Silk-Faw: la procura di Reggio Emilia apre un’indagine sui continui ritardi
Nel frattempo prosegue lo sviluppo dei modelli lussuosi a zero emissioni
La procura di Reggio Emilia ha deciso di aprire un’indagine nei confronti di Silk-Faw. Secondo quanto riportato nelle scorse ore, la Guardia di Finanza avrebbe ricevuto l’incarico di effettuare alcuni controlli fiscali sull’azienda.
Sappiamo che Silk-Faw ha svelato un po’ di tempo fa la sua volontà di aprire uno stabilimento a Reggio Emilia, nella Motor Valley, in cui produrre auto di lusso 100% elettriche e in cui sono attese diverse assunzioni.
La roadmap prevede l’inizio dei lavori di costruzione dello stabilimento a Gavassa
Considerando che sono stati erogati ben 4,5 milioni di euro di fondi pubblici e varie concessioni, anche la Regione Emilia-Romagna sta monitorando attentamente l’intera operazione, che per il momento non è stata ancora avviata.
Sia il governatore Stefano Bonaccini che l’assessore regionale allo sviluppo economico Vincenzo Colla hanno convocato la dirigenza di Silk-Faw per parlare di questo nuovo progetto. In base a quanto riportato, l’azienda italo-sino-americana ha fornito una roadmap in cui indicava il 5 luglio come giorno per il rogito dell’acquisto dei terreni e il 5 settembre come giorno per l’inizio della costruzione dello stabilimento di Gavassa (Reggio Emilia). Tuttavia, almeno fino ad oggi, nessun progresso è stato compiuto.
Silk-Faw si è giustificata di questo ritardo facendo riferimento alle tensioni tra Cina e Stati Uniti che diventano sempre più aspre. L’indagine aperta dalla Guardia di Finanza è al momento contro ignoti.
Fonti hanno fatto notare, però, che la società a capo dell’intera operazione ha base alle Cayman e ha una società di diritto con base in Irlanda. Ad ogni modo, Silk-Faw sta continuando lo sviluppo dell’hypercar elettrificata S9 e della Serie S composta da modelli 100% elettrici che arriveranno sul mercato nel 2025.
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