Ritiro della patente per chi parla al cellulare, Toninelli annuncia l’inasprimento delle sanzioni
Stretta su chi si ostina a non lasciare il telefonino al volante
Misure molto più severe per chi utilizza il telefonino mentre guida. Ad annunciarle è il ministro dei Trasporti Toninelli che senza giri di parole ha affermato l’intenzione del Governo di inasprire le sanzioni per chi non abbandona l’uso lo smartphone mentre è al volante, una cattiva abitudine fuorilegge sempre più diffusa e tra le principali cause di incidenti stradali. Non solo chiamate, ma chat, social e tutto ciò che offrono i telefonini moderni, e l’ostinazione a non lasciarli mentre si guida hanno trasformato il traffico in un pericoloso far west in cui tutti gli utenti della strada sono costantemente a rischio.
Si valuta il ritiro immediato della patente
Già un paio di settimane fa, durante un’audizione in Senato, Toninelli aveva affermato: “Penso sia giunto il momento di valutare qualche intervento nel Codice della strada sull’uso degli smartphone alla guida e di inasprire qualche sanzione“. Un tema sul quale il ministro dei Trasporti è tornato a parlare nella giornata di ieri, precisando: “Stiamo ragionando su un inasprimento delle sanzioni, fino all’eventualità del ritiro immediato della patente“.
Un giro di vite la cui necessità trova conforto dei dati Istat, secondo i quali nell’ultimo anno sono state comminate quasi 150.000 contravvenzioni per l’utilizzo del cellulare alla guida, infrazione che è la più sanzionata insieme all’eccesso di velocità e al mancato uso di dispositivi di sicurezza come le cinture.
Necessario sensibilizzare
Oltre a rendere più severe le sanzioni, fino ad arrivare al ritiro della patente, per chi viene sorpreso a usare lo smartphone mentre guida, Toninelli spiega che è altrettanta necessaria una campagna di sensibilizzazione: “Insieme alla scelta sulle norme, servono più controlli e una doverosa opera di sensibilizzazione culturale, specie tra i giovani: senza un cambio di mentalità, i risultati saranno sempre parziali“. Quello degli incidenti provocati dall’utilizzo del telefonino al volante, prosegue il ministro: “E’ un fenomeno gravissimo, perché ha a che fare con le nostre abitudini più radicate e con l’idea, errata, che in fondo certe cose possano accadere solo agli altri. Ciò rappresenta una tragica sottovalutazione dei rischi“.
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