Renault Captur 1.5 dCi 90cv S&S, prova su strada

E siamo a tre! Sempre su base Clio, ecco la piccola crossover

Renault Captur - Dopo la Clio IV berlina, la station wagon Sporter, testiamo il Crossover di nuovo arrivo, la Captur. Alta e ancor più di carattere, mantiene molto delle due sorelle da cui deriva, offrendo di più ma sempre ad un prezzo interessante.

Il momento storico non è dei migliori, soprattutto dal punto di vista delle vendite nel settore auto. Questo però ha, almeno dal nostro punto di vista, un lato positivo: per vendere ci vogliono buoni prodotti, innovazione e molta fantasia. E in effetti siamo di fronte ad auto di qualità sempre maggiore e, in alcuni casi, a belle innovazioni, sia dal punto di vista del design che dell’utilizzo. Renault ha recentemente lanciato il terzo modello su base Clio IV. Dopo la berlina (Impressioni di guida e Prova su strada) e dopo la Sporter (Prova su strada), nasce un crossover di piccole dimensioni: la Captur. L’intento è quello di offrire una vettura che unisca la praticità di un piccolo Suv, alle dimensioni e costi di una piccola. Il tutto con un design accattivante, ancor di più del modello da cui deriva.

Design e Interni: [xrr rating=4.5/5]

Carrozzeria bicolore e look molto personale, non vuole passare inosservata
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Cresce nelle dimensioni, rispetto alla Clio, ma di soli 6 centimetri in lunghezza. Lo spazio all’interno cresce invece di molto. Il bagagliaio arriva ad oltre 400 litri, 1.200 con i sedili abbattuti. Il tutto con un look che riprende quello già piacevole della Clio, rendendolo ancora più personale e aggressivo. A nostro parere i colori più azzeccati sono quelli che vanno a rincarare la dose, con tinte bicolori con forti contrasti, come anche quella dell’esemplare in prova, nera, ma con tetto e particolari della carrozzeria bianco panna. Ne esce una vettura sportiva, con in evidenza sul muso le due “bocche” laterali, che in realtà hanno più che altro una mera funzione estetica e all’interno delle quali troviamo i fendinebbia e le luci diurne. Anche la linea inferiore della mascherina frontale, sotto la losanga del marchio, è una voluta sottolineatura del carattere dalla Renault Captur. Il designer della casa francese, Laurens Van Den Acker, tre anni or sono, aveva anticipato che le linee dei modelli in arrivo avrebbero tratto ispirazione dalla curve di Laetitia Casta. Ora il pubblico maschile credo continuerà a preferire le curve di quest’ultima a quelle della Clio IV o della Captur, ma il risultato ci pare comunque molto buono.

Interni: Ottimo design, tantissimi vani e soluzioni pratiche
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Se la linea è ben riuscita, è dentro che la Captur si differenzia ancor di più dalla “base” da cui deriva. Una sola nota un po’ dolente: dalle due sorelle eredita i materiali degli interni, le solite plastiche rigide, che non si fanno certo notare in quanto a nobiltà. Dobbiamo però dire che, dopo l’approccio iniziale, ci si fa l’abitudine e l’abitacolo diventa “famigliare”. Non ci sono grossi difetti che ce lo facciano percepire come ostile, anzi. Il concetto è semplice, meglio una soluzione economica ben realizzata che una costosa ma poco pratica. E sulle tre versioni della Clio tutto è al suo posto e comodo da utilizzare. Come il cruise control ed il regolatore di velocità, di serie su tutte le versioni, o al sistema di Infotainment, che non finisce mai di farsi amare per la semplicità di utilizzo. Tre sono le novità più importanti e che caratterizzano la Captur: la panca dei sedili posteriori scorrevole di ben 16 cm, i rivestimenti dei sedili lavabili e sostituibili, che si smontano in pochi secondi grazie alla pratica zip, e poi i numerosissimi vani portaoggetti, con un vero cassetto davanti al passeggero. La cui capienza, di 11 litri, è degna di nota, ma che costringe, in caso si voglia aprire completamente, ad arretrare il sedile del passeggero. L’abitabilità migliora rispetto alla Clio, grazie a qualche cm in più di lunghezza, ma soprattutto grazie alla maggior altezza. Davvero comoda la soluzione del coperchio sul piano di carico, che rende unico il livello, dalla soglia fino ai sedili abbattuti, ma che all’occorrenza consente di sfruttare anche lo spazio nella parte inferiore. Magari per riporci oggetti dalle dimensioni contenute o delicati, che con il baule vuoto, andrebbero “a spasso” nelle curve. A seconda della configurazione, con o senza il coperchio e con divano arretrato o avanzato, la capienza varia da circa 200 litri ad oltre 400. Per quanto riguarda l’infotainment troviamo gli ormai noti Media-Nav ed R-link, con la possibilità di accedere allo store di applicazioni dedicate, tra cui, ricordiamo, l’R-Sound effect con cui poter selezionare la “voce” del propulsore, riprodotta attraverso gli altoparlanti. L’effetto è davvero realistico, grazie anche al fatto che vengono letti i dati dalla vettura: velocità, regime motore e posizione del pedale del gas.

Comportamento su Strada: [xrr rating=4/5]

Assetto rialzato ma continua a sorprendere per l’elevata tenuta di strada
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Restano sostanzialmente invariate le sensazioni provate con la berlina e la wagon. La posizione di guida è sempre abbastanza alta come seduta, qui si aggiungono alcuni centimetri anche come assetto vettura. Il rollio è di conseguenza leggermente più marcato, ma resta nel limite del sopportabile, consentendo ancora uno stile di guida sportivo, in tutta sicurezza. Anche sui rapidi cambi di traiettoria non si innescano pericolose perdite di aderenza al posteriore e l’avantreno resta sempre ben piantato, consentendo di seguire la traiettoria impostata. L’abbiamo testata al limite anche su una delle strade più famose per gli amanti della guida sportiva, la Serravalle, in direzione Genova, con curve di raggio abbastanza stretto ed in rapida successione. Il risultato è stato stupefacente. Per alcune curve abbiamo provato ad alzare l’andatura, riprendendo e sorpassando una vettura di uno dei marchi più sportivi sul mercato, che invano cercava di seminarci. Per riprendere il discorso fatto all’inizio dell’articolo siamo di fronte alla dimostrazione della qualità delle vetture del giorno d’oggi, in particolar modo in alcuni casi e certamente per la Captur. I limiti di tenuta di strada e di guidabilità sono ben oltre a quanto consenta il codice della strada, anche per vetture piccole ed economiche, a tutto vantaggio della sicurezza e della possibilità di controllare le reazioni anche in casi di frenate e manovre di emergenza. In questo aiuta l’Esp, che nel caso della Renault Captur, se la si mette alla corda, corregge spesso qualche sbavatura del posteriore, che riteniamo comunque lecita vista la configurazione a metà tra il Suv e la berlina. Ad un guidatore medio gli interventi dell’Esp potrebbero addirittura sfuggire, a meno che non abbia lo sguardo attento al quadro strumenti ed alla spia che lo segnala.

Motore e Prestazioni: [xrr rating=4/5]

Il diesel 1.5 da 90 cavalli è brillante per i consumi e con discrete prestazioni
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Di quelle proposte questa è sostanzialmente la motorizzazione al top, anche se a listino troviamo anche una unità da 120 cavalli, ma ad alimentazione a benzina. Il diesel è sicuramente più interessante, soprattutto per i costi di gestione ed i consumi, ma non solo. Ad una più attenta analisi possiamo infatti verificare che il dato della coppia, forse ancora più importante della potenza per la Captur, è più alto per la 1.5 diesel che per la 1.2 benzina: 220 Nm contro 190. Le consentono di muoversi egregiamente anche a pieno carico ed in salita, senza aver problemi nell’effettuare un sorpasso o una ripresa. Il contenimento dei pesi, la Captur pesa meno di 1.200 chili, favorisce un buon livello di prestazioni. L’elasticità e la linearità dell’erogazione sono tra le doti del propulsore testato, al punto da far sentire, a volte, la mancanza di una sesta marcia per allungare ancor di più il rapporto. La velocità massima è superiore a 170 km/h e lo 0-100 viene percorso in 13,1 secondi. Ottima la silenziosità e ridotte le vibrazioni, la Captur è di conseguenza un’ottima compagna di viaggio anche sulle lunghe percorrenze, con il cruise control di serie ad aumentare il comfort del guidatore.

Consumi e Costi: [xrr rating=4.5/5]

Facile percorrere oltre 20 km con un litro, ottimo il rapporto prezzo/dotazione di serie
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Il dato dichiarato sul consumo combinato “teorico” e di soli 3,6 litri per 100 km. Come sempre il dato resta teorico, ma all’atto pratico il consumo che abbiamo potuto rilevare in condizioni di uso reali è comunque molto buono. Si possono percorrere facilmente oltre 20 chilometri con un litro di gasolio. Ottima la dotazione di serie, con presa Usb, Bluetooth e chiave a scheda per quanto riguarda l’aspetto più tecnologico, ma anche tinta bicolore, cerchi in lega da 17”, cruise control, limitatore di velocità, 6 airbag, clima, volante in pelle e molto d’altro. Il prezzo per la versione 1.5 dCi parte da 17.600 per la Wave, fino ai 20.100 per la Energy R-Link.

In conclusione
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Un’auto attuale e con carattere, le donano le tinte bicolori con forte contrasto. Adatta ad un pubblico giovane, ma non solo, che piace molto al gentil sesso. Versatile e pratica, con soluzioni particolari, come i sedili posteriori scorrevoli, il coperchio nel vano del bagagliaio, il grosso vano portaoggetti a cassetto ed i rivestimenti dei sedili fissati con una zip. Nel complesso la troviamo sicuramente un buon prodotto.

Pro e Contro

Ci PiaceNon Ci Piace
Un’auto dal design accattivante e versatile, con ottime dotazioniLe solite plastiche rigide degli interni e la visibilità limitata dall’ampio montante

Renault Captur: la Pagella di Motorionline

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4 commenti

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  • a ha detto:

    ce l’ho da un mese, ottima auto, consumi eccezionali

  • buono giuseppe ha detto:

    io lA TROVO UNA SPLENDITA AUTO FA BELLA FICURA E MOLTO GUARDATA O FATTO UNA OTTIMA SCELTA

  • LweleKateghe ha detto:

    Ma cosa significa S&S ma sara’ mica sto cesso de
    start e stop con un infarcita di elettronica
    malfuzionante e costosa ?
    Allora se e’ cosi’ se lo tenghino siori.
    I nun te la compro !
    meglio una Tipo GT del 1990 ! si fottano !

  • Salvatore ha detto:

    Ho la Captur da 3 anni è una buona macchina,consuma poco ,molto comoda nei viaggi a secondo me due difetti a poca ripresa e con il tempo fa dei cigolii all’interno dell’abitacolo

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