Renault: la Francia chiede la produzione di droni per la guerra in Ucraina
La casa conferma: "Contattati, ma decisione non ancora presa"
La guerra in Ucraina ha portato pesanti conseguenze nel settore automotive. Dall’aumento dei costi dell’energia elettrica e dei carburanti allo stop alla vendita o alla produzione in Russia dei veicoli, viste le sanzioni internazionali. Ora l’ingresso potrebbe essere diretto, con la produzione di droni per sostenere la causa ucraina.
La richiesta della Francia
Il governo francese, in particolare il Ministro delle Forze Armate, ha chiesto a Renault di produrre i dispositivi, con la volontà di farlo direttamente sul territorio ucraino. Lo ha rivelato il Financial Times e sono arrivate successivamente le conferme, sia da parte del ministro Sebastien Lecornu, sia da parte della stessa casa transalpina.
Il marchio della Losanga ha rilasciato anche una nota ufficiale: “Siamo stati contattati dal Ministero delle Forze Armate per discutere della possibilità di produrre droni – si legge – Sono avvenuti dei colloqui, ma al momento non è stata presa alcuna decisione: siamo in attesa di ulteriori dettagli sul progetto da parte del ministero”.
Lo Stato francese e quel 15%
Il ministro Lecornu ha spiegato che, un eventuale accordo, rafforzerebbe le capacità dell’esercito ucraino nella guerra con la Russia, ma permetterebbe anche all’esercito francese di utilizzare tecnologie all’avanguardia per il proprio addestramento. Inoltre, c’è da segnalare, come lo Stato francese detenga il 15% del capitale di Renault, essendo il primo azionista del gruppo. Un fattore che potrà sicuramente avere un peso, nelle decisioni che il CEO De Meo prenderà su questo tema.
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