Saab, annullata la presenza al Salone di Francoforte 2011

La casa automobilistica svedese Saab ha annullato la sua presenza al Salone di Francoforte 2011, annunciando dunque di fatto al mondo intero il periodo di crisi dell’azienda – se ancora era necessario farlo – che non accenna a spegnersi. La società, guidata da Victor Muller, ha preferito non aggravare la magra situazione delle proprie casse, risparmiando denaro che potrebbe servire invece per saldare i creditori: la casa automobilistica, infatti, ha oggi un debito di circa 450mila euro con due società (Kongsberg Automotive AB e Infotiv AB) che rischiano di mandarla in bancarotta (è già stato aperto un fascicolo sulla questione ed è probabile che l’azienda nordeuropea non riesca a pagare il dovuto).

Fortunatamente, la casa automobilistica non aveva in previsione nessuna anteprima internazionale e, dunque, l’assenza di Saab a Francoforte non avrà conseguenze importanti sul futuro dell’azienda (se ci sarà). Resta il fatto che questa scelta segna negativamente la storia del costruttore e mina la ricerca di investitori, che, con nuovi flussi di capitale, potrebbero dare nuova linfa alla produzione e dunque potrebbero permettere l’attuazione del programma di sviluppo di Saab (ci sono numerosi modelli che aspettano di poter essere commercializzati).

Non sappiamo se ci sia ancora spazio per uno spiraglio di speranza; non sappiamo se Victor Muller, con la sua Spyker, abbia compiuto la mossa giusta e se, oggi, il manager stia rimpiangendo di aver voluto acquisire la malaticcia azienda di Trollhattan. Per ora, secondo le indiscrezioni, la casa automobilistica svedese sta facendo il possibile per far ripartire in modo continuativo la produzione di veicoli, un altro dei pochi modi per far arrivare denaro sonante.