Sicurezza stradale, riforma del Codice della strada: vertice di governo il 21 dicembre
Tavolo a tre Salvini-Piantedosi-Valditara per avviare l'iter di modifica alla legge
Il governo accelera sulla riforma del Codice della strada, iniziando a discutere e valutare delle possibili novità nel tavolo sulla sicurezza stradale che il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha convocato per mercoledì 21 dicembre. Nell’occasione il vicepremier si confronterà con il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e con il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.
Sanzioni più pesanti e prevenzione
Un vertice, quello che inizialmente coinvolgerà tre dicasteri, che punta ad una stretta sulle normative che regolano la circolazione stradale, con un inasprimento delle sanzioni e la promozione di politiche di prevenzione, in particolar modo rivolte ai giovani con il coinvolgimento delle scuole, sulla sicurezza stradale. L’obiettivo di Salvini è già fissato: “Entro la prossima primavera è necessario dotare il Paese di un nuovo codice che ormai è vecchio di 30 anni”.
Revoca della patente a vita
Sono diversi i punti del Codice della strada sui quali si stanno studiando proposte di modifica e aggiornamento. Tra questi c’è la possibilità di introdurre la revoca della patente a vita per gli automobilisti che si macchiano di infrazioni e reati gravissimi (incidenti mortali provocati da conducenti ubriachi, drogati o automobilisti che scappano dopo lo schianto). Maggior severità nelle sanzioni è prevista anche per chi utilizza il cellulare mentre guida, senza vivavoce o bluetooth.
Multe in base al reddito
Altra ipotesi in corso di valutazione è l’introduzione di un sistema a scaglioni, legato al reddito, per le multe. Un meccanismo che, come accadere in molti Paesi europei, prevede una sanzione più salata per chi guadagna di più, mantenendo così una proporzionalità della sanzione sull’incisività al portafoglio del trasgressore.
Prevenzione ed educazione stradale
Ulteriori valutazioni saranno fatte poi sulla possibilità di rivedere il sistema a punti della patente, così come l’introduzione di corsi di aggiornamento professionale per determinate categorie, di prevenzione per i giovani (corsi specifici sugli effetti dell’alcol alla guida) e di educazione stradale dalle superiori.
Targhe per i monopattini
C’è poi il tema dei monopattini, mezzi che Salvini vorrebbe rendere identificabili, con conseguenza punibilità dei proprietari. A tal proposito si valuta la possibilità di prevedere targa obbligatoria, casco obbligatorio per tutti (attualmente è previsto solo per gli under 18) e assicurazione obbligatoria per tutti (con sanzioni fino a 400 euro per chi è senza).
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