Porsche, 300 nuovi ingegneri nel 2012 per il reparto R&D
Da qui al 2018 1.000 nuovi posti di lavoro all'anno
Wolfgang Hatz, capo della divisione Research and Development (da qui R&D) di Porsche, ha annunciato che nel corso dell’anno 2012 verranno assunti circa 300 nuovi ingegneri nel reparto, incrementando lo staff di circa il 10% e portando il totale di persone impiegate nel centro Porsche di Weissach a 3.800 circa (attualmente sono 3.500 circa, inclusi gli oltre 300 ingegneri che sono stati integrati nel corso dell’anno 2011, per rimpiazzare alcuni tecnici che hanno lasciato il centro R&D per il normale processo di turnover nello staff dell’azienda). La nuova forza lavoro è necessaria al brand di Zuffenhausen per sviluppare nuovi modelli e nuove tecnologie: l’azienda del Gruppo Volkswagen deve arrivare a vendere almeno 200.000 automobili all’anno entro il 2018 e non può riuscirci senza l’appoggio del reparto R&D (il marchio ha previsto di spendere oltre il 10% dei propri profitti nella ricerca e nello sviluppo).
Questo ambizioso progetto di Porsche, cioè l’incremento delle vendite su scala mondiale, verrà raggiunto (secondo le stime del management della casa della Cavallina) grazie non solo all’attuale gamma (la nuova generazione di Porsche 911, la seconda generazione di Porsche Cayenne, l’ammiraglia Porsche Panamera) ma anche ad un nuovo SUV di medie dimensioni (Porsche Cajun), ad una probabile nuova berlina di segmento E Premium (Porsche Pajun?), alla nuova e terza generazione di Porsche Boxster (già quasi completata), alla nuova e seconda generazione di Porsche Cayman, ad una nuova supercar ibrida (Porsche 918 Spyder), ad una nuova probabile entry-level sportiva (una roadster che si porrà al di sotto di Boxster), ad una nuova sportiva a motore centrale (destinata ad essere concorrente di Ferrari 458 Italia e company) e chissà a quale altra soluzione.
Il progetto di Porsche prevede la creazione di circa mille nuovi posti di lavoro ogni anno da qui al 2018, cioè un incremento della forza lavoro di circa il 50% rispetto ai volumi attuali (13.000 persone impiegate circa, 10.000 circa nella sola Germania).
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