamo optato per dei 18 con le Sottozero II.

Vuoi perché la GTS ha misure non molto diffuse, per cui non esistono al momento invernali della casa milanese con la marchiatura dedicata “N0” per i cerchi da 20”, ma soprattutto perché una spalla più alta e leggermente più morbida migliora il grip sulla neve, offrendo un compromesso meno spinto verso la sportività, ma senza essere troppo punitivo. Lo sapevate poi che lo stesso prodotto, può utilizzare un compound diverso a seconda della misura? Mescole più sportive al crescere delle dimensioni, considerando che una vettura ipersportiva avrà esigenze maggiormente incentrate sulle prestazioni sull’asciutto che sul grip sulla neve.

Noi però avevamo bisogno proprio del miglior grip in condizioni estreme, come quelle che abbiamo trovato lungo il nostro percorso, che ci ha portato su quella che alcuni definiscono come la strada più impervia d’Europa, uno dei tetti che potete raggiungere su asfalto, lo Stelvio con i suoi 2.758 metri!

Infine, sfatiamo un mezzo mito, le gomme invernali, a patto di rispettare il codice di velocità previsto dal libretto, possono essere usate anche tutto l’anno, nel pieno rispetto della legge. Qui però torniamo al discorso della scarpa giusta, perché a 20°, su asfalto asciutto, una invernale può allungare gli spazi di frenata anche di più del 20%, mentre la durata chilometrica andrà a ridursi drasticamente.

Gli altri due episodi sono raggiungibili tramite i link riportati di seguito: episodio 1; episodio 2.

Foto: Alessio Sanavio

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