SEMA 2010: Local Motors Rally Fighter, arriva l’auto open source
Le ragioni che rendono la Rally Fighter di Local Motors, piccola azienda indipendente di Phoenix (Arizona), sono molteplici. Design assolutamente accattivante, prestazioni degne di un’auto di serie e, soprattutto, la licenza “street legal” che le permette di girare normalmente per le strade. Un’altra cosa, però, rende le cinque Rally Fighter prodotte e pronte per il SEMA assolutamente uniche: sono infatti “open source”.
Per chi è poco avvezzo di informatica, il termine “open source” indica di solito dei programmi creati da progetti indipendenti e slegati dalle meccaniche (per cui dalle limitazioni, in teoria) delle grandissime case di produzione. Nel caso di Local Motors il termine sta a indicare che i dati riguardanti lo chassis e il corpo dell’auto sono assolutamente liberi e scaricabili da Internet dal loro sito ufficiale. Ciò renderebbe il tuning su quest’auto incredibilmente facile e aprirebbe le porte dei laboratori verso infinite possibilità e voli pindarici di fantasia.
Tecnicamente parlando, la Rally Fighter dispone di uno chassis tubolare in acciaio, sospensioni da fuoristrada e sistema frenante ad alte prestazioni. Il resto della struttura, al fine di ridurne il peso, è realizzato in fibra di carbonio e soprattutto la carrozzeria esterna è realizzata con un sistema rivestito in vinile che la rende ben più leggera di qualsiasi normale copertura verniciata (spesso lo dimentichiamo, ma anche la vernice di un auto ha il suo peso e la sua influenza, oltre che estetica). Alla fine l’auto pesa circa 1.451 kg.
Sotto il cofano batte un cuore V8 da 6.2 litri in grado di produrre una potenza massima di 430 Cv e una coppia di 574 Nm.
Non sono stati annunciati ancora i prezzi, anche se dovrebbero aggirarsi intorno ai 50.000 $ (circa 36.000 €), ma se volete fare un salto a Las Vegas, potete prenotare una Rally Fighter con un acconto di soli 99 $ (71 € circa).
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