Porsche Driving Experience: l’emozione di domare sul ghiaccio i 420cv della 911

Una giornata indimenticabile all'Ice Camp di Alagna con la scuola di guida Porsche

Un'esperienza indimenticabile, che mette insieme adrenalina, divertimento, ma anche insegnamenti che tornano sempre utili non solo in pista ma anche nella guida di ogni giorno. Questa è la Porsche Driving Experience.
Porsche Driving Experience: l’emozione di domare sul ghiaccio i 420cv della 911

Sin dai primordi dell’automobilismo neve e ghiaccio sono sempre stati i terreni più infidi dove guidare. Non per nulla, dove i piloti da rally dimostrano di essere davvero degli extra-terrestri rispetto ai comuni automobilisti è proprio tra le nevi scandinave, dove si fiondano in spazzolate a 170km/h lungo i boschi come se fosse la cosa più facile del mondo. Per un giorno, però, grazie alla Porsche Driving Experience, abbiamo avuto modo di scoprire che, con i giusti consigli ed acquisendo la giusta tecnica, anche il giacchio più scivoloso, quello su cui è anche impossibile camminare, può essere affrontato senza troppi patemi. Anzi, possiamo dire che girare sul circuito ghiacciato di Alagna rientra a pieno diritto tra le cose più divertenti che ci siano capitate di fare dietro al volante di una vettura.
LA PORSCHE DRIVING EXPERIENCE
alagna 4
Il corso “ice” di Alagna a cui abbiamo partecipato fa parte di uno dei tanti corsi che, come da tradizione, viene offerto dalla casa di Stoccarda, sia a proprietari di vetture Porsche che non. I corsi su ghiaccio, come anche quelli in pista, che si svolgono sui tracciati più belli d’Italia, prevedono una prima parte teorica a cui segue tanta pratica. Giri su giri, affiancati da piloti di professione che per l’occasione vestono i panni di istruttore. Giusto per fare qualche nome, gente come Niki Cadei, Matteo Bobbi e Daniel Mancinelli.
GIRO DOPO GIRO SI CAPISCE SEMPRE PIU’


Le condizioni che si ritrovano lungo il tracciato ghiacciato di Alagna sono talmente estreme che difficilmente, nella guida di ogni giorno, potreste mai ritrovarvi con un’aderenza così precaria. Proprio per questo, come anticipato dagli istruttori nella seduta di teoria, i primi giri vanno fatti con calma, per capire come risponde la vettura. Effettivamente le reazioni su ghiaccio sono ben diverse rispetto all’asfalto. In una prima fase la vettura è davvero poco reattiva, e sembra quasi impacciata nei movimenti. In ingresso curva il muso sembra andare inesorabilmente per la tangente. Ed occhio a non cadere nella tentazione di dare ancora più sterzo: l’effetto che si ottiene, infatti, è quello opposto di generare ancora più sottosterzo, con la vettura che andrà inesorabilmente dritta. Da questa fase di ingresso curva, dove l’auto sembra non volerne sapere di curvare, si passa rapidamente alla fase in cui il trasferimento di carico porta la coda ad allargare la traiettoria, ed allora via di sovrasterzo. In questo caso, però, ci vuole tanta rapidità. Se in ingresso curva avviene tutto abbastanza “al rallentatore”, il passaggio dal sotto al sovrasterzo avviene in maniera decisamente rapida, e bisogna lavorare tanto con le braccia per evitare un testacoda altrimenti inevitabile. Una volta corretta la coda, la curva la si chiude in sovrasterzo, gestendo il tutto con il gas. E poi l’utilizzo del freno. Istintivamente, su ghiaccio, non avremmo mai sfiorato il pedale del freno. Ed invece il freno va proprio usato, perché in ingresso curva, specie in quelle più strette, basta un colpetto sul pedale e la vettura curva praticamente senza sterzo, coordinando al meglio freno e gas. Alla fine si tratta quasi di una danza, dove bisogna alternare movimenti dolci e progressivi nella prima fase della curva, per poi essere rapidi e decisi nella seconda. Grazie ai preziosi consigli degli istruttori, a fine giornata, la nostra guida migliora incredibilmente: soltanto qualche ora prima, vedendo il percorso, non avremmo mai creduto che, a fine giornata, saremmo stati in grado di guidare in quel modo.
IMPEGNATIVA LA CARRERA “S”, IMPRESSIONANTE L’EFFICACIA DELLA “4S”.
alagna 1
Le vetture con cui si tiene il corso, eccezion fatta per un primo slalom su piazzale con una Macan, sono le nuovissime Carrera S e Carrera 4S, che come vi abbiamo raccontato nel nostro primo contatto, per la prima volta nella storia, hanno adottato un motore turbocompresso. Le differenze tra le due vetture, su un fondo del genere, sono davvero notevolissime. L’aderenza pari a zero, difatti, fa emergere la straordinaria efficacia del sistema di trazione integrale della “Carrera 4S”. Gli istruttori sostengono, difatti, che tra le due ci siano circa 5-6 secondi di differenza al giro. Un’enormità su un tracciato di circa un chilometro e mezzo. La Carrera S, difatti, con la trazione posteriore, fa una gran fatica a scaricare la potenza, ed anche sul dritto, quando si esagera con il gas, bisogna continuamente apportare delle correzioni sul volante. Divertentissimo, ma al tempo stesso parecchio impegnativo. Il discorso cambia con la trazione integrale della “Carrera 4S”. Qui, in uscita di curva, si sente davvero lavorare il differenziale, che inizialmente trasferisce la coppia all’anteriore, con il muso che ti tira fuori dalla curva, per poi, una volta avvenuto il trasferimento di carico, trasferire la coppia alla coda, che ha ormai più trazione, e che consente anche in questo caso di esibirsi in gustose scodate. Un ulteriore elemento di difficoltà sono le condizioni della pista, che variano continuamente. Tra le auto che, giro dopo giro, tolgono strati di neve, facendo emergere il ghiaccio, e l’ombra che cambiando fa ghiacciare punti che prima non lo erano, non c’è una curva che si ripresenti mai nelle stesse condizioni. Insomma, a fine giornata, oltre a tanto divertimento ed adrenalina, anche un esperienza che ci insegna a sentire meglio la vettura, a lavorare con lo sguardo, a studiare e capire bene la strada che stiamo percorrendo. Tutti insegnamenti che ci porteremo dietro non solo nella guida sportiva ma anche nella guida di ogni giorno.

Per chi volesse, come già detto, i corsi della Porsche Driving Experience sono aperti a tutti, e non solo ai proprietari di vetture Porsche. Sul sito della casa di Stoccarda potrete trovare il calendario ed il form di iscrizione a tutte le tappe, sia su pista che su ghiaccio.

Rate this post
Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News, se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in Notizie

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

Array
(
)