Smart ForTwo 0.9 Turbo Brabus Twinamic: piccolo missile da città [PROVA SU STRADA]

Ben 109 Cv, ma soprattutto una guidabilità mai vista prima su di una Smart

109 Cv, su di una Smart, a pensarli fanno quasi impressione. Ed effettivamente, guidandola, la sensazione è di un piccolo missile da città, molto spumeggiante. Merito del motore vivace, ma anche del cambio doppia frizione, che finalmente si presta ben volentieri ad una guida allegra. Guida che, peraltro, si avvicina sempre più a quella di una vettura "tradizionale". Grazie alla carreggiata 10 cm più larga, infatti, i passa avanti rispetto alla precedente generazione sono stati enormi.

C’è un gusto particolare nell’andare in giro con la Smart Fortwo Brabus. Una sensazione di lusso, di esclusività, che ti consente di affiancare al semaforo le supercar più esclusive, senza alcun complesso di inferiorità. Questo perché, per una regola non scritta, se compri una Smart Brabus di certo non te la passi male, e se vai in giro con quella in città, chissà che missile tieni nascosto in garage per le gite fuoriporta. Magari una tonante Mercedes AMG GT, giusto per giocare in casa. Che poi, in quanto a prestazioni, la piccola ForTwo non scherza affatto. Tutti quei cavalli, 109 per la precisione, su un corpo vettura così piccolo e leggero, garantiscono un’esuberanza mai vista su una Smart. Il tutto accompagnato da un cambio automatico che, finalmente, si presta ad una guida allegra, insieme ad una dinamica ormai da vettura bella e fatta, anche alle alte velocità. Anche perché, con una velocità di punta di 180km/h…

Design e Interni: [xrr rating=4/5]

Stile: incattivita quel tanto che basta per essere immediatamente distinguibile
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Con l’arrivo della nuova generazione, per la prima volta nella sua giovane storia, la ForTwo ha visto comparire un accenno di cofano, a tutto vantaggio delle proporzioni e di un impatto visivo del tutto inedito, molto più da vettura matura. Proprio la presenza del cofano inganna circa quelle che sono le reali dimensioni della vettura, che sembra più grande rispetto al passato. In realtà, invece, la lunghezza è sempre quella, quei preziosi 269 cm che le regalano la sua “parcheggiabilità” unica. L’allestimento Brabus, ovviamente, rivisita il modello in chiave sportiva, con una personalizzazione estetica non troppo vistosa, ma sufficiente, al tempo stesso, per farla distinguere immediatamente dalle Smart tradizionali. Innanzitutto i bellissimi cerchi da 17 pollici, che montano su gomme dalla spalla ultraribassata, specialmente al posteriore, dove troviamo una 205/40. L’assetto, peraltro, è ribassato di 10mm ed irrigidito del 20%. Nell’insieme, le gomme belle cicciotte, posizionate agli estremi della carrozzeria, e la carreggiata più larga di 10 centimetri rispetto al passato, regalano una bella sensazione di sportività, di vettura ben piantata su strada. Al posteriore troviamo poi il vistoso terminale di scarico, con doppia uscita, tanto sportivo da creare qualche aspettativa di troppo circa il sound, che poi scopri essere non troppo diverso da quello delle versioni tradizionali.

Interni: poche le personalizzazioni by Brabus. Per una caratterizzazione più incisiva puntate sulla versione Xclusive
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L’abitacolo, al quale si accede con la massima facilità grazie all’incredibile angolo di apertura delle portiere, ricalca appieno quello delle Smart tradizionali. Le differenze sono limitate a qualche dettaglio, come leva del cambio e del freno a mano dedicate, con immancabile logo Brabus, ed il contagiri ben in vista, indispensabile per tenere a bada quel peperino di motore.
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Per il resto si ritrovano gli stessi dettagli che già abbiamo conosciuto nelle altre versioni, e dunque il tradizionale sedile con poggiatesta integrato, il bel volantino piccolo e ben sagomato, che regala una bella sensazione di sportività, sul quale fanno la loro comparsa i paddle per cambiare manualmente i rapporti, divertenti ma un po’ sottodimensionati. Lodevole il sistema d’infotainment, che si fa apprezzare per una grafica vivace e colorata, per un funzionamento facile ed intuitivo, e per le mappe TomTom del navigatore, garanzia di chiarezza e precisione. Notevole anche la presenza dell’impianto audio JBL, per un’ottima qualità del suono, anche se la presenza del subwoofer ruba un po’ di spazio al bagagliaio. Grazie al tetto in vetro, l’abitacolo della ForTwo Brabus appare arioso e luminoso, e non manca neanche una piacevole sensazione di spaziosità. Ovviamente si parla di due posti secchi, ma anche due adulti corpulenti possono trovare spazio senza problemi. Comodo come sempre, invece, il bagagliaio, con la doppia apertura e la ribaltina che al suo interno guadagna un vano portaoggetti.

Comportamento su Strada: [xrr rating=4/5]

Guida ormai da vettura vera, con un tocco di sportività mai visto prima
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Possono sembrare poco significanti, eppure i 10 cm in più in larghezza hanno letteralmente trasformato la dinamica di guida della Smart, che adesso è diventata decisamente più macchina, decisamente più matura. D’altronde, non oso pensare a cosa sarebbe stata una ForTwo di prima generazione con le prestazioni dell’odierna Brabus. Le differenze ed i benefici della carreggiata più larga si notano innanzitutto in velocità. Andare ad andatura di codice, ma anche spingersi oltre, avviene ora in perfetto controllo, con una sensazione di stabilità paragonabile a quella di una vettura “normale”. Peraltro, proprio a velocità di codice, la ForTwo Brabus regala un livello di comfort ed una silenziosità quasi inaspettati, tanto che le gite fuoriporta diventano tutt’altro che un’utopia. I benefici, comunque, si sentono anche in città. Con il contributo delle nuove gomme “extra large”, l’assetto, finalmente, non è più da imprecazioni ad ogni dosso dissuasore e le sconnessioni vengono assorbite con molta più signorilità. Ma con tutta quella cavalleria la ForTwo Brabus ti stuzzica, invitandoti a strafare in curva, affrontando magari la rotonda sotto casa come mai ti sarebbe venuto in mente di fare con una Smart. Ed effettivamente, le nuove geometrie, insieme ad i cerchi da 17″ con spalla ribassata, regalano alla Brabus un bell’inserimento in curva, così agile e svelta nell’eseguire i comandi impartiti. Certo, lo sterzo non è un esempio di precisione e comunicatività, ma ce n’è abbastanza affiche il brio non venga mortificato sul nascere come in passato. Anche il controllo elettronico di stabilità, almeno su questa Brabus, sembra parecchio più permissivo rispetto al passato, tanto che, forzando i trasferimenti di carico, non è difficile ritrovarsi a dover dare qualche grado di controsterzo, prima che l’elettronica intervenga imperiosamente per riportare la coda sulla retta via. Ovviamente, per via del passo molto corto, tutto avviene con grande rapidità, ma il nervosismo sullo sconnesso delle vecchie generazioni resta soltanto un ricordo. Per il resto, tralasciando l’aspetto più sportiveggiante, per la guida prettamente cittadina, la Brabus offre la stessa spettacolare agilità delle versioni normali, grazie ad un incredibile raggio di sterzata di 6,95 metri, che le consente di girare su sé stessa tipo carrello della spesa. Con un raggio di sterzo del genere, non c’è parcheggio che non si possa fare.

Motore e Prestazioni: [xrr rating=5/5]

Il 900 3 cilindri è davvero un bel peperino
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Per capire quanto fosse “speciale” la Brabus mi è bastato salire su di una Car2Go subito dopo averla riconsegnata al termine della nostra prova. Così uguali, eppure così diverse. Dopo una settimana in compagnia del piccolo missile, accelerando con la Car2Go da 70 Cv sembrava non succedere nulla. Questo perché il 3 cilindri turbocompresso della versione più sportiva, grazie al peso ridotto, ha ovviamente vita facile e fare un figurone è presto fatto. Peraltro la briosità del propulsore, così vivace nel prendere giri, si sposa alla perfezione con le cambiate sempre rapide del cambio doppia frizione Twinamic, davvero di un altro pianeta rispetto al vecchio elettroattuato, che mortificava sul nascere qualsiasi intento di guida briosa. Tutta questa frizzantezza, tradotta in numeri, equivale ad uno 0-100km/h che viene coperto in appena 9.5 secondi. Un dato considerevole, ma che su di una Smart fa ancora più effetto. Così effetto che quasi ti istiga a guidarla sempre in maniera allegra, facendo allungare sempre verso la zona rossa il piccolo 900 3 cilindri che, con la sua verve, sembra non chiedere altro.

Consumi e Costi: [xrr rating=3.5/5]

Consumi in linea con le altre versioni. L’esclusività del modello si fa però pagare
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Sul fronte consumi, la presenza del turbocompressore e della cavalleria extra non comporta controindicazioni rispetto alle versioni aspirate. Anzi, fuoriporta ed a parità di velocità ci sono tutti gli elementi per mettere a segno percorrenze possibilmente inferiori. La vera sfida, semmai, è riuscire a resistere alla tentazione di dare libero sfogo al brio del motore, che, come detto, si presta piacevolmente a qualche allungo. Durante il nostro test, abbiamo messo a segno delle percorrenze medie di circa 16 km/lt. Più precisamente, circa 13 km/lt guidando in città, schiacciando sull’acceleratore senza remore alcuna, e quasi 19 km/lt fuoriporta, a velocità costante. Come scritto in apertura della prova, la ForTwo Brabus viene ormai identificata come un oggetto esclusivo, un gioiellino parecchio costoso. Ed effettivamente, i 19.900€ di listino non possono che essere considerati una cifra notevole per una citycar due posti secchi da 269cm. Cifra che sale a 23.039,99 per le Brabus Xclusive, che rispetto alla versione in prova aggiungono un ulteriore tocco di esclusività in più (specialmente nell’abitacolo).

Pro e Contro

Ci PiaceNon Ci Piace
Immagine ed appeal unici. Prestazioni brillanti e guida frizzantePersonalizzazione dell’abitacolo poco incisiva. Listino non certo popolare

Smart ForTwo Brabus: la Pagella di Motorionline

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