Range Rover Evoque: prova in fuoristrada

Test estremo al Crossodromo MV Gallarate Ciglione

Tra le critiche che vengono mosse maggiormente ai SUV, senza dubbio, c’è quella che, pur essendo grandi e grossi e dotati di trazione integrale, nella stragrande maggioranza dei casi sono totalmente impacciati non appena ci si allontana un minimo dall’asfalto. Una Range Rover in difficoltà in fuoristrada, però, sarebbe un po’ come una Ferrari impacciata in pista. Così anche l’Evoque, per non venir meno alla tradizione, è eccellentemente attrezzata per il fuoristrada. Poi, se il cliente tipo della vettura, con tutta probabilità, non metterà mai le ruote lontane da un nastro d’asfalto, è tutt’altro discorso. Così, per vedere di cosa è capace la “baby Range”, dopo averla provata a lungo su strada, abbiamo deciso di metterla alla prova su un terreno particolarmente impegnativo: il Crossodromo Mv Gallarate Ciglione di Malpensa.

La prova

Nella vita non ci sarebbe dispiaciuto affatto fare il pilota di aerei, ma così non è stato. Durante la nostra prova sull’impegnativo circuito sterrato, però, abbiamo potuto provare la stessa identica sensazione di vedere scomparire davanti a noi la terra ferma, con il muso dell’Evoque che puntava dritto verso il cielo ogni qual volta ci trovavamo a salire le ripidissime cunette con pendenze abbondantemente superiori al 60%, salvo poi vederla ricomparire non appena superata la cima e iniziate le ripidissime discese. Certo, in una pista pensata principalmente per delle moto che hanno l’agilità di una gazzella, in certi passaggi più stretti, bisognava fare non poca attenzione, e poi, per salire e scendere dalle cunette senza prima fermarsi in cima per vedere che cosi ci sta giù, ci vuole un gran bel fegato! In fin dei conti, però, il tutto è molto meno impegnativo di quanto possa sembrare, dato che, grazie alla sofisticata tecnologia di cui è dotata la Range, si supera qualsiasi ostacolo con una facilità disarmante. Gran parte del merito va senza dubbio al sofisticato sistema “Terrain Response”, che agisce sul settaggio della meccanica e dell’elettronica in base alle diverse tipologie di terreno da affrontare. Sono 4 le modalità disponibili, selezionabili tramite il comando presente sul tunnel centrale: asfalto, sabbia, neve, fango.

Nelle discese, anche in quelle più ripide, ci pensa invece l’elettronica a facilitare il tutto, mantenendo la velocità costante senza neanche bisogno di agire sul pedale del freno: è l’HDC (Hill Descendt Control) che “frena” da solo la vettura, evitando bloccaggi e situazioni di panico, anche se il fondo offre un’aderenza a dir poco precaria. Se per caso vi dovesse venire la voglia (e il coraggio) di avventurarvi in un torrente, sappiate che l’Evoque ha una capacità di guado davvero notevole: ben 50 cm! Se la vettura, come quella in prova, è dotata poi dell’ottimo cambio automatico, l’unica cosa di cui dovrete preoccuparvi è non farvi prendere la mano, rischiando di finire fuori dal tracciato. Questo comportamento eccellente in fuoristrada è ancora più sbalorditivo se consideriamo che la vettura, con i suoi cerchi da 19”, aveva una gommatura decisamente più orientata all’asfalto che non allo sterrato.

Ringraziamo lo staff del Crossodromo MV Gallarate Ciglione per la disponibilità e la collaborazione durante lo svolgimento della prova

Leggete qui la nostra prova su strada completa della Range Rover Evoque

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