Porsche Italia, 2022 da record: è il miglior anno di sempre in termini di consegne
Incremento del 16% rispetto al 2021, Macan si conferma il modello più richiesto
Il 2022 è stato un anno da incorniciare per Porsche Italia che con 7.282 vetture consegnate, con una crescita del 16% rispetto al 2021, ha chiuso il suo migliore anno di sempre.
Il risultato registrato nell’ultima anno dalla filiale italiana della Casa di Stoccarda porta l’Italia a diventare il settimo singolo mercato al mondo in termini di volumi, nonché terzo in Europa dietro Germania e Regno Unito.
Innocenti (Ad Porsche Italia): “Un 2022 straordinario”
“Chiudiamo un 2022 straordinario, che sottolinea la solidità della nostra azienda e l’eccellenza dei nostri prodotti” commenta Pietro Innocenti, amministratore delegato di Porsche Italia, che poi aggiunge: “Nonostante le sfide importanti che abbiamo dovuto affrontare legate alla scarsità dei componenti e il conseguente ritardo delle consegne, siamo riusciti a raggiungere un risultato storico, superando addirittura i livelli record pre-pandemia. Guardiamo con fiducia al 2023, grazie anche ad un ricco portafoglio ordini che ci permette di iniziare il nuovo anno con serenità”.
Modelli più venduti: Macan davanti a tutti, poi Cayenne e 911
Nella classifica dei modelli più venduti da Porsche Italia nel 2022 a comandare sono in SUV: in testa c’è la Macan con 3.318 unità consegnate, seguita dalla Cayenne con 1.407 consegne. A breve distanza c’è l’icona delle sportiva, la 911, che registra 1.337 esemplari consegnati. Dietro troviamo l’elettrica Taycan con 635 consegne, in leggero aumento rispetto al 2021, poi la Panamera (346) e la 718 Boxster/Cayman (239).
In crescita anche il fatturato
Anno positivo anche per il reparto post-vendita, con un fatturato di oltre 60 milioni di euro, per un incremento complessivo del +16% rispetto al 2021. L’ottimo risultato di Porsche in Italia è in linea con il trend positivo che la Casa Stoccarda ha registrato a livello mondiale, chiudendo il 2022 con 309.884 vetture consegnate nell’anno, ovvero il 3% in più rispetto al 2021.
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