Stop vendita diesel e benzina dal 2035. L’UE dice “si” ma il parere non è uniforme
Le case auto europee sono perplesse e non vengono ascoltate
La Commissione Ambiente del Parlamento Europeo ha votato favorevolmente, lo scorso 11 maggio, alla proposta della Commissione Europea. Quale? Quella di impedire la vendita delle auto termiche dotate di motori benzina o diesel, a partire dal 2035. La votazione ha espresso, però, un parere non uniforme con solo 46 voti contro i 40 contrari, da registrare anche 2 votanti che si sono astenuti.
Dunque arriva il “si” dopo il “no” espresso, invece, dalla Commissione Trasporti del Parlamento Europeo che aveva sottolineato la possibilità di un futuro per l’automotive bisognoso di un mix tra motori a scoppio, magari capaci di essere alimentati da bio-carburante, e propulsori 100% elettrici o elettrificati. Una soluzione più che ragionevole ma che non è stata seguita dalla Commissione Ambiente del Parlamento Europeo che comunque continua a votare per la completa elettrificazione. A nulla sono valse anche le polemiche di Carlos Tavares che ha evidenziato le possibili problematiche che una scelta 100% elettrificata potrebbe portare al mondo automotive.
L’Europarlamento approva dunque il Regolamento Ue che impone un’ulteriore riduzione delle emissioni medie delle flotte delle case automobilistiche:
-riduzione del 20% entro il 2025
-riduzione del 55% entro il 2030
-stop alle vendite auto benzina e diesel entro il 2035
La Commissione Ambiente ha anche preteso una relazione della Commissione Europea sui futuri progressi verso una mobilità elettrica e sui miglioramenti che ci saranno dal 2022 al 2025 cosi da tenere sott’occhio l’impatto dell’elettrificazione sui consumatori, sui dipendenti delle aziende automotive, sull’utilizzo delle energie rinnovabili e sulle fonti di energia pulita, nonché sul mercato di seconda mano.
Entro il 2023, la Commissione Europea richiederà ulteriori finanziamenti per aiutare a percorrere nel miglior modo possibile la strada verso un’elettrificazione cosi forzata e, sempre entro il 2023, dovrà essere redatto un nuovo metodo capace di calcolare le emissioni di una autovettura durante tutto il ciclo di vita. Con buona pace degli appelli delle varie case automobilistiche europee e della Commissione Trasporti del Parlamento Europeo.
I prossimi passi? La proposta al Parlamento Europeo in seduta plenaria, tra il 7 e l’8 giugno, poi ai singoli Stati e infine al Consiglio Europeo.
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