Seat Ibiza 1.0 TGI FR: la PROVA SU STRADA e i consumi del metano da 90 cavalli

Agile e maneggevole, oltre 350 km con 12 euro di metano

La nuova Seat Ibiza 1.0 TGI a metano da 90 CV risulta essere una delle migliori alternative alle citycar più convenzionali, un’auto estremamente versatile oltre che adatta a qualsiasi tipo di esigenza, dal giovane desideroso di percorrere tanti km a basso prezzo alla giovane famiglia che cerca un’auto agile, ben accessoriata e dai costi d’esercizio più che contenuti. Sarà lei la protagonista della nostra prova su strada, analizzandone i consumi reali, il prezzo, il motore e il comportamento su strada. Rispetto alla Model Year 2018, questo aggiornamento assicura un nuovo propulsore e una nuova impostazione della vettura: a libretto apparirà come monovalente a metano, per via degli oltre 13,8 kg di capacità con 3 diverse bombole, mentre il serbatoio della benzina è stato ridimensionato a soli 9 litri, per le situazioni di emergenza. Troviamo anche un nuovo cambio manuale, portato ora a 6 marce.

1.0 TGI: sfatiamo i miti sul metano

Concentriamoci subito sul cuore pulsante, nonché caratteristica distintiva della nostra prova: il nuovo motore a metano della Seat Ibiza. La “T” all’inizio della sigla ci suggerisce che abbiamo a che fare con una meccanica dotata di turbocompressore, e così infatti è. L’aggiunta di questo elemento rende davvero pratico e versatile il motore, donando una vivacità inaspettata per una vettura a metano dotata di “soli” 90 CV. Il nuovo 1.0 TSI 3 cilindri turbo eroga infatti 90 CV, 5 in meno dell’equivalente motore a benzina, tra i 5.000 e i 5.500 giri/min, per una coppia massima di 160 Nm tra 1.800 e 3.500 giri/min. I valori di erogazione massima ci suggeriscono che il propulsore riesce ad assicurare la maggiore spinta a regimi elevati, ma dispone di una progressione graduale. Lo 0-100 km/h non è per nulla bruciante, con i suoi 12,1 secondi ma il turbo corre subito in nostro aiuto quando ci capita di sbagliare marcia con il cambio manuale a 6 velocità.

Dopo una piccola incertezza alla pressione del pedale, chiamata nel gergo “turbo-lag”, possiamo iniziare a sentire la spinta vivace del piccolo 3 cilindri, capace di supportarci per i sorpassi, accelerazioni e sulle rampe dei ponti. Premete pure a fondo sul pedale, tanto il costo del carburante è decisamente basso e non vi sentirete in colpa per il metano consumato.

I consumi reali

Come accennato, le novità di questa My 2019 risiedono soprattutto nella nuova dislocazione delle bombole del metano, modificando l’omologazione della vettura come “monovalente a metano”, ovvero vettura alimentata dal solo carburante a gas, nonostante il piccolo serbatoio di 9 litri per la benzina. Questo le consente di beneficiare di importanti agevolazioni fiscali (-75% sull’importo del bollo e altro). Viene introdotta quindi una terza bombola, che fa salire la capacità complessiva a 13,8 litri (anche se ne abbiamo rabboccati 14,7 kg quasi a secco). Le 3 bombole in acciaio sono collocate sotto al pianale del bagagliaio, al quale rubano qualche litro e sotto alle sedute posteriori. L’autonomia complessiva può salire così ad oltre 365 km dichiarati da Seat.

Possiamo felicemente affermare che siamo riusciti a raggiungere i 360.2 km totali da riserva a riserva, effettuati con poco più di 15 euro di metano su un percorso misto, con una piccola prevalenza di extraurbano. Con un semplice calcolo matematico, si può dire che la nostra Ibiza 1.0 TGI ha generato un costo di 0,04 euro/km. In media possiamo dire che un’auto a benzina si stabilizza tra i 9 e i 15 cent/km, una vettura diesel tra i 7 e i 12 mentre un’auto elettrica tra i 5 e i 9 cent/km. In questo modo, il metano risulta sempre essere uno dei migliori carburanti per il nostro portafoglio. Viaggiando invece in solo ciclo urbano, l’autonomia scende a circa 320 km, mantenendo comunque un buon costo chilometrico di 0,046 euro/km.

La dinamica di guida

Nonostante la bombola extra le abbia causato un’aumento di peso sulla bilancia di oltre 123 kg (ora pesa 1.257 kg) la guida risulta essere sempre maneggevole e agile. Lo sterzo è ben calibrato così come le sospensioni che offrono un ottimo sostegno anche sulle curve più insidiose. L’anteriore si inserisce bene e viene fuori quell’indole sportiveggiante dell’allestimento FR. Le ruote dalla buona impronta a terra e l’ottimo telaio MQB A0 assecondano bene anche uno stile di guida vivace, con un rollio contenuto e tanta tenuta di strada. D’altro canto, anche il comfort di marcia è buono. Le sospensioni digeriscono bene qualsiasi asperità, nonostante i cerchi da 18″ e la gomma dalla spalla ribassata.

Bisogna però segnalare forse un po’ di rumore dal rotolamento dei pneumatici e qualche fruscio aerodinamico di troppo oltre i 120 km/h, ma nulla di anomalo per questo segmento di auto. Il cambio manuale a 6 marce è fluido e ben calibrato, con innesti veloci e rapidi, grazie anche alla leva corta. La modesta potenza del motore ci spinge spesso a fare un uso frequente della leva, cercando sempre il picco di coppia con la marcia più appropriata. La frenata è si immediata, ma spesso siamo costretti a premere con vigore sul pedale per arrestare la marcia. I tamburi nel posteriore non si addicono molto a questo allestimento FR, ma si riesce comunque a frenare bene. Complessivamente la dinamica di guida è quasi sovradimensionata per le performance di questo motore, si vorrebbe spesso più potenza, ma occorrerebbe passare alle altre motorizzazioni diesel o benzina.

La revisione delle bombole a metano

Risulta sempre essere un argomento tabù, un problema imprescindibile per chi pensa di acquistare una vettura con questo carburante. Spesso la domanda più frequente è: ogni quanto tempo devo effettuare la revisione delle bombole? Quanto mi costa? Domande più che lecite per chi pensa ovviamente di effettuare una scelta razionale della vettura, considerando anche il proprio portafoglio. L’impianto di Seat rientra nell’omologazione ECE/ONU R110, tipologia CNG-1, interamente realizzate in acciaio. Occorre una revisione ogni 48 mesi dalla data di immatricolazione della vettura e hanno una durata massima di circa 20 anni. Possiamo inoltre dire che il costo della revisione può oscillare dai 150 ai 400 euro a seconda della quantità di bombole, della difficoltà di accesso e dal prezzo offerto dall’ente che effettua la manutenzione.

Il design

La nostra Seat Ibiza è accessoriata con l’allestimento FR, il più sportiveggiante e che strizza l’occhio al mondo dei giovani, con cerchi dalle dimensioni generose (17 pollici di serie, 18 pollici optional) e dal design ricercato, in duplice tonalità nera e cromata. Troviamo anche dei paraurti più elaborati, con maggiori intagli e un lieve accenno di bodykit che ribassa visivamente l’auto. L’impressione è quella di avere a che fare con un’auto di segmento superiore, quasi una “mini Leon”. Purtroppo nel retro sono presenti solo dei freni a tamburo.

Dettagli a parte, troviamo un allestimento ben accessoriato, con alcune dotazioni spesso riservate alle auto di segmento C e non a delle semplici citycar. Il nostro esemplare sfoggia infatti dei fari Full-Led dall’ottima illuminazione notturna, fari fendinebbia a LED, doppio terminale cromato (anche se solo estetico) loghi FR dedicati, vetri posteriori oscurati e una bellissima colorazione metallizzata in Blu Mistero.

Gli interni

L’allestimento FR si ritrova anche all’interno, con ottime finiture ed assemblaggi. Ritroviamo la pelle un po’ ovunque, dalla plancia ai sedili al pannello portiera, con una buona alternanza tra plastiche morbide e rigide. Belle le finiture rosse dedicate all’allestimento FR, che ritroviamo in tutto l’abitacolo. Tra le chicche dell’allestimento FR menzioniamo le luci ambientali soffuse, il volante sportivo con logo FR e il cielo dell’abitacolo nero. Ottimo il display per il sistema d’infotainment, dall’ottima grafica e super rapido nelle transizioni. Ottima la fluidità così come l’interfaccia per la connettività con lo smartphone. Radio DAB presente così come la retrocamera dalla risoluzione HD.

Il prezzo

I prezzi della nuova Seat Ibiza 1.0 TGI partono da 17.050 euro per la versione Reference, salendo a 18.400 euro per la versione Style, con il top di gamma fissato per la nostra versione FR, a partire da 20.150 euro. La versione da noi in prova era arricchita con circa 3.000 euro di optional. Da considerare l’ottima strategia di Seat, che rende disponibili tutti e 5 gli allestimenti della gamma Ibiza anche sul metano, senza limitare la scelta ad alcune versioni mirate.

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