Sedili in alcantara: pulizia e manutenzione

Una guida pratica per la manutenzione di questo splendido materiale

L'alcantara è un tessuto versatile ed esclusivo utilizzato all'interno degli abitacoli: ecco come pulirlo.
Sedili in alcantara: pulizia e manutenzione

Li avete scelti perché esclusivi, morbidi al tatto ed esteticamente bellissimi tanto da ricordare la pelle scamosciata, ma avete un dubbio: come si puliscono gli interni in alcantara? Niente paura: questa è la guida che fa per voi. Vi spiegheremo, passo dopo passo, come pulire questo materiale così versatile tanto da essere usato nell’automotive, nella moda, nella nautica e nell’arredamento.

Cosa è l’alcantara?

Partiamo dai fondamentali: l’alcantara è un materiale composito ottenuto tramite un particolare processo di filatura abbinato a numerosi processi tessili e chimici. È un tessuto leggero, morbido e resistente che, al tatto, ricorda la pelle scamosciata ed è composto da poliestere e poliuretano. Per le sue caratteristiche è perfetto per gli abitacoli delle automobili: l’alcantara dà un tocco di eleganza in più che non guasta mai, ma è anche un materiale estremamente pratico che può essere pulito in modo piuttosto semplice.

Manutenzione ordinaria

Innanzitutto, per mantenere intatta la bellezza e la funzionalità dell’alcantara la stessa azienda produttrice consiglia una manutenzione regolare senza utilizzare apparecchi a vapore e senza strofinare con forza. La prima azione da compiere per mantenere i nostri sedili in alcantara sempre perfetti è una pulizia giornaliera: si fa con una spazzola morbida, un aspirapolvere o un panno asciutto. Questa operazione evita che la polvere si “annidi” all’interno delle fibre.

Il passo successivo è la pulizia settimanale che dovrà essere compiuta senza utilizzare panni colorati o carte assorbenti stampate perché il rischio è che il colore si trasferisca sul tessuto. Perciò basterà usare un panno bianco leggermente umido e passarlo dolcemente sulle parti in alcantara da pulire.

L’ultimo passo della manutenzione ordinaria è la pulizia annuale che può essere fatta in tre modi differenti:

  • in presenza di uno sfoderabile, questo può essere lavato in lavatrice con un detergente neutro a 30°, facendo attenzione a non usare la centrifuga; il velcro, se presente, va protetto con il controvelcro prima di iniziare il lavaggio. Una volta terminato il lavaggio, il tessuto va asciugato all’aria e spazzolato con una spazzola a setole morbide. Se necessario, lo sfoderabile si può stirare a una temperatura inferiore a 110°C e solo frapponendo un panno bianco tra il tessuto alcantara e il ferro da stiro. Per il lavaggio a secco: no alla trielina, niente contatto diretto con apparecchiature a vapore.
  • nel caso dobbiate pulire un non sfoderabile, si possono usare i prodotti specifici elencati direttamente dal produttore su Alcantara.com;
  • se non avete prodotti specifici per alcantara, ma dovete comunque pulire un sedile non sfoderabile bisogna eseguire queste operazioni. Innanzitutto il tessuto va spolverato in profondità come nella pulizia giornaliera. Una volta spolverato, bisogna passarci sopra un panno umido (o una spugna) ben strizzato facendo attenzione a non bagnare in modo eccessivo e in profondità l’alcantara; a questo punto è necessario ripassare il tessuto sempre con una panno inumidito con acqua pulita e ben strizzato. A questo punto, il tessuto va lasciato asciugare bene (almeno tutta una notte) per poi spazzolarlo con una spazzola a setole morbide per ravvivarlo.

Manutenzione straordinaria

Un sedile, come tutti gli automobilisti sanno, si può anche macchiare accidentalmente. Che sia stato vostro figlio con un succo di frutta o voi stessi con un gustoso gelato al cioccolato, l’operazione da seguire sarà sempre la stessa: smacchiare tempestivamente il tessuto.

Se non si hanno a disposizione i prodotti specifici per alcantara, si consiglia il seguente procedimento di base:

  • per una pulizia efficace è necessario intervenire sulla parte interessata dalla macchia in modo celere, almeno entro trenta minuti;
  • la sostanza dovrà essere rimossa con carta assorbente non stampata o con una spugna in caso di sostanze liquide; in caso di sostanze dense, come ad esempio lo yogurt, il prodotto in eccesso va tolto con una spatola o con un cucchiaino;
  • la macchia va ridotta passando un panno bianco o una spugna dal bordo della stessa verso il centro; se si usa una spugna, ogni passaggio sulla macchia va fatto avendo cura sia di sciacquarla in acqua pulita ogni volta, sia di strizzarla molto bene;
  • ricordate di non strofinare con troppa forza, altrimenti la macchia si estenderà o penetrerà in profondità;
  • non usare gli eventuali prodotti specifici direttamente sulla macchia.

E se la macchia è particolare o non conosciamo la sua origine? Le regole da seguire cambiano di volta in volta, tenendo presente che le macchie si dividono in solubili in acqua e non solubili in acqua, più quelle resistenti e quelle vecchie di origine sconosciuta. La casa produttrice consiglia sempre di utilizzare prodotti specifici, ma se non sono a disposizione è possibile seguire questo semplice vademecum che ha come protagonisti l’alcool etilico puro (quello utilizzabile per i liquori), l’acqua, il succo di limone.

Queste le macchie solubili in acqua con il relativo trattamento:

  • Succo di frutta, marmellata, gelatina, ketchup, sciroppo: intervenire usando dell’acqua appena tiepida e risciacquare tamponando con acqua pulita;
  • Sangue, uovo, urina, feci: mai usare acqua calda poiché fa coagulare queste sostanze; usare esclusivamente acqua fredda e risciacquare tamponando sempre con acqua pulita;
  • Vino, birra, liquori, coca cola, tè: si può utilizzare acqua appena tiepida; se rimane un alone colorato si consiglia di trattarlo con del succo di limone e di sciacquare bene;
  • Matita copiativa, cacao, dolci alla crema, dolci al cioccolato, gelato, senape, cioccolata: anche in questo caso usare acqua tiepida e risciacquare con acqua pulita;
  • Caffè zuccherato, salsa di pomodoro, aceto, gel per capelli: utilizzare del succo di limone, ripassare con acqua appena tiepida e concludere risciacquando con acqua pulita.

Passiamo alle macchie non solubili in acqua:

  • Make up (rossetti, mascara, fondotinta, ombretto), profumo, lucido da scarpe, grasso e olio in generale, pennarelli, erba: la prima cosa da fare è tamponare con alcol etilico la macchia, poi con acqua e risciacquare. Erba e pennarelli sono macchie molto difficili da trattare, specialmente se parliamo di tessuti chiari: è fondamentale intervenire subito affinché la macchia non si secchi;
  • Cera e chewing-gum: raffreddare la macchia con del ghiaccio opportunamente sistemato all’interno di un sacchetto di plastica; una volta che la sostanza si è indurita va staccata pezzo per pezzo e la zona va poi trattata con alcol etilico.

Per le macchie resistenti è consigliato ripetere più volte i trattamenti fin qui consigliati. È da sottolineare le macchie non solubili in acqua richiedono spesso un trattamento successivo con essa. Infine, per quanto riguarda le macchie vecchie di origine sconosciuta, queste vanno trattate con acqua tiepida, poi vanno risciacquate con acqua pulita: se la macchia inizia a sciogliersi, ripetere il trattamento e se necessario, dopo aver lasciato asciugare, procedere con alcol etilico.

 

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