Ucraina, le Case auto a sostegno della popolazione: donazioni di Volkswagen e Ford
Si moltiplicano le iniziative a supporto del popolo ucraino
Con il passare dei giorni e l’aggravarsi del conflitto tra Russia e Ucraina sono sempre di più le iniziative, provenienti da molteplici soggetti pubblici e privati, a sostegno della popolazione Ucraina impegnata a resistere all’invasione della Russia. Non è da meno il mondo dell’auto con i costruttori che hanno messo in campo le prime iniziative a favore del popolo ucraino.
Le prime a muoversi pubblicamente sono Volkswagen e Ford, ma è probabile che altre Case automobilistiche si stiano già muovendo nel massimo riserbo in maniera analoga, raccogliendo risorse o beni di prima necessità per i civili costretti a fuggire sotto i bombardamenti.
Le iniziative di Volkswagen e Ford
Volkswagen ha donato un milione di euro destinati ad aiuti di emergenza attraverso l’UN Refugee Aid, il fondo per la raccolta di aiuta dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr), nonché partner di lunga data del costruttore di Wolfsburg. A rendere nota la donazione di Volkswagen a favore dell’Ucraina è stato Peter Ruhenstroth-Bauer, responsabile del ramo tedesco dell’organizzazione umanitaria.
Il Global Giving Ukraine Relief Fund ha invece ricevuto una donazione di 100.000 dollari (poco più di 90.000 euro) da parte di Ford per fornire assistenza ai cittadini ucraini in fuga dal loro Paese per evitare il conflitto. La Casa nordamericana, in linea col pensiero comune di Volkswagen e altre aziende del settore, ha espresso la sua “profonda preoccupazione per l’invasione dell’Ucraina e per le conseguenti minacce alla pace e alla stabilità”.
Aiuti anche da TotalEnergies
Oltre alle Case auto, anche altre aziende legate al mondo dell’automotive, come ad esempio la compagnia petrolifera TotalEnergies, ha avviato altre iniziative di supporto esprimendo la propria solidarietà al popolo ucraino e condannando “l’aggressione militare russa contro l’Ucraina che sta provocando conseguenze tragiche alla popolazione e minaccia l’Europa”.
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